27 Dicembre, 2024
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Maltempo, bombe di grandine su tutta Italia. Forti piogge, frane e allagamenti nel Nord. Allerta gialla in Piemonte

Da inizio giugno c’è stato un aumento del 127% di grandinate con danni ai raccolti per milioni di euro. Coldiretti: “Preoccupante crollo dei raccolti”

Una violenta grandinata con chicchi grandi come noci si è abbattuta in Veneto tra Padova e la zona termale distruggendo in pochi minuti coltivazioni come il mais in fase di maturazione e facendo salire a milioni di euro la conta dei danni provocati in questo pazzo giugno all’agricoltura nazionale dal maltempo che ha colpito l’Italia da nord a sud distruggendo raccolti, sventrando serre, sradicando alberi, allagando campi, scoperchiando tetti e provocando frane e smottamenti.

È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti in riferimento all’ultima allerta meteo della protezione civile in un inizio di giugno anomalo segnato lungo la Penisola da ben 25 intense grandinate, più del doppio dello stesso periodo dello scorso anno (+127%), secondo elaborazioni su dati dell’European Severe Weather Database (ESWD). Un 2020 che, con una temperatura superiore di 1,41 gradi la media storica, si classifica come il più caldo da quando sono iniziate le rilevazioni nel 1800, secondo una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Isac-Cnr relativi al primo quadrimestre dell’anno.

Una serra devastata dalla grandine

Sbalzi termici significativi ed eventi estremi, «che compromettono le coltivazioni nei campi con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne. Un allarme confermato – conclude la Coldiretti – anche quest’anno dalla perdita lungo la Penisola di più di un frutto su tre con il crollo dei raccolti dovuto all’andamento climatico, dalle pesche alle nettarine (-28%) fino alle albicocche (-56%), ed un rincaro dei prezzi al consumo».

Allerta gialla sul Piemonte, grandinata a Torino

Domenica di maltempo sul Piemonte per la presenza di una vasta area instabile sull’Europa occidentale che invia impulsi umidi e instabili. Già dalle prime ore della mattina si sono registrati rovesci e temporali dalle Alpi in estensione sul resto della Regione. Il Centro Funzionale di Arpa Piemonte ha emesso un’allerta gialla per rischio idrogeologico, con possibili locali allagamenti e isolati fenomeni di versante. Possibili grandinate, con fulmini e vento, che nell’Alessandrino ha già fatto registrare raffiche fino a 50 chilometri orari.

Chiuso, sempre nell’Alessandrino, il guado sul torrente Erro a Melazzo, lungo la Provinciale 225. Essendo chiusura per lavori anche la Comunale, per raggiungere la località San Secondo bisogna percorrere quella di Castelletto d’Erro. Torrenti già ingrossati a Meina (Novara), a Verbania piena improvvisa del San Bernardino, che ha già raggiunto il livello di pre-soglia.

Un violento acquazzone, con grandine mista a pioggia e forti raffiche di vento, si sta abbattendo sul centro di Torino. La zona a sud della città, tra i comuni di Moncalieri, Cambiano, Santena, Villastellone e Trofarello è tra le più colpite in questa domenica di allerta gialla maltempo sul Piemonte. Nella zona sono caduti in pochi minuti fino a 80 centimetri di pioggia mista a grandine, che hanno trasformato le strade in torrenti, facendo finire sott’acqua alcune zone. Le previsioni non sono buone anche per il resto della settimana, con altri forti temporali ad alternarsi a schiarite. Forti rovesci vengono segnalati anche nelle Valli di Lanzo, nel Torinese, e sulla pianura Vercellese e Biellese. Temporali forti in sviluppo anche su Cuneese e nel Novarese, nel Verbano gli accumuli di pioggia hanno toccato in poche ore i 150 mm. Allagamenti segnalati a Suno (Novara). Permane su tutto il Piemonte l’allerta gialla.

Temporali nel Varesotto, frana sulla SP 69

Una frana si è verificata a Capizzone, con una famiglia isolata. In Val Bremabana sono straripati alcuni torrenti e i vigili del fuoco sono intervenuti al Santuario della Cornabusa che, ricavato in una grotta naturale, risulta allagato. Il maltempo che si è abbattuto sulla Lombardia sta provocando disagi e allagamenti, in particolare nel varesotto. Una frana, come segnalano i vigili del fuoco di Varese, ha invaso la strada provinciale 69 nel comune di Laveno Mombello. Alcuni corsi d’acqua sono esondati e la situazione è critica in particolare a Lavena Ponte Tresa, Cuvio e Cuveglio.

Una consistente massa di fango si è riversata nel Lago Maggiore dai fiumi Tresa e Margorabbia. Anche Marchirolo è stata investita da forti temporali con allagamenti di cantine e abitazioni. Alcune famiglie sono state costrette a lasciare le loro case. Luceverde Milano segnala rallentamenti tra Busto Arsizio e Varese sulla A8 Laghi a causa del maltempo.

l maltempo ha provocato particolari disagi a Gavirate, dove si è registrato anche uno smottamento che ha fatto crollare un muro di contenimento che costeggia la linea ferroviaria. Tra i paesi più colpiti Brusimpiano, le cui strade si sono trasformate in fiumi di acqua e fango. In totale sono state evacuate 5 famiglie sul territorio della provincia di Varese. Il maltempo ha colpito gran parte della Lombardia. Preoccupazione a Milano per il Seveso, in questo momento sotto controllo, e il Lambro, il cui livello è cresciuto nelle ultime ore.

Ancora pioggia violenta e grandinate sulla Bergamasca. Oggi pomeriggio un masso è caduto su una strada ad Ardesio, mentre si registrano numerosi allagamenti soprattutto in Valle Brembana e Valle Imagna, con parecchi interventi dei vigili del fuoco. Violenti acquazzoni anche nel capoluogo, con allagamenti e alberi caduti.

Danni nel Veronese per nubifragio con grandine

Danni nel Veronese per il violento nubifragio che ieri sera si è abbattuto sulla città scaligera e in provincia. In Valpolicella una grandinata durata 30 minuti tra Marano, Valgatara, San Floriano, Fumane e San Pietro in Cariano ha distrutto le ciliegie, ormai pronte per essere raccolte, mentre si fa la conta  dei danni nelle vigne, dove si coltivano le uve del vino Valpolicella e del pregiato Amarone.

A Verona decine di interventi dei Vigili del fuoco per cantine, garage e sottopassi allagati. Colpiti vari quartieri della città: i disagi maggiori si sono registrati a Veronetta, Borgo Venezia e nel centro storico, dove sono stati danneggiati anche alcuni bar e negozi. La bomba d’acqua ha provocato allagamenti e disagi alla viabilità anche nella stessa Verona. A palazzo Barbieri, sede del municipio, sono caduti pezzi di tufo dagli ornamenti delle colonne esterne senza provocare danni a persone. Decine gli interventi dei Vigili del Fuoco e della Polizia locale che sono proseguiti tutta la notte.

Molti i sottopassi allagati con numerose auto bloccate nell’acqua. Allagati cantine e garage nella zona di Borgo Venezia, San Massimo, Santa Lucia con violenta grandinata che ha ricoperto le strade. Numerose le voragini su diverse strade e allagata anche la zona di Portoni Borsari, in pieno centro storico. Nessun ferito ma molta paura per centinaia di famiglie.

(La Stampa)

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