8 Novembre, 2024
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Panunzi (Pd): “La Regione Lazio non ha mai fatto mancare l’ascolto e il confronto con i territori”

Riceviamo e pubblichiamo

8 maggio 2020 – “Se c’è qualcosa che non è mai mancata da parte della Regione Lazio, sono l’ascolto e il confronto con i territori. E in questo periodo di emergenza sono diventati ancora più serrati”. Lo afferma il consigliere regionale del Pd Enrico Panunzi. Il vice presidente della X commissione risponde ai sindaci, assessori e consiglieri di alcuni comuni della Tuscia che, in una lettera, chiedono vicinanza e sostegno alla Regione, per fronteggiare l’emergenza del coronavirus e gettare le basi di una ripartenza che punti sulle eccellenze del nostro territorio e sul superamento delle carenze infrastrutturali.

 

“La Regione Lazio ha già dimostrato di ascoltare lavoratori dipendenti e autonomi, precari, imprese, sindaci, operatori della sanità, attuando un programma di interventi straordinario per fronteggiare una situazione di emergenza eccezionale – prosegue il consigliere regionale Panunzi -. Dialogo e concertazione continueranno, per migliorare e rendere più efficaci, laddove fosse necessario, i nuovi provvedimenti a sostegno del sistema economico, culturale e sociale non solo della provincia di Viterbo ma di tutto il Lazio.

 

Il piano “Pronto cassa” è stato portato da 100 a 400 milioni di euro per rispondere alle circa 42mila imprese che hanno fatto richiesta di prestiti a tasso zero fino a 10mila euro. Una delle misure più importanti a livello italiano messe in campo da una Regione per sostenere il sistema produttivo. Ci sono 200 milioni di euro della Bei (Banca europea per gli investimenti) e degli istituti di credito regionali per prestiti a tasso agevolato oltre 10mila euro per le imprese. Per le impese e per le partite Iva ci sono 200 milioni di euro di finanziamenti ottenibili grazie alla Sezione speciale Lazio nel fondo centrale di garanzia.

 

È stato creato il fondo di 43 milioni di euro per il pagamento dell’affitto: 22 milioni di euro per chi ha subito una riduzione del reddito famigliare di almeno il 30% tra il 23 febbraio e il 31 maggio 2020, rispetto al 2019, che non superi i 7mila euro lordi; 21 milioni di euro per velocizzare l’erogazione di contributi già messi a bando per i comuni.

 

Sono stati finanziati i buoni spesa per 19 milioni di euro a sostegno delle famiglie, di cui 7 milioni di euro per Roma e 12 milioni di euro per i comuni del Lazio, per una ripartizione che si attesta intorno ai 4 euro ad abitante. Senza dimenticare i 2 milioni di euro del bando a sostegno delle attività degli enti del terzo settore. A queste risorse si sommano quelle del Governo, pari a circa 37 milioni di euro, erogate in base al principio di bilanciamento tra reddito pro capite e numero di abitanti. 15 milioni per Roma Capitale. 22 milioni di euro per i comuni del Lazio, per una ripartizione di oltre 7 euro ad abitante.

 

Per la cassa integrazione in deroga ci sono 307 milioni di euro. Sono arrivate 67155 domande, di cui 60280 autorizzate, pari al 90%, uno dei dati più elevati tra le regioni. Per la provincia di Viterbo sono state 3438, di cui 3218 autorizzate e inviate al sistema nazionale Inps. È stato disposto lo stop ai mutui per 4mila aziende e alle tasse regionali per tre mesi (bollo auto, Iresa e Irba).

 

In agricoltura, sono stati pubblicati due bandi da 5 milioni di euro ciascuno per il sostegno alle imprese del settore florovivaistico e della produzione del latte. Nella scuola, sono stati stanziati 3,5 milioni di euro per la formazione a distanza e sono stati pubblicati due bandi, per 11 milioni di euro complessivi in favore dei nidi privati accreditati e quelli privati autorizzati ma non accreditati.

 

Per quanto riguarda la valorizzazione dei territori, il turismo e la cultura cito tre misure molto importanti. Per i piccoli comuni sotto i 5mila abitanti, che sono la maggioranza nella provincia di Viterbo, è stato pubblicato un nuovo avviso, con una dotazione di 2,5 milioni di euro, per finanziare fino a 40mila euro progetti di riqualificazione che contribuiscano alla ripresa dei piccoli centri non appena verrà superata l’emergenza del covid-19. È previsto poi, con una prossima delibera, lo stanziamento di 20 milioni di euro a fondo perduto per le imprese ricettive.

 

Nell’ambito del Piano annuale 2020 degli interventi in materia di servizi e valorizzazione culturale, ci sono 8 milioni di euro. 5 milioni saranno destinati a rimodulare e a riqualificare gli spazi di tutto il sistema culturale. 3 milioni saranno invece investiti a supporto degli istituti culturali, dei musei, delle biblioteche e degli archivi regionali per la messa a punto di progetti di promozione e per l’adozione di tutti i dispositivi necessari per rispettare le misure di distanziamento sociale.

 

Per le infrastrutture, la Regione Lazio ha inaugurato a dicembre 2018 il nuovo tratto della superstrada Orte-Civitavecchia, dopo decenni di blocco, fino a Monte Romano est. Ci sono 474 milioni di euro per il completamento. In un recente incontro, il presidente Nicola Zingaretti e il ministro delle infrastrutture Paola De Micheli hanno ribadito che l’opera è strategica.

 

Per la linea ferroviaria Roma nord sono previsti lavori di adeguamento e potenziamento, pari a 337 milioni di euro, con il raddoppio della stazione Flaminio e della tratta Riano – Morlupo, la predisposizione del raddoppio della tratta Montebello – Riano, la manutenzione straordinaria del materiale rotabile esistente, il potenziamento del deposito Acqua Acetosa e quello della linea elettrica, oltre alla messa in sicurezza, di tutto il tracciato fino a Viterbo. Sulla Fl3 Roma-Viterbo sarà predisposto il raddoppio della linea, nel tratto Cesano-Bracciano, con l’impegno, nella programmazione futura, del raddoppio dell’intera linea. Si stanno vagliando delle ipotesi per la linea ferroviaria Orte-Capranica-Civitavecchia e c’è la volontà di portare l’alta velocità anche a Orte, dopo Frosinone.

 

Nuovi provvedimenti, da parte della Regione Lazio, saranno presi anche in considerazione del decreto del Governo che sbloccherà circa 55 miliardi di euro. Si vogliono evitare sovrapposizioni per gestire al meglio le risorse. Questo lungo elenco dimostra che la Regione Lazio sta lavorando bene e dando risposte immediate per fronteggiare l’emergenza sul territorio.

 

Tornando alla lettera, mi sorge una domanda abbastanza ovvia. Se avesse avuto le finalità enunciate, perché non coinvolgere tutti i sindaci e tutte le amministrazioni, in primis la Provincia di Viterbo, invece di chiamarne solo alcuni in base a un criterio sin troppo evidente, ovvero l’appartenenza politica, salvo poi alcuni distinguo successivi fatti da alcuni firmatari su varie chat istituzionali? Credo che sia opportuno, oggi più che mai, lasciare da parte “giochetti” strumentali, per dare voce e spazio alle istanze dei territori e delle loro popolazioni.

 

La Regione Lazio ha dimostrato e dimostra di ascoltare, confrontarsi su idee e proposte, purché si chiamino le cose per loro nome e si abbiano le stesse finalità, ovvero gli interessi e le esigenze che questa tragica pandemia ci chiama ad affrontare. Il miglior alleato della mancata risoluzione dei problemi si annida nell’obsoleto teatrino della politica che, in questi tempi, oltre a essere inutile e dannoso, risulta soprattutto disdicevole. In ultimo, la Regione Lazio è disponibile alle richieste del territorio nei modi e termini istituzionali più coinvolgenti e includenti possibili, per il rispetto di chi, da diverse postazioni istituzionali, lavora su temi che si devono affrontare con unità granitica, dimenticando, per questa dolorosa congiuntura, le appartenenze politiche”.

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