26 Novembre, 2024
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Il sindaco Rallo: “Ora nuove sfide e nuove consapevolezze”

Entrato da qualche settimana nella fase 2 dell’emergenza causata dal Covid-19, Oriolo Romano sta ritornando pian piano alla vita, al lavoro, ai rapporti interpersonali, seguendo i dettami indicati dalle autorità competenti e intraprendendo nuovi processi di socializzazione e di confronto. Per conoscere più a fondo ciò che ha caratterizzato questi ultimi due mesi e mezzo, l’attuale momento che sta vivendo il paese e le inedite prospettive future, abbiamo incontrato il primo cittadino, Emanuele Rallo, per fare un doveroso punto della situazione.

Signor sindaco, cosa dire di questo drammatico evento relativamente ad Oriolo?

«Oriolo ha attraversato un periodo complicatissimo, dovuto non solo all’emergenza che stiamo tuttora affrontando, bensì anche alla presenza di una decina di cittadini risultati purtroppo positivi al Coronavirus. Il nostro Comune è stato uno dei primi del Lazio a fronteggiare la presenza del virus, confrontandosi quindi sia con un diffuso senso di paura dovuto alle tremende notizie che provenivano dal nord Italia e, al contempo, riuscendo però a organizzare una reazione umana e solidale che è stata inaspettata ed estremamente confortante per la forza e la diffusione con cui si è manifestata».

Può entrare più nel dettaglio?

«Decine di volontari, afferenti al Gruppo Volontari di Protezione Civile e alla Croce Rossa, con il contributo della Caritas parrocchiale, della Chiesa Avventista e sotto la regia del Servizio Sociale, hanno da subito organizzato un’azione di sostegno e supporto nei riguardi di chi si è trovato in difficoltà, con consegna di medicine, pacchi di generi alimentari e dispositivi di protezione, che prosegue senza soluzione di continuità dall’inizio del lockdown. Inoltre, associazioni locali, negozi e un numero elevatissimo di semplici cittadini hanno sostenuto questa campagna con donazioni in acquisti e in denaro che si sono rivelate essenziali».

E in che modo è intervenuta l’amministrazione comunale?

«Il Comune, per parte sua, ha erogato più di 40mila euro di buoni spesa a più di 100 famiglie e sta ora per varare un programma di supporto agli esercizi commerciali che sono stati chiusi, un piano incentrato sulla cancellazione della Tosap e sull’applicazione di un adeguato sconto sulla Tari».

Com’è la situazione attuale e come sarà il futuro prossimo che il paese andrà a vivere?

«Oggi, con tutti i contagiati completamente guariti, Oriolo si prepara a ragionare sulla prossima estate, una stagione che sarà sicuramente diversa dal passato, senza le feste, le sagre e tutti gli appuntamenti a cui la comunità era abituata e che, però, deve rappresentare anche un periodo di nuove sfide e di una nuova consapevolezza.

Restano, tuttavia, incertezze e dubbi e una certa preoccupazione per un ritorno autunnale del virus, eppure la presenza di ampi spazi, sia centrali che meno vissuti, può rappresentare una chiave essenziale per la ripartenza. Su tale fronte è in corso un vasto ragionamento, utile per una ripresa delle attività culturali e/o turistiche e per quelle di ristorazione, che sarà a breve completato.

Nel frattempo, si è provveduto a riaprire villa Altieri e sono in corso i lavori per restituire entro fine maggio alla cittadinanza anche il Parco dei castagni del Convento di S. Antonio di Padova».

Dario Calvaresi

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