22 Dicembre, 2024
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Confindustria sceglie il leader per l’emergenza

Confindustria sceglie il suo prossimo leader nei giorni più difficili per il Paese e per gli imprenditori, sceglie il presidente che gestirà l’emergenza. Vincenzo Boccia si appresta a lasciare via dell’Astronomia al termine dei quattro anni di un mandato che per statuto non è rinnovabile e la scadenza non poteva cadere in un momento più delicato anche per l’impronta da dare alle strategie dei prossimi mesi.

Oggi il Consiglio Generale degli industriali, in videoconferenza, voterà online per designare il nome del futuro presidente da portare poi, per l’elezione finale, al voto dell’assemblea degli industriali il 20 maggio. Su Carlo Bonomi i riflettori si sono accesi in larghissimo anticipo: i ‘bene informati’ di via dell’Astronomia lo indicavano come il probabile futuro presidente già ampiamente prima che si aprissero i giochi delle candidature.

Dalle consultazioni del sistema di rappresentanza degli industriali si è visto poi certificare dalla commissione dei ‘Saggi’ un consenso “superiore alla maggioranza assoluta” al termine di una fase, tra febbraio e marzo, in cui le indicazioni di voto raccolte (nel suo caso, “consensi che superano il 60%”) erano disperse anche su un terzo candidato, l’industriale bresciano dell’acciaio Giuseppe Pasini. Licia Mattioli è entrata quindi in campo quando già c’era un candidato da battere, ci ha creduto fino a pretendere il voto sfidando la stessa commissione dei Saggi che avrebbe preferito un suo passo indietro, è andata avanti passo dopo passo costruendo un percorso da outsider mostrando fiducia nella volata finale. A poche ore dal voto, tra le voci che alimentano il dibattito interno a via dell’Astronomia, c’è chi afferma con sicurezza che resta intatto un margine di vantaggio solido per Carlo Bonomi. C’è anche chi sostiene che in vista del traguardo gli equilibri sono cambiati e che si va verso un testa a testa che non esclude la possibilità di un sorpasso all’ultimo voto. Un riscontro si avrà solo con l’esito del confronto.

Intanto non manca nervosismo in queste ore in via dell’Astronomia e si concentra in particolare sulla modalità di voto adottata per l’impossibilità di riunire a Roma i circa 180 aventi diritto: una piattaforma ad hoc, commissionata alla società romana di sistemi informatici Gisa. Un fronte interno si è battuto per una soluzione diversa e ancora esprime dubbi: avrebbe preferito un voto tramite Pec da inviare ad un notaio. L’impatto devastante del Covid-19 sul mondo produttivo, poi, è un fattore subentrato solo nell’ultimo mese ma che ora avrà il suo peso: si vota, ed è una circostanza chiara a molti industriali, anche per scegliere il leader che meglio potrà gestire questa emergenza scegliendo tra due personalità diverse. Entrambi i candidati sono stati presenti nel dibattito di questi giorni interpretando preoccupazioni e priorità delle imprese. Carlo Bonomi, misurato nei toni ma netto e severo nei giudizi e nei contenuti, come è nel suo stile, lascia immaginare una Confindustria dirompente nei confronti del Governo. Licia Mattioli, che come vicepresidente in carica ha vissuto dall’interno scelte e valutazione degli industriali nelle ultime settimane ai tavoli di confronto, lascia immaginare coerenza con i toni e la linea già assunti da via dell’Astronomia in un approccio più dialogante.

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