ADN Kronos – “Dobbiamo stare molto attenti a questa fase 2 perché se sbagliamo i tempi torniamo in lockdown e dobbiamo ricominciare da capo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a ‘Porta a Porta’. “Non sto facendo l’uccello del malaugurio. Basta vedere alcuni Stati del mondo che sono dovuti tornare in quarantena totale perché hanno allentato troppo presto le misure di contenimento”, ha aggiunto sottolineando che “ciò che stiamo facendo in questa fase è metterci in condizione di poter ripartire come Paese quando però la comunità scientifica ci dirà che i nostri cittadini non rischiano la salute”. “Tutte le valutazioni che si dovranno fare sulle attività produttive saranno o fatte dal comitato tecnico-scientifico e dal governo”, ha affermato.
Dopo aver fatto sapere che “siamo arrivati a reperire in poco più di due settimane 50 milioni di mascherine e abbiamo firmato un contratto importante da 180 milioni di mascherine” che “ci permetterà di affrontare l’emergenza”, ha aggiunto: “Spero che un giorno l’Italia possa arrivare a produrre un numero di mascherine e di ventilatori polmonari che ci possa garantire l’autosufficienza. Fino a quel momento noi come ministero degli Affari Esteri siamo impegnati a reperire questo materiale”.
“I retroscena sui giornali di questa mattina vanno smentiti e anche con forza. Prima di tutto non c’è stato uno scontro tra forze politiche. C’è stato un confronto tra me ed il ministro Gualtieri” sul ruolo di Sace e Cassa Depositi e Prestiti, ha detto ancora Di Maio. “Siamo di fronte a qualcosa di inedito, la pandemia, e la affrontiamo con strumenti e stanziamenti inediti”, ha detto ancora Di Maio illustrando i dettagli del Dl liquidità che, ha specificato, insieme al decreto Cura Italia muovono complessivamente circa 750 miliardi di euro.