24 Novembre, 2024
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Esclusiva: Lagone intervista il DG ASL Rm 4 dott. Giuseppe Quintavalle. Vedi il video e leggi l’intervista

Per Lagone il Presidente Giovanni Furgiuele ha posto alcune domande al Direttore Generale della ASL Rm 4, dott. Giuseppe Quintavalle alle quali ha risposto anche in video.

 

 

Di seguito l’intervista

 

Direttore, come è monitorata e come procede la situazione nei vari Comuni ?
“La situazione nei vari comuni della Asl Roma 4 è costantemente monitorata dalla task force aziendale. Nelle giornate delle festività pasquali tre equipe si sono recate in tre comuni, in particolare per verificare i cluster riscontrati nelle case di riposo del distretto 4. Una squadra si è recata presso il Padre Pio di Bracciano, ovvero il direttore sanitario e il direttore sanitario ospedaliero, e oggi verrà effettuato un sopralluogo dei vigili del fuoco per una ulteriore sanificazione delle sale operatorie al Padre Pio, sale che sono già state sanificate con il metodo di disinfezione che è stato riconosciuto dai vigili del fuoco come equivalente alla loro procedura di sanificazione. Un altra squadra, me compreso, si è recata a Fiano Romano, dove si è verificato il cluster nella casa di riposo Villa Rosa Fiorita e il Dott. Turci e il Dott.Torchia si sono andati a Campagnano dove si sono verificati i casi di positività a Santa Maria del Prato. Il dipartimento di prevenzione ha preso in carico anche la situazione alla RSA Bellosguardo dove si è verificato un caso di positività in una infermiera assente da diversi giorni dalla struttura. Ogni giorno la Asl comunica la situazione dei casi positivi comune per comune. “
Può darci un’indicazione di massima sulla situazione negli ospedali Padre Pio di Bracciano e San Paolo di Civitavecchia ?
“Al San Paolo di Civitavecchia abbiamo avuto uno dei primi due focolai contemporaneo a quello della RSA Madonna del Rosario che ci ha messo a dura prova. Ora, da qualche giorno, non ci sono più riscontri di positivi tra il personale del San Paolo che è stato sottoposto a tampone per il 94%. Il personale positivo anche asintomatico è stato messo in isolamento a casa, mentre a quello negativo è stata data la disponibilità di alloggiare presso un albergo di Civitavecchia dove viene offerto vitto e alloggio. La Asl con tutte le procedure possibili ha reclutato nuovi infermieri e nuovi medici per far fronte all’emergenza di carenza del personale. Al Padre Pio si sono verificati 4 casi di positività tra gli infermieri del blocco operatorio. Tutti stanno bene di salute, sono asintomatici, ed è da dire che grazie ai tamponi che stiamo effettuando su tutto il personale si è avuto modo di scoprire la positività anche in casi che non presentavano alcun sintomo. La sanificazione procede da tempo regolarmente, così come al San Paolo, e in data odierna avverrà un sopralluogo da parte dei vigili del fuoco su richiesta della Asl per una ulteriore sanificazione delle sale operatorie. E’ importante ricordare un concetto fondamentale ai nostri cittadini: non si muore solo di Coronavirus, vi sono patologie molto gravi per le quali si continua a morire. Non abbiate paura di recarvi al Pronto Soccorso se state male, i medici vi salvano la vita, e non si deve temere di affidarsi alle cure dei nostri ospedali per le patologie gravi di cui purtroppo si continua a morire. “
Cosa può dirci riguardo il personale medico che è risultato positivo ?
“Il personale che è risultato positivo è per la maggioranza in ottime condizioni di salute. E’ stato messo in isolamento e non potrà lavorare finchè non risulterà negativizzato. “

 

Non sono mancate polemiche del personale sanitario del San Paolo sui dispositivi di protezione; è stata presa in considerazioen  la possibilità di estendere l’esame del tampone ?

“Stiamo facendo tamponi a tutto il personale sanitario, non solo a quello ospedaliero. Ad oggi la copertura è del 52% su tutti gli operatori sanitari compresi quelli delle ditte in appalto”

Può darci un giudizio sulla collaborazione in atto con le istituzioni e i media ? Inoltre, a suo avviso, come cambieranno le abitudini anche con la graduale ripresa delle attività (pensiamo ad esempio alla necessità di continuare ad usare le mascherine e mantenere la distanza sociale) ?

“Sicuramente la ripresa alle attività normali sarà lenta e graduale. La comunicazione con i media in questo momento è molto difficile perché i nostri operatori, tutti, sono al centro del ciclone e lavorano senza sosta ogni giorno, senza orari nè riposo. Vi è una vera e propria caccia alle streghe, all’errore e alla notizia, e questo ci rammarica perchè la nostra azienda cerca sin dall’inizio di fare una comunicazione trasparente nonostante le mille difficoltà. Ricordiamoci che questa è un’emergenza nazionale, non è solo l’emergenza della Asl Roma 4. Ma non ci scoraggiamo, accanto a molte polemiche ci sono incredibili manifestazioni di solidarietà e affetto, e noi siamo fieri e orgogliosi di questo. Per il personale abbiamo molti dipendenti del settore amministrativo che stanno svolgendo con passione e determinazione il loro lavoro in smart working, e ci vorrà del tempo prima di tornare tutti in servizio presso le sedi abituali. Colgo l’occasione per ringraziare tutto il nostro personale, sanitario, tecnico e amministrativo. Mai come in questo momento ci stanno facendo sentire come parte di una squadra affiatata e coesa. “

Se la sente di fare una previsione sui tempi per arrivare ad un vaccino contro il Covid-19 ?

“Ci auguriamo il più presto possibile. Nel frattempo ricordiamo agli utenti l’importanza delle vaccinazioni obbligatorie. Vi sono vaccini che ci salvano da malattie gravi che grazie alla scienza sono state debellate. E’ importante soprattuto per i soggetti fragili, non interrompere le vaccinazioni. I nostri servizi vaccinali sono aperti e continuano ad erogare il servizio. “

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