25 Novembre, 2024
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Numero chiuso e ticket, così la Sardegna protegge le sue spiagge

Regole chiare, non solo per il Covid-19, ma anche per preservare la bellezza di gioielli inestimabili sempre più presi d’assalto nei mesi estivi

Sono passati 14 anni dalle prime restrizioni imposte da un sindaco sulle spiagge della Sardegna, ma ora la tendenza dell’estate 2020 è quella di imporre regole chiare. E no, non solo per il Covid-19, ma anche per preservare la bellezza di gioielli inestimabili sempre più presi d’assalto nei mesi estivi. Le circa 15 milioni di presenze turistiche dell’isola sono attratte prevalentemente dal mare e dalle coste incontaminate, così i Comuni hanno cominciato a imporre una stretta: numero chiuso, app per prenotare un posto al sole, spiagge plastic e smoke free, ticket d’accesso.

Il precedente

‘Pioniere’ delle regole in litorali da sempre accessibili in totale libertà ed esposti a eccessi e intemperanze d’ogni genere era stato nel 2006 l’allora sindaco di Cabras (Oristano), Efisio Trincas, all’epoca segretario del Psd’Az, partito guidato oggi dal presidente della Regione, Christian Solinas. Quell’estate il primo cittadino, senza lasciarsi scalfire dalle proteste, dispose ben 16 divieti sulla spiaggia di Is Arutas, nota per i granelli a forma di chicchi di riso e bersaglio di ripetute razzie: multe fino a 500 euro per chi fumava, sanzioni ai campeggiatori abusivi, ai ladri di sabbia, a chi lasciava sedie e ombrelloni sulla sabbia dopo il tramonto, a chi portava animali, buttava rifiuti, prelevava arbusti di macchia mediterranea e accendeva fuochi, multe persino a chi pascolava le greggi e anche a chi giocava infastidendo i bagnanti o produceva rumori molesti. Ora una più ampia sensibilità ambientale e l’incremento esponenziale delle presenze turistiche hanno costretto le amministrazioni locali a provvedimenti simili per preservare i loro tesori.

La mappa delle restrizioni per le spiagge più iconiche

POETTO (Cagliari). Il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu ha vietato la plastica monouso e il fumo nel tratto di sua competenza del litorale che condivide col comune di Quartu Sant’Elena. “Migliaia di mozziconi abbandonati, due terzi dei quali finiscono in mare, devastano il nostro arenile. E io non voglio assistere senza far niente”, ha spiegato il sindaco, ex consigliere regionale di FdI, che ha firmato un’ordinanza valida fino al 31 ottobre prossimo. “Alla fine, dobbiamo restituire il paesaggio che i nostri avi ci hanno lasciato alle generazioni che seguiranno”.

LA PELOSA (Stintino). Scattano il numero chiuso – massimo 1.500 persone al giorno su prenotazione – e un ticket di 3,5 euro a persona dal 1 luglio al 30 settembre. In spiaggia si girerà probabilmente con un braccialetto, a conferma del pagamento del ticket d’ingresso e della prenotazione effettuata, che sarà possibile da metà giugno. Dal pagamento del ticket d’ingresso saranno esclusi i bambini sino ai 12 anni di età. Per tutti gli altri che non accederanno alla spiaggia, i costi del servizi igienici saranno di 0,50 euro e per le docce di 0,60 euro. I controlli – dalle 8 alle 18 – sono previsti in corrispondenza delle passerelle d’accesso alla spiaggia, con strumenti strumenti informatici per il rilevamento di QR code o bar-code. La prenotazione sarà possibile dalla seconda metà di giugno sul sito web del Comune o su un’app che, pero’, dev’essere ancora rilasciata”.

CALA GOLORITZE’ (Baunei). Il sindaco di Baunei Salvatore Corrias, consigliere regionale del Pd, ha firmato un’ordinanza per il numero chiuso nella spiaggia tra montagna e mare nel golfo di Orosei, nel Nuorese. L’afflusso contemporaneo non potrà superare le 250 persone e sarà controllato dal Comune, con sanzioni per i trasgressori. “C’è la necessità di garantire il distanziamento sociale previsto dalle norme anti-contagi”, spiega Corrias, in riferimento all’epidemida di Covid-19, “e, quindi, la sicurezza sanitaria di chi arriva nella spiaggia per la balneazione”.

Per l’emergenza Covid-19 il numero delle presenze consentite sarà ridotto anche per Cala Mariolu, che è entrata negli anni scorsi in un provvedimento disciplinare e di contingentamento, insieme agli arenili di Cala Biriola e della spiaggia dei Gabbiani. In quel caso per evitare un impatto turistico pesante, in quelli che sono eco-sistemi delicati e di pregio naturalistico. Per ora resta aperta Cala Luna, che ricade nel territorio del comune di Dorgali.

CHIA (Domusdemaria). Il Comune non ha i soldi nè i mezzi e neppure il personale qualificato per far rispettare le misure anti-Covid sulle meravigliose spiagge di Chia e neanche per assicurarne la pulizia quotidiana. Così la giunta comunale guidata dalla sindaca Maria Concetta Spada ha in un primo tempo deciso di far pagare l’accesso ai tratti liberi dell’arenile: un euro a testa per l’intera giornata al mare. Per poi ripensarci: saranno istituiti 10 varchi in corrispondenza degli accessi principali alle spiagge. Inoltre, saranno posizionati dei ‘posti spiaggia’, nel rispetto del distanziamento tra l’epicentro degli ombrelloni di cinque metri e una distanza tra i lettini di 1,5 metri.

TUERREDDA (Teulada). Per la prima volta gli accessi alla spiaggia di Tuerredda, una delle perle del Sud Sardegna da anni prese d’assalto dai turisti, saranno contingentati: non più di 1.100 persone al giorno, con controlli affidati a personale dei servizi turistici del comune di Teulada. Il consiglio comunale ha approvato un regolamento per proteggere una delle mete più amate dai bagnanti e garantire la loro sicurezza. La spiaggia da fine giugno a settembre sarà plastic e smoke free: non si potrà fumare, se non in aree riservate, nè portare plastica monouso. Sarà contingentata anche la presenza dei venditori ambulanti. Previsto un contributo facoltativo di un euro a persona.

Una app consentirà di ‘contare’ le persone entrate. Il sito del Comune e cartelli installati sulla strada provinciale che conduce a Tuerredda informeranno gli automobilisti se ci sono ancora posti disponibili, in modo da evitare le ormai sempre più frequente code causate da bagnanti in cerca di parcheggio per accedere alla spiaggia. “Non abbiamo istituito un ticket d’ingresso, ma chiederemo un contributo volontario”, precisa il sindaco di Teulada, Daniele Serra.

“La spiaggia resta libera, ma chi vorrà aiutarci a sostenere i costi di gestione potrà farlo versando la cifra simbolica di un euro. Da quanto raccoglieremo misureremo il grado di sensibilità dei frequentatori di Tuerredda, ai quali distribuiremo anche un questionario di gradimento. Quanto raccoglieremo alimenterà un apposito capitolo di bilancio che reinvestiremo per iniziative nelle spiagge di Teulada”.

(Agi)

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