(Ansa) E se il coronavirus si fosse diffuso a Wuhan prima di quanto comunicato ufficialmente? Se avesse contagiato gli atleti che hanno partecipato ai Giochi Mondiali Militari che si sono svolti proprio nella capitale dell’Hubei a fine ottobre?
Ai mondiali militari di Wuhan “ci siamo ammalati tutti, 6 su 6 nell’appartamento e moltissimi anche di altre delegazioni. Tanto che al presidio medico avevano quasi finito le scorte di medicine”. Così Matteo Tagliariol, uno dei campioni della scherma azzurra racconta quanto accaduto lo scorso ottobre e il possibile contatto col coronavirus già allora. “Ho avuto febbre e tosse per 3 settimane – dice lo spadista azzurro -e gli antibiotici non hanno fatto niente; poi è toccato a mio figlio e alla mia compagna. Non sono un medico, ma i sintomi sembrano quelli del covid-19”.
A rilanciare i sospetti, gia’ circolati nelle settimane scorse, sono state le ultime dichiarazioni della pentatleta francese Elodie Clouvel che, intervistata dall’emittente televisiva Loire7 per discutere del rinvio delle Olimpiadi di Tokyo, ha spiegato di non temere una possibile contaminazione da Covid-19: “Penso che con Valentin (Belaud, altro pentatleta) abbiamo già avuto il coronavirus perché eravamo a Wuhan per i Giochi Militari. Ci siamo ammalati, lui ha saltato tre giorni di allenamenti, io ho avuto problemi mai avuti prima. E quando abbiamo parlato con un medico militare, ci ha detto: penso che l’abbiate già avuto perché gran parte della delegazione si è ammalata”.
La delegazione francese che ha partecipato ai Giochi militari era composta da 406 persone di cui 281 atleti e, in seguito ai sospetti di possibili casi di Covid-19 al ritorno da Wuhan, il Ministero delle Forze Armate, che finora non si era espresso ufficialmente, ha diffuso una precisazione con cui smentisce che alcuni atleti abbiano contratto il virus. “Il Ministero desidera ricordare che quando i Giochi mondiali militari estivi si sono svolti dal 18 al 27 ottobre 2019, a Wuhan, in Cina, l’epidemia legata al Covid-19 non era allora nota – si legge nella nota pubblicata da l’Equipe -. Il primo caso di Covid-19 è stato segnalato dalla Cina all’Oms solo il 31 dicembre, due mesi dopo la fine dell’evento”.
“La delegazione francese ha beneficiato del monitoraggio medico, prima e durante i Giochi, con un team dedicato composto da circa venti persone – prosegue il Ministero -. Non vi sono stati in seno alla delegazione francese casi dichiarati durante e al ritorno dai Giochi assimilabili, a posteriori, a casa di Covid-19. Finora, per quanto ne sappiamo, nessun altro paese rappresentato all’evento di Wuhan ha segnalato casi simili”.