Il ministero dell’Istruzione, a due settimane dall’orale di Maturità (sarà il prossimo 17 giugno), ha deciso di precettare i presidenti di commissione mancanti. La direttrice generale degli ordinamenti, Maria Assunta Palermo, ha comunicato in videoconferenza che nel Paese le risposte non pervenute agli uffici scolastici regionali sono “meno del dieci per cento” e che bisogna garantire a tutti gli studenti “il diritto costituzionale ad essere esaminati da commissioni regolarmente costituite”. A ore, quindi, partirà l’ordinanza ministeriale “volta ad assicurare il reperimento urgente dei presidenti delle commissioni d’esame conclusivo del secondo ciclo”.
La situazione è molto diversificata a livello regionale. In Lombardia sono ancora da fare 770 nomine su 1.790 commissioni (a Milano 270 su 558). Sono in difficoltà glu uffici scolastici di Emilia-Romagna, Veneto e Toscana, tutte regioni duramente colpite dal coronavirus.
L’ordinanza fornirà ai Direttori degli Uffici scolastici regionali lo strumento normativo per provvedere alle nomine d’ufficio: per la scelta dei docenti non saranno più necessari dieci anni di anzianità di ruolo. Come ultima possibilità, potranno essere assegnate diverse commissioni allo stesso presidente.
(La Repubblica)