Valutare l’effetto del lockdown sulla salute psichica dei bambini.
I rischi del confinamento sociale dei ragazzini italiani in termini di comparsa di sintomi ansioso-depressivi.
E anche la possibile correlazione fra un’aumentata esposizione ai dispositivi elettronici e l’insorgenza di sintomi psicosomatici o di disturbi emotivi e psicologici. E’ l’obiettivo del progetto, ideato da Salvatore Oliva, giovane pediatra e neo-ricercatore del dipartimento Materno infantile e Scienze urologiche dell’Università Sapienza di Roma; da Giusy Russo, specializzanda in pediatria e sua collaboratrice; e Antonio Di Mauro, pediatra e dottore di ricerca dell’Università di Bari. Lo studio è sostenuto anche dal MedicalFacts.it, il sito fondato dal virologo Roberto Burioni.
Alla ricerca può partecipare allo studio chiunque abbia almeno un figlio minore di diciotto anni, rispondendo ad un semplice e rapido questionario, completamente anonimo, sul sito www.capiamoibambini.github.io/. Migliaia di studenti, in seguito alla chiusura delle scuole avvenuta a inizio marzo, si sono ritrovati chiusi nelle loro case, costretti a complessi cambiamenti nelle loro abitudini quotidiane e a drammatiche limitazioni nei loro rapporti sociali – ricordano gli esperti di MedicalFacts.it – I bambini hanno così perso la loro vita all’aria aperta, hanno dovuto interrompere le attività sportive, sono stati privati del contatto con la natura, dell’attività ludica e del confronto con i pari, con inevitabili ripercussioni sulla loro salute psicofisica”.
“Non meno importante, le misure di isolamento e il maggior numero di ore trascorse in casa, associati alla necessità di garantire una continuità formativa tramite l’istituzione di attività didattiche online, hanno notevolmente aumentato l’esposizione di bambini e ragazzi a media e dispositivi digitali, che – come abbiamo scritto pochi giorni fa – sembrano aumentare il rischio di insorgenza di sintomi simili a quelli dello spettro autistico”, conclude la ricerca.
(AdnKronos)