RICORDANDO PRIMO LEVI NEL CENTENARIO DELLA NASCITA CON DUE PROPOSTE DI AZIONE
Ricorre oggi, 31 luglio 2019, il centenario della nascita di Primo Levi.
Anche noi lo ricordiamo come il migliore dei nostri maestri.
E ricordandolo sappiamo quale sia il nostro dovere: proseguirne la lotta contro il fascismo, proseguirne la lotta contro il razzismo, per la vita, la dignita’ e i diritti di tutti gli esseri umani.
Guardiamo in faccia la tragica realta’.
Con il cosiddetto “decreto sicurezza della razza bis” il governo italiano aggredisce, sabota e perseguita le organizzazioni non governative (in sigla: ong) che salvano vite umane nel Mediterraneo, e fa di tutto per impedire che esse continuino a salvare esseri umani.
E quale e’ l’esito di questa azione del governo italiano?
E’ la morte di esseri umani innocenti.
E’ la morte dei naufraghi che i soccorritori volontari salvano, e che in assenza dei soccorritori moriranno.
E’ tutto qui.
La persecuzione delle ong da parte del governo italiano con l’infame “decreto sicurezza della razza bis” ha questo effetto: la morte di esseri umani innocenti.
La morte dei naufraghi.
La morte dei sopravvissuti ai lager libici.
La morte di persone innocenti ed inermi in fuga da guerre e fame, da dittature e schiavitu’.
Una strage degli innocenti nel mar Mediterraneo.
E’ questo il nocciolo della questione.
Di questo si tratta quando si esamina il cosiddetto “decreto sicurezza della razza bis”: quel decreto condanna a morire degli esseri umani innocenti.
Su questo si votera’ al Senato tra pochi giorni: sull’uccisione o la salvezza di esseri umani innocenti.
Non abbiamo alcun dubbio sulla scelta che avrebbe fatto Primo Levi.
E nel ricordo di Primo Levi questo chiediamo qui e adesso a chi legge queste righe: di scrivere alle senatrici ed ai senatori affinche’ votino contro il “decreto sicurezza della razza bis”, affinche’ votino contro la strage degli innocenti, affinche’ col loro voto salvino le vite umane che quel decreto sopprime (alleghiamo in calce a queste righe una traccia di lettera e gli indirizzi di posta elettronica di molte senatrici e molti senatori).
E chiediamo anche di scrivere al Presidente della Repubblica, affinche’ a sua volta intervenga per far cessare l’ecatombe nel Mediterraneo (alleghiamo in calce anche il testo dell’appello al Quirinale promosso dalla partigiana, femminista e senatrice emerita Lidia Menapace, da padre Alessandro Zanotelli, missionario e costruttore di pace, e da numerose altre persone di volonta’ buona).
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e’ il primo dovere.
Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo