La Spagna punta a evitare il ricorso al fondo di salvataggio dell’Unione europea e a utilizzarlo solo nello scenario peggiore per contrastare gli effetti della pandemia da coronavirus,
Condivisa con l’Italia la posizione che sia un’opzione impopolare dal punto di vista politico.
L’Unione europea offre una linea di credito fino a 240 miliardi messa a disposizione dal Meccanismo europeo di stabilità (Mes), per aiutare gli Stati a far fronte alle ricadute economiche del coronavirus, offrendo tassi di interesse pari a zero e poche condizioni. L’Italia e la Spagna sono tra i Paesi più colpiti dall’epidemia.
Il virus ha ucciso quasi 60.000 persone in Italia e in Spagna e per entrambi i Paesi la stima Ue è di una contrazione dell’economia di oltre il 9% quest’anno.
Sebbene più conveniente degli attuali tassi di interesse di mercato, la linea di credito Mes porta con sè lo stigma del ricorrere a un fondo di salvataggio, hanno affermato quattro fonti a conoscenza dei piani del governo spagnolo.
L’accesso al fondo potrebbe persino sollevare timori tra gli investitori privati in debito spagnolo, dato che il Mes si classificherebbe al di sopra di loro come creditore, hanno aggiunto.
L’uso del termine salvataggio è di per sè un po’ problematico”, spiega una fonte governativa. “Vieni salvato quando non riesci a cavartela da solo”, ha detto un’altra fonte.
Nei Paesi del Sud Europa, il Mes è ricordato come il fondo salva-Stati che ha imposto pesanti misure di austerità durante la crisi del debito che ha colpito la regione. Sebbene le nuove linee di credito concordate questo mese non presentino tali condizioni, il fondo rimane comunque profondamente impopolare.
Non è stato possibile avere un commento immediato da parte del Mes.
Anche in Italia l’esecutivo ha fatto sapere che non farà ricorso al Mes, anche se per Roma i risparmi sul debito sarebbero sostanziali.
Il totale delle emissioni in Italia salirà a circa 500 miliardi di euro quest’anno e il responsabile del debito pubblico, Davide Iacovoni, ha spiegato a Reuters che il governo punta a raddoppiare l’ammontare in valore assoluto dei titoli di Stato in mano ai piccoli investitori al dettaglio italiani.
Il ministro dell’Economia spagnolo Nadia Calvino ha dato una risposta generica quando le è stato chiesto se la Spagna attingerà al Mes oppure se eviterà di usarlo a causa dello stigma che potrebbe accompagnarlo, dicendo ai giornalisti che il governo deciderà “in base a quello che è l’interesse generale” . “Ci finanzeremo nel miglior modo possibile”, ha aggiunto.
Secondo Calvino il Mes offre condizioni di finanziamento favorevoli, ma la Spagna si sta attualmente finanziando bene sui mercati.
La Spagna ha bisogno di circa 130 miliardi di dollari per contrastare la pandemia da coronavirus e le sue ricadute economiche, secondo un calcolo Reuters basato su commenti pubblici e informazioni provenienti da fonti.
IN ATTESA DI AIUTI?
Il governo di sinistra spagnolo preferisce fare pressioni per un’altra opzione di finanziamento Ue, ancora incerta, piuttosto che ricorrere al Mes, hanno detto le fonti.
L’altra opzione caldeggiata è il cosiddetto ‘Recovery Fund’ della Ue, ancora in fase di discussione, che potrebbe valere 1.000 miliardi di euro e fornire aiuti e prestiti per sostenere gli Stati a rilanciare le loro economie dopo la crisi.
I Paesi europei restano divisi sulle modalità di funzionamento del fondo e se debba concedere aiuti oppure no.
La Francia ha fatto pressioni a fianco della Spagna e dell’Italia per la sua istituzione, che vorrebbero venisse finanziata dal bilancio Ue piuttosto che dai singoli Stati membri.
Il primo ministro Pedro Sanchez è in contatto con le sue controparti in altri Paesi Ue per far sì che il Recovery Fund venga approvato, ha detto un altro alto funzionario, con diverse fonti che sottolineano come il fondo sia per la Spagna una priorità.
Anche se l’Italia dovesse cambiare idea e attingere alle linee di credito Mes, ciò non cambierebbe le cose per la Spagna, hanno affermato diverse fonti, aggiungendo che Madrid desidera differenziarsi da Roma.
Inoltre, il Mes potrebbe concedere alla Spagna solo un massimo di 24 miliardi di euro e sarebbe lungi dal coprire tutte le sue esigenze, hanno affermato.
Madrid ha tuttavia affermato che utilizzerà il cosiddetto Sure, un altro strumento europeo messo a disposizione per affrontare l’emergenza coronavirus e dedicato a coprire i costi legati alla disoccupazione. Potrebbe ammontare a circa 10-12 miliardi di liquidità extra per la Spagna, secondo le fonti.
(Reuters)