ROMA. Il primo turno delle elezioni comunali sarà il 13 settembre e il secondo due settimane dopo e in una di queste due date si svolgeranno le regionali.
Non prima come richiesto da alcuni governatori e a dispetto delle polemiche che ne sono scaturite in questi giorni: il governo si appresta dunque a recepire con un suo emendamento al decreto sull’election day il parere del Comitato Tecnico Scientifico sulla convocazione degli italiane alle urne per le regionali e il rinnovo di centinaia di consigli comunali.
«Sebbene le conoscenze scientifiche del virus Covid non forniscano al momento chiare indicazioni sulle modalità dei contagi nei mesi estivi, Il Comitato tecnico scientifico indica, quale scelta più plausibile tra le diverse opzioni rappresentate dai ministri, l’effettuazione delle consultazioni elettorali all’inizio del mese di settembre, eventualmente su due giornate di voto, in modo da evitare picchi di affluenza». Gli scienziati consigliano di convocare anche i ballottaggi «comunque entro il mese di settembre».
Guanti e via le mascherine per l’identificazione
Visto che nelle elezioni regionali saranno coinvolti circa 18 milioni di italiani in sei regioni e 6 milioni alle amministrative, il Cts stabilisce come «indispensabile garantire il rispetto delle prassi igieniche, e l’utilizzo presso le sedi elettorali di mascherine e guanti, ad esempio per poter maneggiare le matite per l’espressione delle preferenze». Va poi garantito il distanziamento sociale per i membri della commissione elettorale; l’areazione frequente degli ambienti dei seggi elettorali. E «per motivi legati all’identificazione dell’elettore, appare necessaria la rimozione temporanea della mascherina». È poi auspicato l’ingresso di un elettore alla volta nel seggio, vanno evitati gli assembramenti dei rappresentanti di lista. Ed è obbligatorio effettuare lo spoglio delle schede con i guanti».
(La Stampa)