A Bracciano arte e consapevolezza per una cultura del rispetto
Il 25 novembre si festeggia in tutto il mondo la giornata contro la violenza sulle donne. Anche se festeggiare non è forse il verbo più adatto, ma di certo si commemora chi non c’è più e si celebra la forza di chi resiste e combatte per una società più giusta.
Anche i Comuni del territorio Sabatino hanno voluto celebrare questa giornata riunendosi nella hall dell’ospedale Padre Pio di Bracciano per una giornata all’insegna della consapevolezza, della cultura del rispetto e dell’arte.
La giornata è iniziata con la messa in memoria delle tante, troppe donne vittime dell’insicurezza maschile a cui sono seguiti i saluti istituzionali di benvenuto del direttore sanitario Dr.ssa Carmela Matera e del direttore amministrativo Dr. Francesco Quagliarello.
Si è poi entrati nel vivo del tema grazie alla Dr.ssa Sabrina Frasca, coordinatrice del progetto Codice Rosa – sportello antiviolenza inaugurato tre anni fa. I dati forniti dalla Dr.ssa Frasca relativi al territorio sono positivi e sconfortanti al tempo stesso; positivi perché molte donne hanno trovato un aiuto concreto nel momento del bisogno, sconfortanti proprio perché anche nel nostro tranquillo territorio ci sono decine e decine di donne che subiscono violenze domestiche, stalking e minacce e i dati mostrano inequivocabilmente che il mostro si annida tra le pareti domestiche e che raramente viene da fuori. Per maggiori informazioni vi invitiamo a visitare il sito e la relativa pagina facebook dell’Associazione Differenza Donna.
Camilla Giorgetti ci regala un’intensa interpretazione del brano “Save me from myself” di Christina Aguilera.
Dalla musica passiamo alla letteratura grazie alla coinvolgente lettura del romanzo “Il tempo delle farfalle” Di Julia Alvarez letto dalla Dr.ssa Sonia Boffa della Biblioteca Comunale Bartolomea Orsini di Bracciano (presente all’ospedale tramite lo sportello della lettura). Ma chi sono le farfalle del titolo? Le Mariposas sono le sorelle Mirabal: Patria, Marìa e Mate nate, vissute e uccise nella Repubblica Dominicana. Ma soprattutto le Mariposas lottarono, lottarono per il proprio Paese contro il dittatore Trujillo. Il 25 novembre del 1960 le Mariposas vennero uccise ed il loro omicidio venne camuffato da incidente. Il dittatore credeva di aver risolto un problema, ma questo orrendo crimine servì invece a riscuotere le coscienze e Trujillo stesso venne ucciso nel 1961. A partire dal 1980 si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne proprio il 25 novembre.
La Scuola di danza di Letizia di Filippo ci offre una emozionante esibizione.
Come si manifesta la violenza di un uomo rifiutato nei confronti della donna oggetto della sua ossessione? Si inizia con lo stalking e spesso arriva alla violenza fisica; le donne vengono picchiate, accoltellate, bruciate… ma negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede un metodo atroce che raramente uccide fisicamente la donna, ma ne uccide l’identità. Parliamo del fenomeno dell’acidificazione, o meglio ce ne parla la Dr.ssa Sabrina Masoni, arte terapeuta, fondatrice dell’Associazione Culturale Parthèterapie, nonché autrice del libro “Acida. Dramma in due atti” che tratta appunto dell’atroce pratica che consiste nel lanciare (puntando prevalentemente al viso) dell’acido nei confronti di donne, uomini, persone percepite come nemici. Il fenomeno è tristemente diffuso nel Sud Est asiatico, ma si sta diffondendo anche in Europa e soprattutto nel Regno Unito, dove sta diventando l’arma prediletta dalle gang. In Italia gli attacchi aumentano di anno in anno. E purtroppo non esiste ancora una regolamentazione precisa sia per quanto riguarda la vendita di queste sostanze sia per quanto riguarda il reato di omicidio di identità, ancora in attesa di approvazione, ma proposto da numerosi parlamentari di varia appartenenza, il che fa ben sperare per il futuro.
Giuliana D’Angelo ci aiuta a percepire il senso profondo della canzone pop “Mercy” dell’inglese Duffy.
Gli intervalli musicali sono tutti offerti dall’Associazione Generazione Musica.
E dopo la musica, l’arte, la letteratura, anche il cinema ci aiuta ad affrontare questo delicato argomento. Il produttore Claudio Zamarion ci presenta l’intenso cortometraggio “Io sono Rosa Parks” premiato alla 75° edizione del festival di Venezia e ci parla del suo nuovo progetto, intitolato “Plurals” e realizzato nell’ambito del progetto per la Prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne. Il progetto vede la collaborazione della Casa Cinematografica Angelika Vision, dei Comuni di Manziana e di Canale Monterano, dell’Istituto Comprensivo Luca Paciolo e dell’Associazione culturale no profit L’Agone Nuovo. Nei prossimi giorni vi parleremo dettagliatamente di questo importante progetto.
La giornata si conclude con i saluti istituzionali da parte del direttore del Polo Ospedaliero Dr. Antonio Carbone, del sindaco di Manziana Bruno Bruni, dell’assessore alle Politiche Culturali del Comune di Bracciano Claudia Marini, dell’assessore alle Politiche Culturali del Comune di Manziana Eleonora Brini e dell’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Bracciano Roberta Alimenti; con la speranza, anzi la promessa da parte di tutti di profondere un sempre maggiore impegno nei confronti della diffusione di una cultura del rispetto.
Monia Guredda