Pubblichiamo la notizia di questa iniziativa volta a costruire una proposta su come affrontare il “dopo virus”, per cercare di concretizzare il concetto “non sarà più come prima” nel senso di superare storture, contraddizioni, ingiustizie che sono concausa della crisi attuale.
Oggi 14 Maggio si terrà una “assemblea in rete” alle 18.00: i link verranno comunicati sulla pagina facebook, successivamente i video saranno caricati sul canale YouTube
https://www.facebook.com/assembleailmondocheverra/posts/129424998721186?__tn__=K-R
Pubblichiamo la nota di presentazione
Riusciremo a correre più veloce dei cieli?
(W. Shakespeare, Enrico IV)
Che cosa significa scrivere un programma collettivo? È intorno a questa prima domanda che, direttamente o indirettamente, si è sviluppata la discussione dei workshop, mossa dalla necessità di costruire un discorso capace di far convergere le tante lotte singolari che anche in questi ultimi mesi si sono sviluppate in diversi settori della società. Allo stesso tempo, è risultata essenziale l’individuazione dei terreni a partire dai quali provare a riarticolare lo sviluppo delle lotte future, come emerso dai numerosi interventi dello scorso 30 aprile.
La crisi aperta dalla pandemia scava giorno dopo giorno abissi di diseguaglianza lungo le linee dettate dalla classe, dal genere e dalla razza.
Sempre più si diffonde la consapevolezza che i rapporti di potere sono strutturati attorno a questi assi, e pratiche sociali altrettanto diffuse rispondono con il mutualismo, la solidarietà, il pensiero critico e la cura per la vita comune – cura oggi più che mai necessaria. In questa direzione è andata la discussione, polifonica e potente, fin qui fatta. Ora è il tempo di riprendere i lavori, velocemente e con i piedi ben piantati in terra, ma con uno sguardo che sia capace di immaginare e creare un futuro diverso.
Lavoro, welfare, rete, organizzazione, democrazia, diritto alla salute e riproduzione sociale sono state le parole tornate spesso attraverso le voci di chi ha partecipato alle assemblee del #mondocheverrà.
Crediamo che i workshop abbiano costituito un momento essenziale di confronto, di focalizzazione dei discorsi e degli ambiti di intervento dell’agenda che si è delineata nelle ultime settimane; ed è dando centralità al lavoro dei tavoli che proponiamo di proseguire la costruzione di un programma politico offensivo. Serve evidentemente approfondire ancora, continuare a pensare collettivamente, interrogare le tendenze economiche e politiche in atto in questa nuova transizione, prefigurare i terreni decisivi lungo cui provare a sperimentare iniziativa e lotte. Ancora: serve favorire una partecipazione più ampia, capace di decisione collettiva sullo sviluppo del percorso che in tante e in tanti abbiamo fin qui avviato.
In tutti i workshop del 30 aprile è stata confermata la centralità di un’azione sul terreno delle istituzioni della cura e della riproduzione sociale, a partire dalla Sanità, dalla Scuola e dalla richiesta di un reddito di base incondizionato.
È stato ribadito che la necessità di orientare la spesa pubblica attraverso le lotte non può essere separata dalla reinvenzione di nuove pratiche di democrazia, tanto sul terreno del welfare – a partire dalle prime esperienze mutualistiche emerse con il divampare della pandemia – quanto in altri ambiti della società; facendo leva anche sulla possibilità di utilizzare in chiave cooperativa le tecnologie delle piattaforme di rete.
In tante e tanti hanno evidenziato che non è possibile assumere il diritto alla salute, senza mettere in questione fino in fondo la necessità della riconversione ecologica, così come confermato dagli ultimi movimenti globali. Allo stesso tempo il lavoro, e lo dicono le lotte che insistono sulle questioni della salute, sembra interessato da un nuovo processo di trasformazione, che ha spinto molti a parlare nei termini di un nuovo diritto del lavoro emergente, capace di generare modalità inedite di sfruttamento. Si tratta di indizi che già sollecitano a ripensare pratiche di lotta adeguate alla fase.
È stato proposto di immaginare inchieste, campagne (valorizzando quelle già esistenti) e piani condivisi tra i diversi workshop, per far emergere l’accumulo molecolare di alternative alle politiche che dell’eccezione hanno fatto la regola, della crisi arte di governo. Aprendo, poi, il piano di discussione e la sfida organizzativa alla dimensione europea, ostinatamente contro ogni forma di sovranismo e di populismo.
Proponiamo dunque di rilanciare con due momenti diversi:
il 14 maggio
tornando ai workshop e completando i lavori iniziati il 30 aprile;
il 21 maggio
per un confronto collettivo , in cui provare a riconnettere le fila del discorso e per immaginare la costruzione collettiva di una possibile discussione continentale.
Veloci come i cieli ci riapproprieremo del tempo di vita e del tempo delle lotte. Presentiamo qui in calce i report dei tre workshop, dai quali si tratterà di trarre i diversi ordini del giorno.
Per scaricare i documenti fin qui prodotti cliccare ai seguenti link:
https://www.lagone.it/wp-content/uploads/2020/05/costruiamo-il-mondo-che-verra.pdf
https://www.lagone.it/wp-content/uploads/2020/05/costruiamo-il-mondo-che-verr_MAPPA_Mappa-3WS-assemblea-30-aprile-2020.pdf