23 Dicembre, 2024
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“Non c’è rischio che i dati raccolti da Immuni possano finire in mano straniera”, ha detto Pisano

Le risposte del ministro per l’Innovazione a proposito dell’app di contact tracing durante il question time al Senato

“Posso rassicurare il Parlamento e tutti i cittadini che secondo le procedure definite non sussiste, neppure in astratto, il rischio che i dati raccolti dall’app possano entrare nella disponibilità di soggetti stranieri, privati”.

Lo ha detto il ministro per l’Innovazione Paola Pisano a proposito dell’app Immuni rispondendo durante un question time al Senato. “L’applicazione – ha spiegato il ministro – è conforme alla normativa sulla privacy sia italiana che europea. L’Italia sta partecipando a diversi incontri in Europa per stabilire uno standard comune intraeuropeo per il Contact tracing digitale”.

Il contact tracing in Italia è “reso possibile dalla legge”, ha poi aggiunto Pisano, precisando che il governo “ha agito in sintonia con forze parlamentari” e che la soluzione individuata dal suo dicastero è stata valutata positivamente anche dal garante privacy Antonello Soro. Pisano ha poi ricordato che l’applicazione “sarà scaricabile su base volontaria e raccoglierà codici anonimi con assoluta esclusione dei dati di geolocalizzazione” e che sarà gestita da Sogei mentre “Bending Spoons ha dato la licenza dei codici in modo perpetuo allo Stato”.

“Il Covid-19 e un nemico di tutte le persone che si trovano nel nostro Paese”, ha poi concluso il suo intervento Pisano. “Non e un nemico della maggioranza o dell’opposizione. Lo e di tutti noi. E’ sulla base di questa convinzione che ho lavorato in queste settimane e continuerò a lavorare, sperando nel contributo prezioso di tutti, della maggioranza e dell’opposizione, entrambe chiamate a una prova di responsabilità quanto mai necessaria per il bene del nostro Paese e della comunità dell’Unione Europea della quale facciamo parte”.

(Agi)

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