23 Novembre, 2024
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Coronavirus nel mondo. Russia: quasi 10 mila nuovi casi in 24 ore

In India in un giorno quasi 5mila persone sono state trovate positive. Negli Stati Uniti altre 1.224 vittime

Nuovo drammatico record negli Stati Uniti dove nelle ultime 24 ore sono stati registrati 25.060 casi di coronavirus e altre 1.224 vittime. Secondo i dati della Johns Hopkins University sono almeno 1.467.884 le persone contagiate dal Covid-19 negli Usa e almeno 88.754 quelle morte a causa del virus.

I contagi da coronavirus bruciano le tappe in America Latina dove in meno di tre giorni sono cresciuti di 77.000 unità, superando il mezzo milione e raggiungendo esattamente quota 501.954, mentre il numero dei morti ha toccato quota 28.523 (+3.700).

E’ quanto emerge da una statistica elaborata dall’ANSA per 34 nazioni e territori latinoamericani. E’ sempre il Brasile a guidare la classifica con quasi il 45% dei contagiati e ben oltre la metà dei morti (15.633). Inoltre il colosso sudamericano è ora salito al quarto posto al mondo per numero di infettati, superando la Spagna. Seguono Peru’ con 88.541 casi contagi e 2.523 morti, e Messico (47.144 e 5.045). Nella classifica con piu’ di 5.000 contagi si posizionano quindi Cile (41.428 e 421), Ecuador (32.723 e 2.688), Colombia (14.939 e 562), Repubblica Dominicana (12.110 e 428), Panama (9.268 e 266) e Argentina (7.479 e 363).

Record di nuovi casi di coronavirus in India dove nelle ultime 24 ore 4.987 persone sono state trovate positive.

Lo riporta la Cnn. Secondo il ministero della Salute, in totale ci sono 90.927 persone contagiate comprese 2.872 vittime. In soli due giorni l’India ha visto un aumento dei casi da 80.000 a 90.000.

Una donna di 29 anni che aveva partorito da poco è la prima persona a morire per il coronavirus in Nepal. Lo ha annunciato il portavoce del ministero della Sanità precisando che il numero di casi di Covid-19 nel Paese è salito a 281. La donna, del distretto di Sindhupalchowk, aveva avuto un figlio il 6 maggio ed era ritornata a casa il giorno dopo. Poi era stata ricoverata di nuovo all’ospedale locale per febbre e problemi respiratori. Quando le sue condizioni sono peggiorate è stata trasferita un un’altra struttura ma non ce l’ha fatta. Il neonato ed altri parenti saranno sottoposti al test per verificare se siano stati contagiati. In Nepal, che ha una popolazione di 28 milioni di abitanti, sono stati effettuati meno di 100.000 test. Secondo gli esperti la mancanza di esami e verifiche ha impedito di individuare altre vittime del Covid.

Altre 583 persone sono state trovate positive al coronavirus in Germania nelle ultime 24 ore.

Lo riferisce l’Istituto Robert Koch precisando che il numero totale dei contagi è salito a 174.355. In lieve aumento anche le vittime, altre 33 persone sono morte a causa del Covid-19, 7.914 dall’inizio dell’emergenza. La Germania è uno dei Paesi europei che ha iniziato ad alleggerire le misure con la riapertura venerdì dei ristoranti e la ripresa a porte chiuse del campionato di calcio. Il governo di Berlino ha, inoltre, abolito la quarantena obbligatoria, imposta a marzo, per chi arriva da un altro Paese Ue.

Nelle ultime 24 ore le vittime del coronavirus in Spagna sono state 87: mai, negli ultimi due mesi, i morti erano stati sotto la soglia dei 100.

Lo ha comunicato il premier Pedro Sanchez dopo una video conferenza con i presidenti delle regioni, come riporta il quotidiano El Pais. Il dato registrato oggi potrebbe anche essere leggermente inferiore a quello reale, poiché spesso nel fine settimana l’ attività amministrativa rallenta ed i rapporti potrebbero essere sottostimati.

Protesta di alcuni infermieri in Belgio contro la premier Sophie Wilmès che sabato ha visitato alcuni ospedali di Bruxelles per incontrare chi da due mesi combatte in prima linea contro il coronavirus.

Il personale dell’ospedale Saint-Pierre ha accolto l’auto della prima ministra disponendosi all’ingresso ma voltandole le spalle. Secondo il sito della radio belga Rtbf, che mostra un video dell’entrata di Wilmès in ospedale, a protestare sono stati un centinaio tra infermieri, medici, personale delle pulizie, amministrativi e vigili del fuoco. In Belgio, dove domani riaprono le scuole, ci sono al momento 54.989 casi di Covid-19, di cui 9.005 morti, secondo i dati della Johns Hopkins University.

L’allentamento del lockdown in tanti Paesi europei non deve essere l’occasione “per festeggiare” la fine del coronavirus.

E’ il monito lanciato dal direttore regionale dell’Oms Hans Kluge in un’intervista al quotidiano britannico Daily Telegraph. “Giappone e Singapore hanno capito subito che questo non è il tempo per festeggiare ma per prepararsi”, ha detto Kluge mettendo in guardia su una possibile ripresa del virus. “Sono molto preoccupato. In autunno potrebbe esserci una seconda ondata di Covid e un’altra di influenza stagionale”. “Le persone pensano che il lockdown sia finito – ha sottolineato il direttore dell’Oms Europa – ma nulla è cambiato. Dobbiamo mettere in atto il pacchetto completo di misure- Questo è il messaggio chiave”.

La Russia ha annunciato 9.709 casi di infezione da coronavirus nelle ultime 24 ore, registrando per la terza volta in una settimana un livello di contagio attorno alle 10 mila unità.

La Russia diventa così il secondo Paese al mondo, dopo gli Usa, per numero totale di malati che sono 281.752. Lievemente inferiore a quello del giorno precedente il numero di decessi, 119, record dall’inizio della pandemia. I morti in totale sono 2.631.

Malgrado la graduale ripresa di svariate attività economiche e scolastiche, negli ultimi giorni i contagi di coronavirus in Israele si sono di fatto bloccati e da ieri è stato registrato un solo nuovo caso.

Nelle ultime 72 ore, precisa il ministero della sanità, i casi positivi sono passati da 16.589 e 16.607, mentre le guarigioni sono salite da 12,587 a 12.884 oggi. I malati sono oggi 3.452, di cui solo 180 sono ricoverati in ospedali, mentre gli altri sono isolati nelle proprie abitazioni o in particolari alberghi messi a loro disposizione dalle autorità. Il numero complessivo dei decessi è adesso di 271.

Altre 51 persone sono morte in Iran a causa del coronavirus nelle ultime 24 ore portando il numero delle vittime a 6.988, secondo i dati del ministero della Sanità.

I contagi sono saliti a 120.198 dopo che altre 1.806 sono state trovate positive al Covid-19. I guariti sono circa 94.464 e 2.705 si trovano in condizioni critiche. I test effettuati in Iran sino a oggi sono 686.935.

La Tunisia, dopo alcuni giorni di zero nuovi casi, registra nelle ultime 24 ore altri due nuovi contagi da coronavirus, che portano a 1037 il totale dei casi confermati nel Paese nordafricano.

Lo rende noto in un comunicato il ministero della Sanità di Tunisi precisando che i decessi rimangono 45 mentre i guariti salgono da 802 a 807. Le persone attualmente positive sono 185, di cui 3 ricoverate in ospedale. La Tunisia che ha allentato dal 4 maggio scorso le misure di lockdown con una prima fase di riaperture graduali nei settori vitali dell’economia, procederà da domani ad un’ulteriore serie di aperture. Il ministro della Sanità di Tunisi, Abdellatif Mekki, ribadendo l’importanza dell’obbligo di uscire per strada e negli esercizi pubblici con la mascherina, ha sottolineato sulla sua pagina facebook che “il pericolo persiste”.

(Ansa)

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