Claudia Marini, assessore alle Politiche culturali: “I ragazzi devono essere in contatto con la lettura”
“La cultura contro il tempo”: visita alla biblioteca di Bracciano
In una società come la nostra sempre più veloce e piena di sé, costernata da un apparente “controllo” l’uomo sta perdendo di vista ciò che di più prezioso possiede: il tempo.
Può sembrare un ossimoro, ma il tempo è tutto ciò che non possiamo controllare. Svolge il suo incessante e quasi eterno equilibrio, incurante di ogni cosa. E’ forse così, che l’umanità si è spinta al punto di inseguirlo? Infondo, la paura di “perder tempo” è ormai ad uso comune.
C’è un luogo però, dove da sempre il tempo scorre lento, i pensieri della mente trovano spazio di esprimersi nel silenzio e dove la cultura, non invecchia mai. E’ conosciuta come Biblioteca dal greco “bibliothéke” ossia, “scrigno.” Che esse siano nelle grandi o piccole realtà, rappresentano l’ultimo luogo di condivisione delle idee nella totale gratuità. Ma quanto sono importanti ad oggi le biblioteche.? La loro cultura, ne avrà risentito come conseguenza dell’era digitale? Quali sono i rapporti tra la biblioteca e i giovani?
Per rispondere ad alcuni di questi quesiti, mi sono in primo luogo, recata presso il Comune di Bracciano, dove ho potuto dialogare con l’Assessore alle politiche culturali, Claudia Marini.
La quale afferma – “Con la biblioteca di Bracciano, c’è un’ottima intesa. Il nostro fine è la promozione della cultura nella fattispecie, della lettura. Non solo all’interno ma anche all’esterno. – Prosegue la Marini – Per esempio, una delle prime iniziative con la biblioteca è stata il progetto “la biblioteca fuori di sé” realizzata in collaborazione con la ASL di Roma, abbiamo portato uno scaffale di lettura a libera consultazione per l’Ospedale di Bracciano. Una piccola cosa, ma è un’occasione a chi attende una visita, un paziente ricoverato per evadere ed immergersi in alcuni momenti nella cultura.” Aggiunge per quanto riguarda la cultura ed i giovani.
“Per me è molto importante che siano in contatto con la lettura e la cultura. Noto con piacere, che i ragazzi sono partecipi alle iniziative. Con le scuole lavoriamo molto. Sono convinta che le biblioteche continueranno ad avere un futuro. E’ vero, con le nuove tecnologie ci si approccia meno al libro, ciò nonostante, non sostituiranno mai la carta stampata. Vorrei invitare i giovani a prendere tempo per se stessi, ma di qualità. Il mio timore è che si stia perdendo il valore della pazienza del leggere e pensare.- Conclude – Viaggiamo nel mondo della velocità. Anche quando abbiamo tempo, siamo talmente condizionati, da pensare che in realtà non ne abbiamo abbastanza.”
Lasciando Palazzo Comunale, mi accorgo che il tema ricorrente e correlato al tempo stesso con la lettura, sia ancora una volta, il tempo. Per guardare il tutto da una prospettiva più ravvicinata, incontro presso la biblioteca comunale “Bartolomea Orsini”, la bibliotecaria Ersilia Chiavari e Elisa D’Appio per farmi raccontare qualcosa in più sul Servizio Biblioteca.
“La biblioteca venne istituita nel 1980 e nel 1996 insieme alle biblioteche di Anguillara, Manziana e Ladispoli costituiscono il Sistema Bibliotecario Ceretano Sabatino che oggi comprende ben dieci biblioteche comunali – Asserisce Ersilia – la Biblioteca ha un ruolo fondamentale per il territorio, offre la possibilità di leggere gratuitamente, studiare, aggiornarsi, incontrarsi e scambiarsi idee o semplicemente sostare per curiosare tra gli scaffali”
Successivamente interviene Elisa che indica –“Vengono organizzate tante attività laboratoriali rivolte a tutte le fasce d’età, per esempio laboratori di lettura, di scrittura creativa, artistici, incontri con gli autori, presentazione libri. (…)- Conclude – E’ luogo di incontro, di socializzazione soprattutto per i nuovi cittadini di Bracciano che provenendo da altre realtà vogliono integrarsi a tutto tondo”.
Successivamente domando ad entrambe se, con l’arrivo delle nuove tecnologie di lettura, la cultura attorno al libro “tradizionale” sia modificata – “Il fascino delle biblioteche e del libro stampato anche con l’avvento dei nuovi sistemi di lettura digitali rimane invariato.- afferma in primo luogo, Ersilia- Le due modalità di lettura convivono e si integrano, forse l’approccio è un po’ diverso per i nativi digitali. “
Anche se – ne parla Elisa – ho notato, che sia bambini che agli adulti la sensazione dello sfogliare il libro piace sempre.
Poi, domando quale sia la parte più soddisfacente del loro lavoro – “Il rapporto con l’utenza gratifica molto gli operatori di biblioteca – confermano entrambe – specialmente quando i bambini piccoli scelgono orgogliosi i libri illustrati da leggere con i genitori o quando le varie attività laboratoriali proposte, riscuotono un veloce riscontro.”
La biblioteca si sa, è un luogo dove le persone possono stare in tranquillità e forse sognare e nella lotta incessante contro il tempo, la cultura sembra averla vinta anche stavolta, con l’augurio, che possa essere così per sempre.
«Leggi, non per contraddire o confutare, né per credere o prendere per oro colato, ma per soppesare e riflettere.» Francis Bacon
Erica Trucchia