Sono 29 studenti di scuole superiori, arrivano all’Aquila da 14 regioni italiane, per conoscere e approfondire la fisica dei raggi cosmici. I ricercatori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare-INFN e il GSSI-Gran Sasso Science Institute li hanno scelti per uno stage pratico – ospitato dai Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS) dell’INFN e dal GSSI – Gran Sasso Science Institute – in seguito alle attività dell’ultimo International Cosmic Day, una giornata all’insegna dei raggi cosmici che si è tenuta in tutto il mondo lo scorso 29 novembre e che ha visto la partecipazione di ben 14 sedi INFN, tra cui la sezione INFN di Roma e Università Sapienza , e del GSSI in Italia. Le attività si sono concluse il 17 aprile. Per la sezione INFN di Roma, hanno partecipato i due studenti Mattia Cellini e Samule Bonetti del Liceo scientifico Vian di Bracciano, che si sono distinti su tutti gli altri partecipanti nella preparazione di una relazione sulle attività svolte durante l’International Cosmic Day. Le ragazze e i ragazzi hanno visitato Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN e il GSSI – Gran Sasso Science Institute a L’Aquila ed effettuato misure a diverse quote, per poter apprezzare l’aumento del flusso dei raggi cosmici in relazione all’altitudine. Durante le attività sono stati guidati dagli esperti dell’INFN e del GSSI e accompagnati da alcuni docenti delle scuole partecipanti. Le misure effettuate hanno ripercorso una celebre campagna di raccolta dati compiuta nel 1939 dal fisico italiano Bruno Rossi, appena arrivato negli Stati Uniti, a seguito dell’emanazione delle leggi razziali in Italia, per studiare il cosiddetto “assorbimento anomalo dei mesotroni” (particelle che ora chiamiamo muoni, con proprietà simili agli elettroni, ma instabili e circa 200 volte più pesanti).