22 Dicembre, 2024
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Lettera di un’impiegata del Comune di Castenuovo di Porto (RM) a seguito degli sgomberi di oggi al CARA

“Salve. Mi trovo in una situazione incredibile. Lavoro nel Comune di Castelnuovo di Porto, dove c’è il secondo centro rifugiati più grande d’Italia. Martedì 22.01.2019 il Ministero dell’Interno manderà l’esercito (?) a sgomberare il centro rifugiati che si trova nel Comune dove lavoro. Verranno portate via 320 persone. Sono stati divisi per uomini, donne e bambini…….mi ricorda qualcosa……Nessuno sa che fine faranno, né sindaco né Comune, né i rifugiati stessi. Non hanno voluto dircelo. Non c’è stata nessuna comunicazione. Il tutto è stato organizzato in 24 h. Sappiamo solo che i ragazzi verranno dislocati in altre Regioni, ma non sappiamo dove li ricollocheranno, in quale città, in che tipo di struttura….. I migranti sono stati avvisati solo oggi che domani mattina alle 09:00 verranno portati via, dopo anni di integrazione, e dovranno lasciare i loro alloggi. Molti non hanno nemmeno la valigia.Qui erano stati fatti progetti di integrazione che avevano funzionato benissimo. I bambini dovranno interrompere gli studi (c’è chi era arrivato alle seconda media). Chi aveva trovato lavoro dovrà lasciarlo. Ci sono donne che sono state vittime di ogni sorta di abuso e di Violenza e molte hanno un bimbo con sé. Chi verrà portato via perderà il diritto di difendersi perché l’ avvocato è di nomina regionale e cambiando Regione…… Verranno sul tg24 e Rai tre in mattinata. Domani sarà l’unico giorno in cui i riflettori saranno accesi anche su chi non è d’accordo. Stiamo organizzando una marcia silenziosa che partirà alle 17:00 dalla Chiesa di Santa Lucia, Via Tiberina Km 14 (sul navigatore si può mettere piazzale Santa Lucia). La marcia silenziosa non ha nessun colore politico, NESSUNO. Parteciperà il parroco. Il vescovo è già venuto qui a passare il Natale. Per capirci questo centro è quello dove il Papa si è recato a fare la lavanda dei piedi a Pasqua di qualche anno fa. Vi sarei grata se qualcuno partecipasse e volesse coinvolgere altri perché sarà l’unica volta in cui avremo l’occasione di comunicare il profondo dolore nel vedere esseri umani trattati come bestie. Ribadisco la marcia sarà silenziosa e senza nessun simbolo distintivo di appartenenza a qualche gruppo.”

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