Crimi ha dato per scontata la conferma della Raggi. Ma il Pd chiude a qualsiasi tipo di alleanza: “Avremo il nostro candidato per rilanciare Roma dopo anni fallimentari”
Un nuovo nome scuote la maggioranza, quello di Virginia Raggi. A creare altre tensioni nell’esecutivo è infatti la ricandidatura della pentastellata a sindaco di Roma.
Il mandato della prima cittadina scade a giugno del prossimo anno, ma il reggente 5S Vito Crimi ha già dato per scontata la sua conferma. E questo ha fatto nascere i primi malumori all’interno del Movimento capitolino, ma non solo.
Nicola Zingaretti sta infatti lavorando per cercare un candidato forte per il Pd e sul Raggi-bis non ha dubbi: “Per i romani questa non è una notizia, ma una minaccia“.
Così il segretario Pd ha chiuso la porta a qualsiasi tipo di alleanza o sostegno alla grillina in vista delle prossime elezioni. Parole che non lasciano spazio ad alcuna interpretazione. “Avremo il nostro candidato per rilanciare Roma dopo anni fallimentari”, hanno spiegato i vertici dem come riporta il Messaggero.
Il nome però non c’è ancora. Nelle ultime ore si è parlato di Enrico Letta, Dario Franceschini e David Sassoli (che dovrebbe però lasciare con sei mesi d’anticipo la presidenza del Parlamento europeo). Ma le elezioni sono lontane e bisogna prepararsi al meglio. Inoltre, la partita di Roma è importante anche per l’alleanza giallorossa al governo. Il Pd dovrà “lottare” contro il centrodestra e, allo stesso momento, affrontare Virginia Raggi senza destabilizzare troppo l’esecutivo. Una cosa però è certa, altri cinque anni della pentastellata in Campidoglio sono “una minaccia per i romani”. Di fondamentale importanza quindi per il Partito democratico è il nome da contrapporre ai grillini. Un partita che rischia di scuotere in profondità il governo. Da sempre Giuseppe Conte è mediatore tra i due alleati di governo e la sfida nella Capitale potrebbe far aumentare ancora di più le tensioni nella maggioranza.
A tutto ciò inoltre si aggiunge la sfida al centrodestra che vuole prendersi Roma.
La coalizione non ha ancora trovato un accordo sul nome anche se, molto probabilmente, sarà Fratelli d’Italia a fare un passo indietro a favore della Lega. “Molto dipenderà – hanno spiegato da Fdi – anche dal governo che avremo nel 2021. Se rimarrà questo, servirà una figura molto politica”. Insomma, tutto è ancora da decidere. Il percorso verso il Campidoglio riserverà grandi sorprese, soprattutto per il Movimento 5 Stelle che dovrà destreggiarsi in una corsa a ostacoli tra l’opposizione interna e il dem Zingaretti che non vuole per nessun motivo un Raggi-bis.
(Il Giornale)