22 Novembre, 2024
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Canale Monterano (RM), nella Riserva Naturale con le esche

NOTA PER LA STAMPA

Canale Monterano (RM), nella Riserva Naturale con le esche.

Il CABS: sul bracconaggio una legge piena di lacune

Un presunto cacciatore di frodo sarebbe stato individuato con esche per cinghiali all’interno della Riserva Naturale di Monterano. Stante quanto comunicato dalla stampa tale individuo è stato posto agli arresti domiciliari una volta concluso l’intervento di Carabinieri e Guardiaparco; sulla eventuale condanna si attende ora l’esito del processo per direttissima. Già agli inizi dell’anno, però, altra persona era stata fermata dai Carabinieri all’interno della stessa Riserva. Anche in questo caso era stato contestato il bracconaggio ma il soggetto era stato denunciato in stato di libertà.

In realtà – ha affermato il CABS, l’associazione di volontari esperti in antibracconaggio – la legge punisce in maniera molto blanda i reati di bracconaggio e l’arresto avvenuto nelle scorse ore è scattato per il ritrovamento di un’arma con matricola abrasa, assente, invece, nel primo intervento dei mesi scorsi che ha interessato l’altra persona”. Per il CABS, però, il fatto che quasi tutti i giornali abbiano ora messo in risalto l’arresto all’atto di bracconaggio, dimostra come la sensibilità comune sia molto superiore a quanto disposto dalla legge per questi reati.

Purtroppo – ha aggiunto il CABS – il bracconaggio è punito solo con tenui reati di natura contravvenzionale e vi è stato pure chi ha proposto di depenalizzarli. Quanto avvenuto nelle scorse ore all’interno della Riserva è molto grave – ha aggiunto il CABS – perchè dimostra in tutta evidenza l’arroganza del bracconaggio”.

In questi giorni, secondo un trend sempre in salita – in Italia si stanno registrando numerosi casi di bracconaggio. Dai richiami per uccelli selvatici di Avellino, al camoscio con la testa mozzata a Sondrio, fino ai casi di mega trappole per cinghiali in provincia di Latina. Nel caso di Canale Monterano, si tratta poi del secondo caso in pochi mesi. Il CABS torna a ribadire l’esigenza di tutelare maggiormente la fauna selvatica disponendo, come già è per gli animali d’affezione, i più potenti reati – delitti che possono prevedere limitazioni della libertà personale.

 

IL CABS È UN’ASSOCIAZIONE DI VOLONTARI CON SEDE A BONN SPECIALIZZATA NELL’ANTIBRACCONAGGIO

E’ ATTIVA IN ITALIA CON NUMEROSI NUCLEI, OLTRE CHE A MALTA, FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, CIPRO E LIBANO

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