BUONA LA PRIMA!” – USCITA 9 – “TUTTE LE MIE NOTTI” DI MANFREDI LUCIBELLO
di Marco Feole
L’esordio di Manfredi Lucibello alla regia per il suo primo lungometraggio di finzione, non è buono, è molto di più! Un bel noir, come ormai nel nostro Cinema se ne vedono sempre meno, per non dire nulla.
In una notte, c’è una ragazza che scappa convinta che qualcuno la insegue. La “recupererà” Veronica, portandola nella propria casa. Un incontro casuale? Ci vorrà davvero poco per avere una risposta.
Nulla da dire, Lucibello con il suo passato da ottimo documentarista, qui mette in scena con grande abilità registica una storia senza troppi ghirigori o colpi di scena. Non ne ha bisogno, un intreccio tra paure, misteri e segreti, capace di tenere lo spettatore fino la fine incollato allo schermo. Aiutato da un ottima sceneggiatura scritta insieme ad Andrea Paolo Massara, il regista fiorentino si affida quasi per intero ad essa, e fa bene. Una fotografia da noir da altri tempi davvero, dai toni cupi e spettrali, immagini costruite con capacità e eleganza. Una gioia per gli occhi e una boccata d’ossigeno sopratutto per me e per tutti quelli stanchi di vedere al Cinema produzioni italiane fatte con lo stampino.
Abilità ma anche coraggio e ambizione, come scegliere di ambientare praticamente gran parte della storia all’interno di una sola casa, quasi da piece teatrale, una scelta ben precisa, che si colloca perfettamente tra i punti focali e fondamentali del film, insieme al rapporto tra le due protagoniste. Troviamo due attori ormai capaci e centrati come Barbora Bobulova e Alessio Boni, ma è un opera che ci consegna sopratutto un ottima rivelazione, una disarmante capacità di stare davanti la cinepresa, di nome Benedetta Porcaroli.
Film pensato, diretto e prodotto con intelligenza, e non poteva essere da meno visto che dietro ci sono i Manetti Bros. Ma il merito è di tutti.
Sia chiaro, non parliamo certo in un opera da consegnare alla storia della cinematografia, ma alla storia del nostro recente passato si. Ricordando e ricordandoci che fare un Cinema diverso in Italia, anche oggi, è possibile.