Il nuovo anno scolastico si apre con una novità importante, oseremmo dire storica, per quello che non molto tempo fa era solo “il Ragioneria” di Bracciano. Il Liceo Scientifico, opzione scienze applicate, ultima conquista dell’IIS Luca Paciolo (insieme a sole due scuole in tutta la Regione Lazio, n.d.r.) apre i battenti a via Piave con una certa emozione per i suoi primi studenti, le loro famiglie, i docenti e la dirigenza dell’Istituto, che tanto ha lavorato per raggiungere questo traguardo.
Abbiamo incontrato il prof. Stefano Mura, vice preside dell’Istituto con delega all’innovazione tecnologica, autore, insieme alla dirigente, prof.ssa Stefania Chimienti, e ad un pool di docenti, della relazione che ha convinto le autorità regionali nell’assegnazione del nuovo indirizzo. A lui, tra l’altro, la dirigente ha affidato la cattedra di matematica nella prima classe del nuovo Liceo Scientifico.
Prof. Mura, questo importante risultato non è sicuramente casuale. Come avete fatto a convincere dei “giudici” così severi come quelli che compongono la Commissione Dimensionamento della rete scolastica della Regione Lazio?
«In effetti sapevamo che non sarebbe stato facile. Moltissime scuole richiedono questo indirizzo, in prevalenza licei, ma la Commissione lo assegna a pochissimi Istituti ogni anno. Insieme a noi, hanno fatto centro il prestigioso Liceo Nomentano di Roma e un altro Istituto della Provincia di Latina. La dirigente si è molto impegnata nella stesura di una memoria che ha inviato alle autorità competenti ma anche ai sindacati rappresentativi dei docenti e del personale ATA».
Cosa c’entrano i sindacati?
«La nascita di un indirizzo scientifico, opzione scienze applicate, in un plesso scolastico che si distanzia solo pochi metri da un liceo scientifico tradizionale (il Liceo Vian, n.d.r.), avrebbe potuto rappresentare una preoccupazione per i docenti di quest’ultimo. In realtà la nostra dirigente ha dimostrato a tutti, sindacati in primis, che ampliare l’offerta formativa a Bracciano sarebbe stato utile per il vasto bacino di utenza del territori, che spesso rivolge le sue scelte verso la capitale o ad altri comuni del viterbese, quindi un vantaggio in termini di posti di lavoro. Inoltre, è possibile la convivenza di indirizzi solo apparentemente in competizione, caratterizzando la progettualità secondo l’identità di ciascuna scuola».
A proposito di progetti, cosa avete in mente per questi piccoli pionieri del nuovo Liceo Paciolo?
«In realtà sono già quasi cinque anni che lavoriamo per loro. Grazie alla fiducia della Dirigente, che ha creduto in me sin dal mio arrivo in questa scuola, nel settembre 2014, mi sono occupato della trasformazione dell’Istituto Paciolo in un vero e proprio polo tecnologico. Ho firmato una serie di progetti con i quali abbiamo partecipato a bandi MIUR e PON, tutti finanziati, per un totale di poco meno di 100.000 euro. In questo modo siamo riusciti a realizzare spazi tecnologici altamente innovativi e unici nel territorio, come l’aula 3.0, il laboratorio multimediale linguistico, la biblioteca digitale, l’Agorà tecnologica (che ha suscitato l’interesse della RAI, con la realizzazione di un servizio del TG3 nazionale). Ultima fatica, il progetto della sala Ledwall, che sarà pronta entro la fine di settembre, e trasformerà un vecchio laboratorio di “trattamento testi” in una sala di presentazione con un megaschermo di 3,5 mt x 2 dove saranno proiettate scenografie digitali realizzate dagli stessi nostri studenti, anche grazie a visori della realtà aumentata, compresi nella “lista della spesa” del progetto».
Ma in pratica, come si differenzia il Liceo scientifico delle Scienze Applicate da quello tradizionale?
«Si “sacrifica” lo studio del latino con un maggior numero di ore di informatica e scienze in laboratorio. Per l’informatica, non c’è dubbio che ciò che le ho descritto finora sia un vantaggio per questo indirizzo e motivo della fiducia che la Regione Lazio ha voluto riporre in noi. In particolare ho in mente di dedicarmi al pensiero computazionale e, più in generale, al coding attraverso l’utilizzo di metodologie didattiche innovative, nonché ad un rinnovo dell’offerta formativa in merito all’acquisizione delle certificazioni informatiche. Il nostro Istituto diventerà infatti, attraverso la sottoscrizione di una convenzione con Certipass, un centro Eipass Academy. Quanto alle scienze (chimica, fisica e scienze della terra) abbiamo un laboratorio attrezzatissimo ma stiamo ampliando la dotazione con alcuni strumenti innovativi. In particolare abbiamo acquistato un microscopio elettronico dotato di una telecamera HD e un apposito software in grado di rendere interattiva l’osservazione scientifica. Ai ragazzi e alle loro famiglie un grande in bocca al lupo per la nuova avventura!»