La Regione stanzia i contributi destinati ai piccoli Comuni, alle microimprese e alle partite Iva
I contributi per lo smart working sono disponibili anche per le microimprese e partite Iva con un solo dipendente. L’Amministrazione regionale ha infatti deciso di estendere a tutte le realtà produttive l’avviso pubblico con cui vengono destinato 2 milioni di euro per l’avvio di piani aziendali di smart working. La decisione è stata presa in seguito alle richieste ricevute dalle parti sociali e alle valutazioni fatte per andare incontro il più possibile alle esigenze delle attività produttive e dei lavoratori.
Le risorse per aziende e per titolari di partita Iva possono essere utilizzate per l’acquisto di hardware, software, consulenze o corsi di formazione. Il valore del contributo che può essere richiesto varia in relazione al numero totale di dipendenti e delle sedi operative e unità produttive localizzate sul territorio della Regione Lazio e va da un minimo di 2.000 euro fino a un massimo di 22.500 euro per le aziende con oltre 30 dipendenti. L’avviso è aperto, a sportello e le domande potranno essere presentate esclusivamente attraverso la procedura telematica accessibile dal sito http://www.regione.lazio.it/sigem”.
Dopo quello rivolto alle imprese e alle partite Iva, è stato pubblicato un nuovo bando per promuovere il lavoro agile riservato ai piccoli Comuni della Regione Lazio affinché, in questo momento di difficoltà, possano coniugare l’esigenza di proseguire l’attività amministrativa, continuare a offrire servizi ai cittadini e tutelare la salute dei dipendenti pubblici e della stessa popolazione.
Il bando, coperto da un finanziamento di 2 milioni di euro, prevede contributi fino a 7.500 euro per ogni comune con una popolazione fino a 5 mila abitanti. Le risorse potranno essere utilizzate per l’acquisto di servizi di supporto organizzativo e formativo – anche a distanza- finalizzato all’ottimizzazione delle prestazioni dei dipendenti, per la valorizzazione dei risultati, il monitoraggio delle attività lavorative o lo sviluppo di competenze informatiche. Potranno inoltre essere acquisiti strumenti hardware e software da dare in dotazione al personale. L’obiettivo è aiutare le amministrazioni più piccole a recuperare l’eventuale gap informatico e a dotarsi di tutte le dotazioni necessarie per affrontare al meglio questa situazione di criticità e per continuare a tenere i rapporti con tutti i cittadini e le realtà economiche e sociali del territorio.
Fino al 20 aprile i Comuni possono inviare una manifestazione di interesse alla posta elettronica certificata formazione@regione.lazio.legalmail.it.