Riceviamo e pubblichiamo.
Il Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina dei diritti umani, in occasione dell’avvio dell’anno scolastico 2019 / 2020, intende celebrare la Giornata Internazionale della Democrazia, che ricorre il 15 settembre, a ridosso dell’apertura delle scuole in molte regioni italiane.
La Giornata è stata proclamata l’8 novembre 2007 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il concetto di democrazia, oltre a trovare riscontro nella DUDU all’art. 21, è alla base della Costituzione italiana, che ne sviluppa in modo efficace la forma diretta e indiretta.
La democrazia è la forma più alta di gestione politica ed è inutile ribadire in una simile sede quanti secoli di trasformazione, scontri, contributi da parte di personalità eminenti abbiano concorso a renderla realmente operante; è un “valore” tanto prezioso, quanto fragile. Essa è un privilegio, frutto delle conquiste dei nostri predecessori, che dobbiamo trasmettere alle generazioni future.
Il pensiero democratico, o meglio la capacità di pensare in modo democratico, si acquisisce più facilmente da giovani e nel luogo deputato all’apprendimento: la scuola.
Pertanto si può affermare serenamente che il cuore della democrazia pulsa in tutte le aule scolastiche del mondo. Imparare a confrontarsi, rispettare le norme, riconoscere l’importanza delle stesse, apprendere, studiare, socializzare, condividere spazi, mezzi, opinioni…. tutto questo è profondamente democratico e costituisce l’essenza stessa della scuola. E’ emozionante pensare che la giornata in questione e l’inizio dell’anno scolastico quasi coincidano in Italia; ne accentua il collegamento intrinseco. Anche per tale motivo la scuola non dovrebbe rappresentare una sorta di laboratorio “per apprendisti stregoni”, sulla quale improvvisare esperimenti cervellotici, ma dovrebbe diventare il cardine di tutta un’azione politica autenticamente incentrata sul progresso e sulla crescita civile dei cittadini.
A tal proposito, molte sono le aspettative in merito all’organizzazione del MIUR e all’individuazione del futuro Ministro. Auspichiamo che venga al più presto istituita una cabina di regia, atta ad accogliere i suggerimenti provenienti “dal basso”, vale a dire da parte di tutti gli educatori e associazioni interessati.
Il Coordinamento propone inoltre l’elaborazione di una piattaforma digitale mediante la quale ogni docente in servizio si possa esprimere in merito ai provvedimenti relativi al proprio settore oppure indicare strategie e soluzioni didatticamente funzionali o di carattere organizzativo.
“L’unico modo di risolvere i problemi è di conoscerli, di sapere che ci sono. Il semplicismo li cancella e così li aggrava.” (Giovanni Sartori)
Prof. Romano Pesavento
Presidente Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani
Leonardo Pasquali