Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, questa riflessione di Donato Mauro
La realtà non può essere questa
Dopo avere superato la fase 1 dell’emergenza sanitaria causata dal Covid 19, siamo entrati nel pieno della fase 2 nella quale, preso atto con prudenza della significativa riduzione del contagio,ci siamo imbattuti nella più grave crisi che l’italia sia mai stata chiamata ad affrontare .
Tutte le istituzioni si sono messe all’opera per trovare gli strumenti più efficaci per contenere i danni, comunque gravissimi,che ne sono derivati alla nostra economia e al tessuto sociale.
Ci sono segnali di rischi connessi con il riemergere dell’usura e con le acquisizioni di immobili e di beni ai limiti della legalità.
Su quest’ultimo punto non mi dilungo ,ne sono testimonianza l’evidente disagio non solo della parte più fragile della società ma anche quello della nostra struttura produttiva e dei servizi evidenziato dalla Confindustria e dai sindacati.
I vari decreti del governo e le ordinanze della Regione Lazio riguardano l’erogazione di aiuti economici alle imprese grandi ,medie e piccole mentre le misure approvate per la riapertura delle scuole, in realtà alquanto discutibili, sono state contestate da più parti.Prossimamente proveremo a trattare il tema dell’istruzione e della scuola paritaria dell’infanzia comunale.
I fondi oggetto della proposta della Commissione europea sono di là da venire e quelli stanziati dal governo arrivano con il contagocce e al rallentatore a causa delle farraginosità burocratiche.
La Regione comunque ha stanziato anche fondi per le imprese impegnate nelle attività turistiche che dovrebbero contribuire alla ripresa della nostra economia.
A questo punto occorre sollecitare il Sindaco affinché impegni l’amministrazione comunale a implementare con urgenza tutte le misure per il rilancio del tessuto economico e produttivo e per il sostegno alla parte più fragile della comunità.
In particolare si rende necessario:
– erogare con immediatezza il contributo economico alle imprese medie e piccole nonché alle famiglie bisognose derivante dagli stanziamenti governativi,regionali e comunali,debitamente incrementati rispetto ai soli 242 mila euro previsti dai bandi del Comune;
– consentire con tempestività a bar e ristoranti ,in particolare a quelli per i quali non si è ancora perfezionato l’iter burocratico, di occupare gratuitamente lo spazio pubblico necessario anche in deroga al relativo bando comunale.
Per fare ciò bisogna mettere insieme tutte le risorse disponibili
sospendendo le consulenze ,gli affidamenti e i lavori non prioritari e fare ricorso a una parte dei 4 milioni circa che corrispondono all’attuale disponibilità finanziaria del Comune di bracciano.
Tutte le istituzioni hanno capito che fare presto è essenziale per non far morire la ripresa sul nascere.
Il governo e la Regione hanno compreso ,dopo le vibrate e giustificate proteste di chi legittimamente aspettava per tempo i contributi promessi , di dover correre ai ripari con la semplificazione delle procedure.
Auspichiamo che lo capisca anche il Sindaco ,togliendo tutte le lungaggini burocratiche e a volte onerose per chi è già in difficoltà.
L’Amministrazione è perfettamente a conoscenza dei dati necessari e sufficienti per agire con la dovuta e indispensabile tempestività sia nel rispetto della legge sia in conformità allo spirito dei provvedimenti emanati ai vari livelli istituzionali.
Ai problemi di carattere sanitario che sembrerebbero meno preoccupanti e a quelli gravi di ordine economico si sono aggiunte le preoccupazioni per il comportamento a volte sconsiderato di gruppi di giovani che sfogano la propria energia repressa in risse, uso di sostanze dannose e atteggiamenti sconsiderati e incivili che in passato non erano così frequenti.
Il tema non riguarda solo il nostro territorio tanto è vero che le regioni e i comuni,appena è stato consentito, hanno immediatamente dato spazio alla ripresa delle attività culturali e soprattutto allo sport.
La Regione Lazio sta erogando contributi, ha pubblicato bandi del credito sportivo per la ristrutturazione degli impianti sportivi,ha pensato a supportare i lavoratori del settore ,gli atleti ,le famiglie e soprattutto le società sportive.
Da noi la decisione ingiustificata ,illogica e sconsiderata di chiudere per quasi tre anni il campo sportivo e i Palazzetti ha mortificato la nostra gioventù e le nostre società sportive.
Ne hanno risentito soprattutto i giovani che non si sono potuti dedicare alle attività che sono portatrici di valori basati sul senso di responsabilità , di appartenenza, di solidarietà e anche di sana gioia di vivere.
La realtà del nostro paese non può essere quella attuale.
Donato Mauro