22 Novembre, 2024
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Lettera del comitato di quartiere “Villaggio Montebello” : Sicurezza e salute a Montebello

Riceviamo e pubblichiamo

Prot.n. 01/A/19
Bracciano, 8-3-2019

Arch. Giuliano Morelli, capo-area opere pubbliche e manutenzioni
e p. c.: dr. Armando Tondinelli, sindaco di Bracciano
sign. Luca Testini, vice sindaco e assessore all’urbanistica
avv. Fabrizio Marcantoni, consigliere delegato alle manutenzioni
dr.ssa Pamela Costantini, segretaria comunale
arch. Lidia Becchetti, capo-area urbanistica
geom. Fabiano Salvati, ufficio manutenzioni

MONTEBELLO – Occorrono impegni seri dei Vertici politico-burocratici,
dopo i gravi e ripetuti allarmi Asl per la sicurezza e la salute,
che inchiodano il Comune alle proprie responsabilità d’ogni tipo.

In un clima di civile e proficuo confronto, ieri 7 marzo l’arch. Giuliano Morelli, nuovo capo-area opere pubbliche di Bracciano, ha ricevuto per la prima volta una delegazione del Comitato Montebello, composta dal presidente dr. Amedeo Lanucara, dal vice-presidente gen. Feliciano Mancini, dal past-president amm. Luigi D’Elia, dal segretario sign. Enrico Ricciatti.
Il dr. Lanucara ha letto un memorandum sugli obbligatori e non più rinviabili interventi del Comune, dopo i gravi e ripetuti allarmi dell’Asl sui pericoli imminenti per la sicurezza e la salute nel Villaggio, che inchiodano il Comune alle proprie responsabilità d’ogni tipo. Occorrono impegni seri, ha detto, mentre fra i vari uffici sembra talvolta che si giochi allo scaricabarile.
Lanucara, nel porgere una pennetta con numerosi documenti, ha invitato ad un sopralluogo l’arch. Morelli, il quale ha cortesemente accettato e s’è impegnato a stilare in breve tempo un’analisi dei costi degli interventi comunali necessari, in modo da indire un pubblico appalto, garantito tre mesi fa dal Sindaco e dalla Capo-area urbanistica alla Dirigenza Asl e al Comitato. Ecco il memorandum.

PREMESSA – Il dépliant del Villaggio, a firma dell’archistar Paolo Portoghesi, fu esposto al Beaubourg di Parigi e si cita nei libri d’arte. All’epoca della Convenzione (1985), Montebello doveva essere il traino per il nostro rilancio turistico; e invece oggi versa nel degrado e nell’illegalità, per le trentennali inerzie comunali. 1) – il Villaggio ha le opere d’urbanizzazione incompiute e/o non a norma (e perciò il Comune, non avendo bloccato per tempo le costruzioni, è attualmente in causa con l’ex-Lottizzatore al tribunale di Civitavecchia, per l’accesso a due fidejussioni da 1,1 milioni di euro); 2) – alcuni Privati hanno inglobato nei propri giardini alcune particelle pubbliche, insieme ai tombini (e il Comune non provvede ai relativi obblighi amministrativi, indipendenti dalle risultanze penali); 3) – L’ex-Lottizzatore ha ceduto ad srl private le aree di spettanza pubblica, col Comune inerte, che non bloccò per tempo l’operazione (e, quando s’è svegliato, ha dovuto ricorrere al Tar-Lazio, col Comitato Montebello ad adjuvandum; il Tar, con sentenza costitutiva del 23 gennaio 2014, ci ha dato pienamente ragione, sì che oggi tutte le particelle de quibus son registrate come comunali all’Agenzia delle Entrate, insieme a quel che v’è sopra e sotto); 4) – su alcune particelle pubbliche s’è costruito un ristorante, peraltro in forte surplus persino sulle discutibili licenze: tale status l’ha rilevato lo stesso Comune, il quale ha anche accertato il mancato ripristino dei luoghi, senza che poi si procedesse, a norma di legge, all’abbattimento del manufatto o alla sua acquisizione al patrimonio pubblico (ad horas è in arrivo dalla Regione un Commissario ad acta, che si sostituisca all’Amministrazione inadempiente).

SICUREZZA & SALUTE – In un tal quadro di sfacelo s’innesta il gravissimo allarme dell’Asl-Rm4 (prot. 46195 del 27-9-2018) sulla mancanza di garanzie per la sicurezza e la salute a Montebello. Il citato rapporto Asl, peraltro, è il quarto e il più stringente degli ultimi anni, dopo quelli del 15-11- 2013 n. 63062, del 6-10-2014 n. 53319 e del 19-6-2017, n. 33887.
Come ella sa, sicurezza e salute spettano obbligatoriamente al Comune, i cui vertici responsabili ne rispondono ad personas in tutte le sedi giudiziarie.
Ecco i problemi di cui alle denunce Asl, ben conosciuti dal geom. Salvati, per aver egli presenziato ufficialmente a tutti i sopralluoghi comunali degli ultimi dieci anni.
1) – Da noi non esiste alcuna manutenzione del verde, talché siamo sommersi da immense, alte e aggrovigliate jungle di sterpaglie, a rischio continuo d’incendi, ove pullulano serpi, ratti, zanzare e quant’altro di nocivo per la salute.
2) – In via delle Rose v’è la trentennale, mancata potatura e manutenzione dei pini, che provoca l’appesantimento dei rami, con cadute di alberi, specie se c’è vento. Finora solo per un miracolo non ci sono state vittime o danni, come il 10 ottobre scorso, quando s’è evitata la tragedia per un pelo.
3) – Aculei di ferro provenienti da gettate abusive fuoriescono da orribili (e abusivi) muri di cemento armato, particolarmente pericolosi per l’incolumità degli Adulti e soprattutto dei Bimbi, che giocano nei pressi.
4) – Su via delle Rose v’è l’infossamento di alcune griglie dei tombini di raccolta acque piovane, con pericoli per il traffico automobilistico e pedonale.
5) – L’illuminazione pubblica è fuori norma, con lampioni instabili, perché non fissi a terra, e con fili elettrici a nudo sul marciapiede, con rischio fulminazioni.
6) – Estrema la pericolosità del tratto di via delle Ginestre, lato caserme, non ancora asfaltato, con nuvole di polveri sottili, dannose a chi abbia carenze cardio-respiratorie. Tale tratto di via è inoltre zeppo di buche, e. con le piogge, soffre di continui allagamenti fangosi, che impediscono il transito sia pedonale, sia automobilistico, ivi compresa l’entrata nei garages.
7) – Sul tratto di strada di cui sopra, tra le bifamiliari dei lotti 4 e 5, sul lato opposto delle abitazioni, due pozzetti d’ispezione (acque chiare + scure), inizialmente accessibili, adesso non lo sono più; e si trovano quasi un metro sotto il sedimento stradale grezzo nel frattempo costruito. Col pericolo di allagamenti e sversamenti di liquami, disastrosi per la salute.

Il 14 gennaio scorso il Sindaco e la Capo-area urbanistica, in una riunione congiunta, diedero alla dr.ssa Simona Ursino, dirigente Asl, e allo scrivente Comitato, ampia garanzia che i problemi di cui sopra sarebbero stati prontamente risolti con un pubblico appalto. Lo scrivente Comitato, a sua volta, garantì ai Presenti che, una volta liberate le aree dalle sterpaglie, esso avrebbe provveduto a proprie spese (sollevando perciò da tale obbligo il Comune) a realizzare su una parte dell’area liberata un campo da bocce e un parco giochi per Bimbi di circa 2.000 mq, a disposizione della Collettività braccianese. Son trascorsi tre mesi e al dunque nulla è accaduto di concreto, se non un palleggiamento di responsabilità tra i vari uffici.
Qualora perdurasse lo stallo, siamo costretti a comunicarvi, nostro malgrado, che il denaro da noi stanziato per il campo di bocce e per il parco-giochi lo dirotteremo in azioni giudiziarie contro il Comune. Si consumerebbero così ingenti risorse reciproche, che si potrebbero utilizzare per il bene del comprensorio. Con gli inevitabili riflessi alla Corte dei Conti sulle responsabilità personali.

Grazie per l’attenzione e distinti saluti.

Il Presidente del Comitato Villaggio Montebello
(Dr. Amedeo Lanucara)

Gen. Feliciano Mancini, vice presidente

Amm. Luigi D’Elia, past-president

Sign. Enrico Ricciatti, segretario

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