19 Luglio, 2024
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Battaglia sul piano Merkel-Macron. Il Nord Europa dice no

Battaglia politica dopo la proposta franco-tedesca di ieri per un piano da 500 miliardi per salvare l’Europa attaccata dal covid.

Fondi che andranno rimborsati da tutti i paesi membri, ben visto da Paesi come Italia e Spagna, ma che trova il no del nord europeo.

Conte sente Macron: “Il Presidente del Consiglio e il Presidente della Repubblica francese hanno esaminato in una conversazione telefonica le prospettive del negoziato sul “Recovery Fund” in direzione di un risultato davvero ambizioso e di una risposta economica europea all’altezza della sfida rappresentata dalla crisi da Covid-19″, rende noto Palazzo Chigi.

L’Ecofin cerca l’intesa sui fondi Bei – circa 200 miliardi – per piccole e medie imprese, mentre arriva il via libera definitivo a Sure, lo strumento temporaneo per aiutare la cassa integrazione dei Paesi Ue durante la crisi.

In Ue ci sono ancora Paesi arroccati sui loro ramoscelli, ma devono capire che l’Europa non può fare a meno dell’Italia.

Perché se si spezza il tronco di un albero, cadono anche i rami. E non si salva nessuno. Il nostro unico interesse è difendere il popolo italiano. In questa trattativa dobbiamo ottenere più soldi possibili per aiutare imprese, famiglie e lavoratori. Uniti per ottenere più risorse. L’Italia si farà rispettare”, ha affermato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio all’indomani della proposta Merkel-Macron.

“Il mio appello è chiaro e vorrei rivolgerlo a tutti i cittadini tedeschi attraverso questo giornale: venite e trascorrete le vacanze in Italia“, ha detto il ministro, in un’intervista pubblicata sulla Bild on line. “Visitate le nostre spiagge, il nostro mare, i nostri paesini di montagna, gustate la nostra cucina – aggiunge -. Noi siamo pronti ad accogliervi con il nostro sorriso. Siamo tutti lo stesso popolo europeo”.

Il #turismo è il settore colpito più duramente dalla crisi. Per questo dopo i primi 4 miliardi di interventi nel #decretorilancio, il sostegno alle imprese turistiche e agli operatori del settore saranno la priorità nell’utilizzo delle risorse per l’Italia del #RecoveryFund”, ha scritto in un tweet il ministro dei Beni e delleAttività culturali e Turismo Dario Franceschini.

La proposta franco-tedesca sul Recovery Fund è “commisurata alla sfida”, e “alimenterà” quella che la Commissione Ue svelerà la prossima settimana.

Bruxelles però presenterà anche “uno strumento per la ripresa e la resilienza che si concentra su investimenti e riforme strutturali”, visto che “non ci servono solo soldi aggiuntivi, ma anche riforme per creare un ambiente più favorevole per le imprese, per rafforzare la capacità amministrativa affinché i fondi extra abbiano massimo effetto”. Lo ha detto il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis, al termine dell’Ecofin. Dombrovskis ha spiegato che “la maggior parte dei finanziamenti sarà disponibile nel 2021”, ma “studiamo la possibilità di anticipare alcuni fondi nel 2020, tecnicamente ancora non è risolto ma stiamo guardando cosa fare”. In ogni caso, per fare in fretta serve prima di tutto “un accordo rapido sul Recovery fund” da parte del vertice Ue.

“La Commissione Europea al lavoro per il piano e il fondo di #Recovery. Una crisi senza precedenti impone risposte senza precedenti. Da Francia e Germania un contributo importante in questa direzione“. Questo il tweet postato dal commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni.

La Commissione Europea al lavoro per il piano e il fondo di #Recovery. Una crisi senza precedenti impone risposte senza precedenti. Da Francia e Germania un contributo importante in questa direzione

“Ieri Merkel e Macron hanno trovato un accordo sul recovery fund.

Si tratta di un risultato storico sia per la Francia e la Germania ma anche per tutta l’Ue”. Così il ministro dell’economia francese Bruno Le Maire prima dell’Ecofin. “E’ la prima volta che Francia e Germania si trovano d’accordo per finanziare il debito comune e le spese di bilancio della Ue”, ha aggiunto il ministro. “Per la prima volta possiamo sostenere il rilancio economico nei paesi più toccati dalla crisi del coronavirus, ed evitare le divergenze economiche e di crescita fra gli stati membri Ue e della zona euro – ha sottolineato -. La seconda motivazione è politica, Germania e Francia affermano con forza la volontà della solidarietà all’interno della Ue”. Secondo Le Maire la “Francia e la Germania sono determinate a lavorare insieme al servizio del bene comune e della costruzione europea”.

Le proposta franco-tedesca per un Recovery Fund europeo da 500 miliardi “è un grande passo avanti e un’ottima notizia non solo in termini di economia e occupazione, ma anche per il futuro dell’Unione europea”, ha detto il ministro delle Finanze tedesco, Olaf Scholz, prima dell’Ecofin. Dopo il lockdown “sono necessari ulteriori progressi per assicurarci una ripresa dell’economia” ed “è positivo” che “Germania e Francia presentino congiuntamente una proposta” con “questi nuovi 500 miliardi” per “permettere all’Europa di uscire insieme dalla crisi” e renderla “più forte”, ha aggiunto.

(Ansa)

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