Questo è il corso di Canale Monterano nella tarda serata di Pasqua e mostra un paese fantasma, deserto. Dopo oltre un mese di isolamento in casa, di distanziamento sociale e di obblighi per la prevenzione sanitaria a vari livelli, si possono trarre alcune conclusioni. La stragrande maggioranza degli italiani rispetta le prescrizioni e i divieti imposti dalle autorità. Non è chiaro quanto lo faccia per senso civico o per paura del contagio, ma di sicuro la gran parte dei cittadini si è adattata bene alle non semplici novità.
In procinto di passare alla fase successiva, quella della graduale riapertura, ci si attenderà un comportamento altrettanto responsabile. Una buona parte di coloro che hanno fatto richiesta del contributo straordinario di 600 euro, riservato alle partite Iva e alle attività economiche e commerciali costrette alla chiusura a marzo, lo ha già ricevuto da metà aprile. La celerità e l’agilità delle procedure va purtroppo a discapito del controllo e li si insinuano gli approfittatori: professionisti e commercianti che hanno ottenuto il contributo straordinario nonostante un deposito in banca a cinque o più cifre o che hanno addirittura l’attività aperta, come alcuni tabaccai per esempio, ma che hanno fatto ugualmente richiesta, a scapito di coloro che ne avrebbero diritto e davvero bisogno.
Ecco, questo è il contrario del senso di responsabilità, l’opposto di un comportamento civico e solidale.
Pierstefano Durantini