22 Dicembre, 2024
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Il borgo storico e il patrimonio architettonico di Vejano

Ricerca e conoscenza degli edifici di valore storico e artistico presenti nel comprensorio sabatino

 

Ben ritrovati tra le righe di questa rubrica che si pregia di (ri)scoprire le meraviglie del nostro territorio. Questo mese passeggeremo tra le strade del comune di Vejano, il cui nome deriva probabilmente dall’antica, potente città etrusca di Veio.

La città si divide in due parti: il borgo antico si sviluppa intorno alle mura del  castello medievale, dotato di tre torri di difesa, con le quattro vie in mattonato e selci (sappiamo che nel tardo medioevo l’incrocio di quattro strade era noto come viano), mentre la zona nuova si concentra intorno a piazza XX Settembre.

L’attuale struttura urbanistica deriva direttamente dal periodo medievale e reca testimonianze del passaggio di potere tra le varie famiglie  nobiliari che nel corso dei secoli hanno dominato il borgo; gli Anguillara, i Della Rovere, i Prefetti di Vico e gli Orsini. Negli anni che vanno dal 1493 al 1664 Vejano fu di proprietà dei Santacroce per poi passare sotto il dominio degli Altieri per quasi tre secoli. Gli attuali proprietari del castello sono invece i principi di Napoli Rampolla.

Scendendo per via del Popolo si arriva nella parte bassa del borgo, dove le case affacciate sul dirupo sono interamente in tufo e dove durante le festività natalizie viene allestito il famoso Presepe Vivente di Vejano, giunto alla sua 18° edizione.

Qui nel borgo è inoltre possibile ammirare la chiesa di Santa Maria Assunta, risalente al Cinquecento, ma modificata nel Settecento secondo il gusto barocco, nonché la Cappella della Madonna del Rosario, che è anche il sacello funerario dei Santacroce, un’opera notevole attribuita alla scuola di Antonio da Sangallo il Giovane.

Percorrendo invece via della Fontana si può raggiungere la chiesa di Sant’Orsio, dedicata al patrono di Vejano, e che costeggia le pareti di tufo su cui sorge il borgo.

In località Fontiloro è stato rinvenuto un imponente complesso residenziale, comprensivo di una grande villa dotata di impianto termale, che risale certamente al periodo della Roma imperiale, all’era Augustea; i reperti sono destinati al Museo Etrusco di Villa Giulia.

La zona antica intorno alla Rocca fu bombardata dagli Alleati nel 1944; nel tentativo di colpire i tedeschi furono uccisi circa 70 abitanti. Questo dramma è stato ricordato nel 2004, anno in cui Vejano ha ricevuto la medaglia di bronzo al merito civile.

La stazione ferroviaria di Barbarano Romano – Vejano, facente parte della linea abbandonata Civitavecchia – Orte, è in uno stato di affascinante decadimento, tanto da essere diventata meta di escursionisti, a piedi, in bici o a cavallo, che così si godono il panorama che attraversa anche tratti bagnati dal fiume Mignone.

In conclusione, Vejano è uno di quei piccoli borghi affascinanti, meta ideale per una gita fuoriporta durante la quale fare una bella passeggiata e mangiare qualche sfiziosità locale, magari durante una delle numerose sagre che si svolgono durante la bella stagione.

Monia Guredda

 

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