Si è svolta presso il Monumento naturale di Torre Flavia l’evento di apertura del 3° Campo di monitoraggio dei nidi del fratino, in collaborazione con la Lipu.
A coordinare la giornata il Consigliere Delegato all’Ambiente di Città metropolitana di Roma, Matteo Manunta, assieme ai rappresentanti del Dip. IV serv. 5 e della Polizia Locale della CMRC, al Sindaco del Comune di Cerveteri, Alessio Pascucci e al Consigliere delegato del Comune di Ladispoli Filippo Moretti.
Una giornata che ha coinvolto associazioni e cittadini, bambini, che hanno partecipato a laboratori didattici di educazione ambientale organizzati dalla Lipu. E’ stato organizzato, inoltre un flash mob realizzato sulla spiaggia con decine di fratini riprodotti in legno con lo scopo di sensibilizzare i presenti al rispetto dell’ambiente e delle specie protette da cui la palude è abitata. Questa specie di uccello in via di estinzione, è un importante indicatore della salute e della buona gestione del sito, della biodiversità e del rispetto che tutti i fruitori hanno ormai acquisito grazie all’opera di divulgazione e sensibilizzazione portata avanti dalla CMRC e dalle associazioni.
A chiusura della manifestazione sono stati liberati due gabbiani reali curati presso il centro recupero di Roma, feriti da lenze da pesca abbandonate sulle spiagge, per regalare ai presenti e soprattutto ai bambini l’emozione di poter assistere al loro ritorno in libertà.
“Ringrazio per il lavoro svolto in questi due anni di mandato e la sinergia instaurata tra gli Enti e i fruitori della riserva i cui frutti oggi sono visibili concretamente – dichiara il Delegato Matteo Manunta. Il prossimo obiettivo sarà rendere più fruibile l’accesso dal lato del Comune di Cerveteri e garantire una maggiore vigilanza su questa e su tutte le aree protette in gestione alla CMRC attraverso il prezioso contributo della polizia locale dell’Ente e delle associazioni di volontariato. Ci auguriamo che quest’anno la vigilanza dei nidi possa assicurare la nascita e l’involo di tutti i piccoli e che negli anni aumenti il numero di esemplari che nidificano presso la nostra palude”.