6 Novembre, 2024
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All’archivio storico del comune di Bracciano si è conclusa la mostra di arte sacra contemporanea del professor Aldo Falanga

ALL’ARCHIVIO STORICO DEL COMUNE DI BRACCIANO SI E’ CONCLUSA LA MOSTRA DI ARTE SACRA CONTEMPORANEA DEL PROFESSOR ALDO FALANGA

“Il mondo ha bisogno di bellezza se non vuole sprofondare nella disperazione”

E la bellezza può e deve essere espressa attraverso l’arte, nelle sue molteplici forme.

Aldo Falanga, il prof Falanga del liceo Vian di Bracciano, ha recentemente esposto le sue opere presso l’Archivio Storico del Comune di Bracciano, in piazza Mazzini.

La mostra di arte sacra contemporanea raccoglie lavori realizzati da Falanga a partire dagli anni Settanta sino ad oggi e che comprendono dipinti e opere realizzate con materiale di scarto quali mattonelle, sportelli di legno, barattoli e stoffe.

Il filo conduttore che ci guida nel percorso visivo è legato ai temi della bellezza e dell’amore e si articola in quattro capitoli: l’Incarnazione, la Passione, la Morte e la Resurrezione

In ogni singola opera esposta è possibile recepire un messaggio di pace, prima di tutto con se stessi, ché l’inferno esiste, ma è una gabbia in cui ci chiudiamo più o meno volontariamente, e poi di pace con gli altri ed il creato in generale. Questo messaggio risulta particolarmente evidente nel dipinto Il Giudizio, nel quale un Cristo molto umano si china amorevolmente verso l’uomo che lo accetta a braccia aperte, accettando esso stesso di avere un’anima che può anche peccare e sbagliare. Un’aura azzurra a forma di cuore circonda Gesù e al suo interno troviamo come in controluce il volto del Padre e dello Spirito santo, che qui ha un volto femminile in quanto rappresenta la maternità. Il Giudizio non è quello universale, definitivo, finale e apocalittico, ma quello a cui tutti possono sottoporsi quotidianamente, ricordando a se stessi che sbagliare è umano e che un atto di sincera bontà può essere sempre salvifico.

La mostra è stata aperta al pubblico dal 16 al 23 giugno; spero che abbiate trovate il tempo di dare un’occhiata!

Monia Guredda

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