21 Novembre, 2024
spot_imgspot_img

Modelli educativi più innovativi per la “Didattica a distanza”

La didattica a distanza o DaD si sta dimostrando in questo particolare contesto storico, l’unico strumento a dare continuità didattica ed educativa per gli studenti di ogni ordine e grado.

L’Istituto Paciolo ha fin dal primo DPCM (datato 4 marzo 2020) attuato le norme della didattica a distanza, definendola da “Regolamento”;

“Nuovi modelli educativi più innovativi sul piano della fruizione dei contenuti – afferma la Preside Stefania Chimienti – che si fondano sull’utilizzo della tecnologia, mezzo che si rileva indispensabile nell’attuale contingenza storica. La modalità DaD si basa sull’utilizzo di innumerevoli materiali, quali riproduzioni di testi cartacei in foto, audio e video, ma anche e soprattutto di strumenti informatici e multimediali (messaggistica istantanea, videolezioni, registrazione di file audio, materiale didattico di sintesi, spiegazione e approfondimento predisposto dai singoli docenti o reperito in rete, mappe concettuali, ricerche, appunti, documenti in Power Point, Word, Pdf o altri formati, link a siti web di interesse, visite di istruzione virtuali, ecc.), fruibili sia in modalità sincrona che asincrona”.

Ma come sono organizzate le lezioni a distanza? 

“Il metodo didattico da utilizzare è a discrezione dell’insegnante, che in accordo col Consiglio di Classe può avvalersi di numerosi strumenti come: videolezioni in diretta, video-lezioni registrate, audio lezioni, e mappe concettuali. Il docente può anche stabilire, lavori individuali e di gruppo mediante App dedicate interne ed esterne alla piattaforma”.

Su quale base viene stilata la valutazione di ogni singolo studente?

“Si valuta secondo i criteri già fissati dal Collegio dei Docenti nelle sue articolazioni dipartimentali e approvati nel PTOF, ma viene data priorità (in maniera proporzionale al grado di maturità degli alunni) a fattori quali l’impegno e la partecipazione alle attività proposte, il riscontro avuto nelle lezioni interattive, l’esecuzione dei compiti assegnati, la puntualità, la correttezza, le competenze comunicative, il rispetto della netiquette nell’utilizzo di strumenti di tipo digitale, la proattività, la resilienza, lo spirito di iniziativa e altre competenze trasversali, sulla base di una griglia di osservazione per competenze condivisa dal Consiglio di Classe e adattabile alle singole discipline e ai diversi contesti”.

Come Istituto, avete riscontrato delle difficoltà con questo nuovo metodo educativo?

“L’Isituto Paciolo ha raggiunto negli ultimi anni un livello di alta tecnologia per la dotazione degli ambienti digitali nel corso dell’anno scolastico avevamo già sperimentato forme innovative di didattica a distanza, applicate con successo all’istruzione domiciliare per alunni costretti a casa da patologie invalidanti. Faccio riferimento al progetto TRIS2 (“Classe Ibrida Inclusiva”) promosso dal MIUR. Tuttavia, a prescindere dalle potenzialità dell’Istituto abbiamo fatto presente alle famiglie che i Dipartimenti Disciplinari e il Collegio Docenti, non erano preparati a questo tipo di situazione quindi è stato difficile condividere e programmare, una seria azione di didattica a distanza, visto che la sospensione delle lezioni è stata stabilita dal Governo in meno di ventiquattro ore”.

E’ stato impegnativo per i docenti l’utilizzo di queste tecnologie digitali?

“Naturalmente la scuola ha messo da subito a disposizione dei docenti le attrezzature informatiche e le competenze degli assistenti tecnici. Tuttavia, abbiamo esortato le famiglie alla comprensione delle difficoltà che gli stessi docenti avrebbero potuto incontrare nell’utilizzo delle nuove tecnologie, in assenza di una specifica e ben strutturata formazione”.

La DaD aumenta la possibilità per gli studenti di stare davanti agli schermi e questo può comportare problemi, come vi siete organizzati a tal proposito?

“Si è determinata la necessità di ridurre il monte ore di tutte le discipline, così da non esporre gli allievi ad una eccessiva permanenza davanti al PC, tablet o smartphone; la rimodulazione del monte ore (corrispondente a non meno del 50% di quello previsto dal piano orario dell’indirizzo di studi) è stata condivisa da tutto il Consiglio di classe, per evitare sovrapposizioni tra le materie. Nel caso delle video lezioni si è ritenuto opportuno che queste non superino i quarantacinque minuti di effettiva attività, per non gravare eccessivamente gli alunni e che non superino il numero di quattro ore al giorno nella fascia oraria 8:10 – 14:40 (per le classi del corso serale dalle 17 alle 20:00)”.

Erica Trucchia

Ultimi articoli