“Italia in Comune, nel condannare ogni atto violento, irrispettoso della dignità umana e ogni forma di razzismo ritiene doveroso un passo indietro di questa Amministrazione, per manifesta incapacità a governare Roma, ad assicurare il rispetto dei diritti fondamentali delle persone e per non avere il coraggio, la capacità e lo spessore di arginare il fascismo che si affaccia a Roma con pericolosi rigurgiti di odio e intolleranza”. Così in una nota Dario Nanni e Antonella Sassone, rispettivamente coordinatore di Roma e Provincia e componente del direttivo romano di Italia in Comune.
“I fatti di Torre Maura sono noti e l’arretramento del Comune rispetto alle proteste dinanzi al centro raccolta rom è la conseguenza dell’incapacità a gestire la situazione provocata anche dal fallimentare Piano Rom, ma anche della debolezza politica nonché dell’ambiguità della Raggi rispetto ai temi dell’inclusione, dei diritti umani, dove ai proclami non seguono azioni concrete”, sostengono i dirigenti di Italia in Comune.
“E’ tale l’irresponsabilità di questa Amministrazione da consentire a gruppi di violenti fascisti di minacciare una famiglia rom con dei bambini cui è stata assegnato regolarmente un alloggio popolare a Casal Bruciato. Minacce di morte e di stupro ad una giovane mamma con il suo bambino liquidate con sciatteria dal movimento 5 stelle che ha in ostaggio questa città. E non ci sarà passerella politica che potrà cancellare questa vergogna”, conclude la nota.
Lo comunica in una nota l’Ufficio Stampa di Italia in Comune.