Bracciano, Tondinelli (Fdi) le canta all’ex Sala: “Ci ha ridotto sul lastrico e adesso chiede pure i soldi spesi per l’avvocato? Mi dispiace la legge non lo consente”
“Non risponderò con una nota istituzionale ma politica perché ho rispetto dei ruoli, del tempo e dei soldi dei cittadini ma non posso restare in silenzio permettendo a chi ci ha ridotto sul lastrico di continuare a sparlare. Adesso vi dico perché non possiamo rimborsare le spese degli avvocati a Sala.
In due ex amministratori, come dicevo c’è l’ex primo cittadino Giuliano Sala in prima fila, hanno chiesto al Comune che gli venissero rimborsate le spese legali perché hanno sostenuto due procedimenti penali quando erano in attività.
Questi signori, hanno chiesto i rimborsi delle spese a cose fatte, nonostante non abbiano precedentemente avvisato il Comune di avere procedimenti penali a loro carico, non hanno neppure trasmesso un preventivo di spesa legale che avrebbe dovuto sostenere l’Ente o comunque condividere, non hanno ritenuto di dover concertare con il Comune neppure la scelta del legale e non hanno messo l’Ente in condizioni di preventivare la spesa in bilancio nei dovuti tempi di legge. Insomma prima hanno fatto tutto da soli e adesso battono cassa. Lo abbiamo detto tante volte, i tempi delle vecchie logiche sono finiti!
Cosa abbiamo fatto? Come giusto che sia, abbiamo subito chiesto un parere sull’ammissibilità della richiesta.
Il 3 luglio il Consiglio Autonomie Locali (CAL) risponde con una articolata nota siglata dal presidente Cal Nicola Marini.
Nella nota si dice sostanzialmente che il rimborso delle spese legali è a discrezione dell’Ente che per evitare incertezze può in futuro disciplinare una specifica voce nel regolamento comunale.
Fatto sta che il Consiglio Autonomie Locali dice chiaramente che la mancata previsione iniziale nel bilancio o l’insufficiente stanziamento non possono essere superati attraverso il riconoscimento di debiti fuori bilancio e neppure sono consentite variazioni di bilancio senza aver prima rigorosamente accertato il mantenimento degli equilibri finanziari.
Come ben noto ormai il Comune sta pagando ancora salatamente i debiti accumulati dalle precedenti amministrazioni e quindi deve ancora uscire dal Piano di riequilibrio pluriennale che stiamo rispettando.
Che faccia tosta e che mancanza di rispetto per i cittadini viene da parte di chi chiede anche indietro i soldi dopo averci fatto ereditare 10 milioni di euro di debiti e dopo essere stato condannato in via definitiva dalla Corte dei Conti. Proprio chi adesso chiede i rimborsi ha ridotto Bracciano in ginocchio e noi con grande impegno cerchiamo tutti i giorni di risollevarla. Dovremmo anche pagargli i loro conti adesso?”.
Il fatto che l’Ente abbia discrezionalità e debba comunque necessariamente programmare la spesa in bilancio e determinare preventivamente i criteri di rimborso (e non a posteriori) è regolato dalla nuova disposizione contenuta nel novellato articolo 86 comma 5 del D. Lgs. 267/00 che tra l’altro non ha alcuna efficacia retroattiva.
È chiaro dunque che con tutti questi presupposti la richiesta dei due audaci ex amministratori non può essere accolta. Se ne facciano una ragione, hanno governato lasciando un Comune sul lastrico, adesso i rubinetti che erogano i soldi dei cittadini sono chiusi per chi ha ancora il coraggio di predicare. Abbiamo cambiato pagina e non permetteremo a nessuno di farci delle lezioncine per buttare fango negli occhi dei cittadini. I cittadini sono ben vaccinati e conoscono i fatti. La fiducia si guadagna una volta ma quando si sbaglia si dovrebbe avere la decenza di tacere”. Così in una nota l’esponente Fdi Armando Tondinelli, attuale Sindaco di Bracciano