28 Dicembre, 2024
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Visione delle città attraverso gli scatti di Gabriele Basilico.

Il tema del paesaggio antropizzato, dello sviluppo e delle stratificazioni storiche delle città, dei margini e delle periferie in continua trasformazione sono sempre stati al centro delle indagini e degli interessi di Gabriele Basilico (Milano 1944-2013).

L’esposizione romana, a cura di Giovanna Calvenzi e Filippo Maggia, analizza questi ambiti di ricerca attraverso un percorso articolato in cinque grandi capitoli: “Milano. Ritratti di fabbriche 1978-1980”, il primo importante progetto realizzato da  Basilico; le  “Sezioni del paesaggio italiano”, un’indagine sul nostro Paese suddiviso in sei itinerari realizzata nel 1996 in collaborazione con Stefano Boeri e presentata alla Biennale Architettura di Venezia; “Beirut“, due campagne fotografiche per la prima volta esposte insieme, realizzate nel 1991 in bianco e nero e nel 2011 a colori, la prima alla fine di una lunga guerra durata oltre quindici anni, la seconda per raccontarne la ricostruzione; “Le città del mondo”, un viaggio nel tempo e nei luoghi da Palermo, Bari, Napoli, Genova e Milano sino a Istanbul, Gerusalemme, Shanghai, Mosca, New York, Rio de Janeiro e molte altre ancora; infine  “Roma”, la città nella quale Basilico ha lavorato a più riprese, sviluppando progetti sempre diversi fino al 2010, in occasione di una stimolante quanto impegnativa messa a confronto tra la città contemporanea e le settecentesche incisioni di Giovambattista Piranesi.

A queste ultime, o meglio al raffronto tra le incisioni di Piranesi e gli stessi soggetti fotografati da Basilico nell’ambito di un progetto commissionato dalla Fondazione Cini di Venezia è purtroppo dedicato poco spazio: un video proiettato su un piccolo schermo.

In totale sono esposte circa 250 opere di questo artista dalla  vita professionale talmente ricca ed articolata che il Palazzo delle Esposizioni dedica  un’intera parete alla sua ampia biografia cui sono affiancate numerose immagini di Basilico sui set del mondo.

Osservare i suoi scatti lascia il senso di una desolazione generale delle città e delle periferie cui più che le grandi opere, spesso simili a cattedrali nel deserto, solo l’estetica sembra offrire qualche possibilità di riscatto.

L’esposizione è arricchita da tre video: il primo realizzato da Tanino Musso nel 1991 a Beirut e rimontato da Giacomo Traldi che ha rielaborato anche un’intervista del regista Amos Gitai del 2012 dedicata a Roma e a Piranesi. Il terzo video, “A proposito di Sezioni del Paesaggio italiano”, è un’intervista a Stefano Boeri realizzata da Marina Spada nel 2002.

Fanno da corollario alla mostra una’articolata serie di incontri e visite guidate per tutti i visitatori e per le scuole, di incontri e seminari sul tema della fotografia e una rassegna cinematografica “La città negli occhi” che propone le opere dei grandi maestri del neorealismo. le ultime due iniziative sono ad ingresso gratuito.

GABRIELE BASILICO | METROPOLI, Palazzo delle Esposizioni, via Nazionale 194 – Roma.

Orari: domenica, martedì, mercoledì e giovedì: 10.00 – 20.00; venerdì e sabato: 10.00 22.30; lunedì chiuso. Informazioni e prenotazioni: 06 39967500; www.palazzoesposizioni.it

 

di Paola Scarsi

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