22 Dicembre, 2024
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Nuovo contributo di Giuseppe Girardi al dibattito cittadino

Mai come oggi è forte e diffusa l’esigenza di un cambiamento radicale ad Anguillara.

Dopo la disastrosa esperienza grillina, è necessario riscoprire e praticare i valori alti della politica per imprimere un grande salto di qualità in ciò che rimane dei vecchi centro destra e centro sinistra.

Serve un rinnovamento profondo, un modo diverso di vivere il rapporto con i cittadini, di interpretare il ruolo di rappresentanza riscoprendo i valori più alti dell’impegno civico.

Occorre ricostruire due nuovi “campi”, che si scontrino lealmente alle prossime elezioni, ma che poi affrontino con grande senso di responsabilità – in un rapporto chiaro fra maggioranza e opposizione – la crisi pesantissima in cui è stata sprofondata la nostra città.

E’ un ritorno al passato pensare ad un nuovo “campo della sinistra e del centro sinistra“ ? No.

Il modello emiliano, pure nelle evidenti differenze di situazioni, può essere un riferimento, per abbattere muri, allargare e includere le forze vive della città, abbandonare personalismi e ideologismi.

E come in Emilia Romagna, anche da noi è indispensabile una lista civica di chiara ispirazione di sinistra.

Occorre ricostruire dalle macerie un campo nuovo, con la consapevolezza che alchimie di partito, lotte personali e di gruppi di potere sono diventati insopportabili; così come è anacronistico pensare che tutto si possa risolvere con un patto fra partiti che poi includa altri gruppi, naturalmente con ruoli subalterni, magari ricorrendo ai solito metodo del partito più grande che guida le danze, arrogandosi pure il diritto di indicare il candidato Sindaco.

Bisogna ribaltare mentalità e metodo.

Penso ad una grande “convention” di forze politiche, individui, comitati, associazioni di vario tipo, le tante risorse che rappresentano una ricchezza enorme di capacità, fantasia, entusiasmo, altruismo, senso civico, attenzione ai bisogni veri delle persone.

Le cose da fare nell’immediato sono abbastanza chiare, a partire dal dramma della scuola, dando per scontato che onestà, capacità e spirito di servizio siano ovvi e naturali prerequisiti

Ciò che manca è una visione condivisa del futuro di Anguillara, l’anima del nuovo campo, le ragioni della aggregazione.

La “convention” serve proprio a questo: innanzitutto definire l’identità, i principi ispiratori, i “confini ideali” del campo; e poi costruire, insieme, il “progetto” per consentire alla nostra città di svilupparsi puntando sulla vocazione di questo nostro eccezionale territorio; infine scrivere il programma.

Contestualmente si individueranno le persone che dovranno incarnare tutto ciò.

Ma bisogna farlo tutti insieme: il metodo è fondamentale, è il primo elemento programmatico con cui ci dovremo poi presentare agli elettori.

Propongo alcuni punti, da discutere e definire nei contenuti:

  • sviluppo sostenibile: prospettiva per Anguillara e tutto il comprensorio, e obiettivi qualificanti;
  • beni comuni: quali sono, e come si amministrano;
  • servizi essenziali e modalità della loro gestione: assistenza e sanità, anche in ambito comprensoriale; acqua e gestione pubblica del SII; rifiuti, alla luce del nuovo piano regionale;
  • solidarietà e accoglienza;
  • formazione scolastica; edilizia, ma anche apertura della scuola alla società
  • cultura e sport;
  • organizzazione della città: urbanistica, trasporti, ruolo all’interno di Roma metropolitana;
  • democrazia partecipata: quali strumenti di partecipazione, quali diritti riconosciuti ai cittadini.

Il tempo è poco, ma se vogliamo ce la faremo.

6 Marzo 2020                    Giuseppe Girardi

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