Riceviamo e volentieri pubblichiamo dal Comitato Villa Montebello, Bracciano
Il 18-5-2020, con pec delle ore 18,55, i sottoscritti componenti del Direttivo del Comitato autonomo di quartiere Villaggio Montebello hanno inviato a quanti in epigrafe la seguente lettera, ove si chiede per l’ennesima volta la manutenzione delle aree verdi, da parte del Comune assenteista, obbligatorio ex lege, perché si tratta di territorio comunale.
Bracciano 18 maggio 2020
prot. n. 03/A/20
Al Sindaco di Bracciano
e, p. c., Segretaria comunale
Capo-area urbanistica
Capo-area Manutenzione
(bracciano.protocollo@pec.it )
GDF Compagnia di Ladispoli
(RM2140000P@PEC.GDF.IT)
Compagnia Carabinieri Bracciano
(cprm214240cdo@carabinieri.it)
Oggetto: Richiesta manutenzione Villaggio Montebello
Signor Sindaco, era prevedibile. Dai e dai, perde la pazienza anche la Gente onesta, perbene, rispettosa, ligia alle leggi; e compie la sua piccola “presa della Bastiglia”. E’ accaduto a Montebello. Ove un Gruppo autonomo e spontaneo di Persone, che neanche si conosceva prima, ha indossato tuta e scarponi, ha preso zappa e rastrello, e, con uno spirito allegro, solidale, cameratesco, ha cominciato a ripulire la jungla di erbacce alta, folta, inestricabile, invasiva che, come una piovra, stritola ormai le aree verdi, i marciapiedi, le strade del Villaggio. Col Comune inerte.
Ma raccontiamo la vicenda dall’inizio. Con la precedente Amministrazione Sala, tra il 2009 e il 2014, il Comitato Montebello chiedeva di continuo al Comune che obbligasse ex lege l’ex-Lottizzatore (allora proprietario, sia pure temporaneo, delle aree verdi di spettanza pubblica), a sfalciare le erbacce, non ancora così rigogliose come adesso. In caso d’inerzia, il Comune aveva l’obbligo di farlo lui in suo danno. Ma le nostre richieste, con le scuse più bizzarre, restarono assai spesso lettera morta. Eppure il nostro Villaggio, a firma dell’archistar Portoghesi, per la sua bellezza artistica, esposta anche al Beaubourg di Parigi, doveva trainare il turismo lacustre.
Dopo la sentenza costitutiva Tar-Lazio 3326/2014, che restituisce al Comune le aree di sua spettanza (subito trascritte all’Agenzia delle Entrate), abbiamo con ancora più forza sollecitato il Comune a provvedere in proprio, stavolta come proprietario effettivo delle aree. Ma le nostre richieste non hanno avuto miglior sorte né con la vecchia Amministrazione Sala, né con la sua nuova, benché nata con grandi speranze. Eppure noi avevamo (e abbiamo) il supporto istituzionale di ben 5 rapporti Asl-rm-4, duri e circostanziati (15-11-2013, 30-9-2014, 12-6-2017, 31-8-2018, 26-6-2019), che impongono un intervento risolutore. Tali rapporti, all’unisono, denunciano il degrado del Villaggio e i conseguenti pericoli per la sicurezza e per la salute (polveri sottili; jungle erboree folte, alte, inestricabili e invasive, regno di animali dannosi; possibili incendi estivi; mancata messa in sicurezza dei ferri sporgenti; lampioni pencolanti con rischio folgorazioni; pini giganteschi mai potati, eccetera). Dulcis in fundo. Chi non ha civismo getta in quella jungla rifiuti persino speciali.
Ella, signor Sindaco, in 4 anni di sindacatura, non solo non ha fatto nulla, ma s’è “trincerato” prima nella solita carenza di fondi, “scordando” che nel frattempo dilapidava le nostre tasse in vari modi effimeri e voluttuari: sontuosi cachet ad alcune Starlet; incomprensibili Direttori artistici (mica siamo alla Scala!); uffici stampa risibili in un piccolo Comune. E poi “s’è inventato” la stravagante ordinanza 124/2019, per i nostri Legali illegittima e illecita, in cui chiede individualmente e in solido alle 150 Famiglie di provvedere alla pulizia e alla messa in sicurezza del Villaggio, adducendo che le aree in questione non sarebbero state ancora “prese in carico dal Comune”. Incredibile! Bastava una semplice visura al Catasto per accertare l’erroneità della sua affermazione: tali aree risultano, eccome, di proprietà comunale fin dal 2014. E perciò noi l’abbiamo querelata.
Ma la cosa ancora più sbalorditiva è che ella si sia poi clamorosamente contraddetto (senza trarne però le conseguenze), con la sua lettera 42879 del 5-12-2019, inviata al Commissario regionale ad acta per gli abusivismi del ristorante in Montebello, ove ammette (finalmente!) che le aree de quibus sono effettivamente comunali. Altrettanto ammetteranno poi due suoi stretti Collaboratori: la Capo-area urbanistica con la “relazione per approfondimento istruttorio” al Tar-Lazio, sez. II quater, digitata dall’Avvocato del Comune, nonché il Comandante della Polizia Urbana, con ordinanza 37 del 12-5-2020 sulla sanificazione del Villaggio.
E’ così che si giunge ad oggi. Come dicevamo all’inizio, dopo 30 anni di scellerato degrado, un Gruppo autonomo e spontaneo di Montebello, stufo delle macroscopiche inadempienze amministrative, con le serpi e le pantegane che gli danzano in casa, ha deciso una “ribellione morale e operativa”, mettendosi a ripulire con le proprie mani quelle nostre aree pubbliche, che il Comune s’ostina a lasciar marcire.
Il Comitato, nell’esprimere la propria fraterna comprensione per la suddetta “ribellione morale e operativa”, è costretto a sottolinearle, signor Sindaco, i pericoli cui vanno incontro improvvisati Volontari, nei lavori affidati di norma a ditte per la manutenzione del verde. V’è inoltre una palese ingiustizia: a parità di tassazione è assolutamente ingiustificato il trattamento che il Comune riserva a Montebello, comparato a quel che esso fa per il restante territorio comunale.
PQM
diffidiamo la S. V., la Segretaria generale ed ogni altro Responsabile a provvedere entro 30 giorni alla manutenzione di tutte le aree comunali di Montebello e ad emettere un’ordinanza verso le Società proprietarie di aree private, destinate all’edificazione, affinché provvedano a loro volta ad effettuare un’identica manutenzione nelle proprie aree, pena l’esecuzione in danno da parte del Comune. Trascorsi i suddetti termini, ci vedremo costretti a provvedere in proprio, magari unendoci ai citati Volontari, significando fin d’ora che agiremo legalmente, in tutte le sedi consentite, contro l’eventuale, perdurante inerzia del Comune.
Il Presidente del Comitato Villa Montebello
(Dr. Amedeo Lanucara)
Gen. Feliciano Mancini, vice presidente
Amm. Luigi D’Elia, past president
Dr. Alberto Perra, past president
Sign. Enrico Ricciatti, segretario
Sign. Giorgio Pastori, tesoriere
Sign.re Francesca Giansanti, componente Direttivo
Gign.ra Giancarla Bonalumi, componente Direttivo