22 Dicembre, 2024
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Per il governo è ora di dare una mano al mercato dell’auto

Un intervento di sostegno “non è derogabile”, ha annunciato il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli. Chi è già scesa in campo in Europa è invece la Francia con un apporto di un po’ più di 8 miliardi di euro al settore

Vendite a picco, transizione green bloccata a metà, investimenti congelati. Il settore dell’automotive è in ginocchio e il governo sta studiando come andare in soccorso.

Un intervento di sostegno “non è derogabile”, ha annunciato il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, nel corso dell’informativa alla camera sul settore siderurgico. Per il responsabile del dicastero di via Veneto, “l’incentivazione verso la trazione elettrica è fondamentale che continui, lo abbiamo previsto nel dl Rilancio per il 2020 e in maniera ancora più forte per il 2021. A questo”, ha osservato, “potrebbero accompagnarsi aggiornamenti di incentivazione rispetto al noleggio a lungo termine per smaltire il parco auto”.

Quelli che si sono già mossi

Chi è già scesa in campo in Europa è invece la Francia. “Lo Stato apporterà un po’ più di 8 miliardi di euro di aiuti al settore”, ha rivelato il presidente francese Emmanuel Macron in visita a una fabbrica di Valeo a Etaples.

L’intenzione, ha aggiunto, è “fare della Francia la prima nazione produttrice di veicoli verdi in Europa, portando la produzione di veicoli elettrici, ibridi ricaricabili o ibridi oltre quota un milione nel giro di 5 anni”.

In particolare, l’inquilino dell’Eliseo ha fatto sapere che il bonus ecologico per l’acquisto di auto elettriche sarà innalzato a 7.000 euro per i privati e a 5.000 euro per le imprese, mentre sarà introdotto un nuovo bonus da 2.000 euro per le ibride ricaricabili. Inoltre, saranno rafforzati gli aiuti per chi ha basso reddito e intende cambiare la propria automobile diesel o a benzina con una meno inquinante. L’aiuto sarà pari a 3.000 euro, che arriveranno a 5.000 in caso di acquisto di un’auto elettrica.

Tanta attenzione dei governi ha rivitalizzato il settore almeno in Borsa. Dopo settimane di rosso, sul comparto sono tornati gli acquisti. A Milano, oltre a Fca, che ha chiuso la giornata con un guadagno del 3,39% sono risultati ben comprati anche il produttore di pneumatici Pirelli, lo specialista dei freni Brembo (+8,58%) e la componentistica di Sogefi (+5,09%).

Il ruolo di Intesa ​Sanpaolo

Fca ha beneficiato anche del via libera del cda di Intesa Sanpaolo, al finanziamento con garanzia statale da 6,3 miliardi in favore di Fca Italy. Fonti finanziarie hanno sottolineato come la decisione sia stata presa in considerazione del ruolo fondamentale del finanziamento stesso per la filiera italiana dell’automotive.

La delibera del consiglio di Intesa Sanpaolo diventerà efficace all’ottenimento della garanzia pubblica, riconosciuta da Sace, che sarà pari all’80% dell’ammontare, e al completamento dell’iter contrattuale con la societa’ italiana del gruppo automobilistico.

Ottenuto il parere favorevole di Sace, la garanzia sarà oggetto di un decreto del Mef e sara’ pubblicata in Gazzetta Ufficiale una volta approvata dalla Corte dei Conti, così come previsto dal dl Liquidità dello scorso otto aprile. Il governo ha promesso che la garanzia sarà sottoposta a condizioni stringenti sul fronte degli investimenti e dell’occupazione.

Dovrà sicuramente attendere invece ancora qualche giorno Renault, che ha chiesto un finanziamento simile da 5 miliardi al governo francese ma ha anche comunicato di star valutando la possibilità di chiudere 4 impianti in Francia.

Lunedì, ha detto Macron, il ministro dell’Economia, Bruno Le Maire, avvierà un tavolo con i top manager della casa della losanga, i sindacati e gli amministratori locali. E il prestito a garanzia statale chiesto dal gruppo, ha avvertito, “non sarà concesso prima che queste discussioni finiscano”.

(Agi)

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