l 26 maggio 2020 scrive un capitolo nuovo nel libro che dovrà raccontare ai posteri del complicato legame tra fatti e notizie, tra verità e propaganda, e del dialogo tra leader politici e cittadini: la parola del presidente degli Stati Uniti viene messa in dubbio, contestualizzata, ridimensionata.
Per la prima volta nella storia un social media, Twitter, ha realizzato un fact checking direttamente su un tweet di Donald Trump, proponendo un testo che
spiega le parole del presidente sulle modalità del voto per posta, e concludendo che le parole di Trump sono false.
Nel tweet originale, Trump afferma: “There is NO WAY (ZERO!) that Mail-In Ballots will be anything less than substantially fraudulent”, ovvero “Non c’è nessuna speranza che le votazioni per posta non siano sostanzialmente una truffa”. L’accusa riguarda l’ipotesi che alcuni stati propongano il voto per posta in vista delle presidenziali 2020, come misura precauzionale per combattere la diffusione del coronavirus.
(La Repubblica)