8 Novembre, 2024
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Roma, a 101 anni sconfigge il coronavirus e torna dai parenti

Contagiata in una casa di riposo di Acilia, una paziente ultracentenaria è stata salvata dal Covid-19 dai medici della clinica Ini Città Bianca di Veroli

Guarire dal coronavirus è possibile. Anche a 101 anni, come racconta la storia di Leonilde Clarici Catalucci. Un’ultracentenaria dalla tempra formidabile, capace di sconfiggere il contagio nonostante l’età e condizioni di salute naturalmente precarie. “La sua battaglia contro il Covid-19 ha del miracoloso”, raccontano i medici che ne hanno seguito la riabilitazione alla clinica Ini Città Bianca di Veroli.

Sì, perché per salvare Leonilde, romana classe 1919, c’è stato bisogno di un trasferimento d’urgenza nel frusinate. Ma procediamo con ordine: ospite di una casa di riposo di Acilia, l’anziana è risultata positiva al tampone l’8 aprile. A quel punto sono entrati in gioco i camici bianchi di Veroli: “Abbiamo fatto scattare immediatamente il ricovero nella nostra struttura. Nonostante l’infezione, nelle prime ore le sue condizioni erano buone. Poi la situazione ha rischiato di precipitare”. Problemi polmonari, gli stessi visti in migliaia di altri pazienti contagiati dal coronavirus e il timore di perdere una paziente tanto fragile.

Leonilde, però, si è intestardita. Ha resistito, tirando fuori le unghie e il sorriso che si scorge dietro la mascherina nella foto assieme agli operatori sanitari che l’hanno accompagnata verso le dimissioni. “La signora è rimasta sempre vigile ed è sempre rimasta in comunicazione con noi. Riusciva anche a muoversi da sola e a mangiare in autonomia”, raccontano dalla clinica. Senza nascondere la sorpresa davanti a un caso del genere: “Tempo un mese ed è guarita”. Il tampone con cui l’ultracentenaria è stata dimessa porta infatti la data dell’8 maggio. Un giorno di festa, seguito a distanza di 24 ore dall’abbraccio con i parenti. Neanche a dirlo, increduli.

(La Repubblica)

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