17 Luglio, 2024
spot_imgspot_img

Contributi a fondo perduto: ecco come fare domanda

Contributi a fondo perduto, come fare domanda: invio dal 15 giugno ed entro la scadenza del 13 agosto 2020 per le partite IVA. Tutte le istruzioni ed il modulo pubblicato dall’Agenzia delle Entrate con il provvedimento del 10 giugno.

Domanda contributi a fondo perduto dal 15 giugno 2020 ed entro la scadenza del 13 agosto: il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate illustra come fare, fornendo tutte le istruzioni di compilazione ed invio.

È stato pubblicato il 10 giugno 2020 il provvedimento con il modulo di domanda per il contributo a fondo perduto.

Tutte le istruzioni per compilare l’istanza e per inviarla in modalità telematica sono illustrate in chiaro nella guida tematica contenente l’insieme di regole e requisiti per l’accesso ai contributi per i titolari di partita IVA.

soggetti beneficiari che potranno fare domanda sono i titolari di partita IVA con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel 2019, a condizione che l’ammontare di fatturato o corrispettivi di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi rispetto al 2019. Nessuna verifica sulla differenza registrata per chi ha aperto partita IVA ed avviato l’attività dal 1° gennaio 2019.

Scendiamo quindi nel dettaglio e vediamo come fare domanda per i contributi a fondo perduto, riportando le istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate con il provvedimento attuativo e la guida del 10 giugno 2020.

Contributi a fondo perduto: ecco come fare domanda

Il modulo di domanda per il contributo a fondo perduto dovrà essere presentato in modalità telematica all’Agenzia delle Entrate a partire dal 15 giugno ed entro il 13 agosto 2020. Soltanto nel caso in cui il soggetto richiedente sia un erede che continua l’attività per conto del soggetto deceduto, le istanze possono essere trasmesse a partire dal 25 giugno e non oltre il 24 agosto.

È questo uno dei punti al centro del provvedimento e della guida del 10 giugno 2020, che fissa tutte le istruzioni per l’accesso ai contributi a fondo perduto per le partite IVA danneggiate dall’epidemia da Covid-19.

Come fare domanda, quali dati servono e quali sono le modalità di trasmissione? Scendiamo nel dettaglio.

La domanda dovrà essere trasmessa in modalità telematica tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate, direttamente dal contribuente o tramite un intermediario delegato all’uso del Cassetto Fiscale o al servizio Fatture e Corrispettivi.

Le modalità per predisporre e trasmettere le istanze sono solo informatiche. Si può utilizzare:

  • un software di compilazione, secondo le specifiche tecniche allegate al provvedimento del 10 giugno 2020. Il file dell’istanza va inviato mediante l’usuale canale telematico Entratel/Fisconline;
  • la procedura web messa a disposizione all’interno del portale “Fatture e Corrispettivi”. Attraverso tale procedura sarà possibile predisporre e trasmettere un’istanza alla volta.

Domanda contributo a fondo perduto: come compilare ed inviare tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate

La guida del 10 giugno 2020 illustra punto per punto come fare domanda per il contributo a fondo perduto tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate.

Nel caso di utilizzo della procedura web, il contribuente (o il suo intermediario già delegato al servizio di Consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche o dei loro duplicati informatici del portale “Fatture e Corrispettivi”) deve seguire i seguenti passi:

  1. accedere nella sua area riservata dei servizi telematici dell’Agenzia delle entratemediante le credenziali dell’identità digitale SPID (Sistema Pubblico dell’Identità Digitale) ovvero le credenziali Entratel/Fisconline o mediante la Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
  2. cliccare sul link “Fatture e Corrispettivi”presente nella home page della sua scrivania:

  1. cliccare sul link “Contributo a Fondo Perduto”presente nella home page del portale “Fatture e Corrispettivi”

  1. cliccare sul link “Predisponi e invia istanza (o Rinuncia)”

  1. inserire le informazioni dell’istanza, controllare il riepilogo e cliccare sul tasto “Invia istanza”

Contributi a fondo perduto: i dati necessari per fare domanda

La compilazione della domanda di contributi a fondo perduto prevede due step:

  • il primo consiste nella compilazione del frontespizio e dei dati relativi ai requisiti soggettivi ed oggettivi;
  • il secondo consiste nella compilazione del quadro A contenente la dichiarazione sostitutiva di atto notorio e l’elenco dei soggetti sottoposti alla verifica antimafia.

Tra i dati necessari per fare domanda telematica all’Agenzia delle Entrate bisognerà indicare:

  • fascia di ricavi/compensi complessivi di riferimento per il periodo di imposta 2019 e suddivisi nei tre scaglioni previsti dall’articolo 25 ovvero:
    • fino a 400.000 euro;
    • tra 400.000 ed 1.000.000 di euro;
    • tra 1.000.000 e 5.000.000 di euro.
  • la casella di indicazione della situazione soggettiva ovvero se si tratti di:
    • soggetto che ha iniziato l’attività dopo il 31 dicembre 2018;
    • soggetto che aveva il domicilio fiscale o la sede operativa nel territorio di comuni colpiti da eventi calamitosi il cui stato di emergenza fosse ancora presente al 31 gennaio 2020 (data di dichiarazione dello stato di emergenza da Covid-19;
    • appartenere a soggetti diversi da quelli di cui al comma 2 dell’articolo 25 del DL 34/2020.
  • gli importi complessivi del fatturato nei periodi di aprile 2019 ed aprile 2020;
  • il codice IBAN identificativo del soggetto richiedente.

L’importo del contributo a fondo perduto verrà calcolato, come previsto dal decreto Rilancio, in base a quanto previsto dalla tabella di seguito riportata:

 

Ricavi o compensi 2019 Importo contributo a fondo perduto
Fino a 400.000 euro 20% da calcolare sulla differenza tra ricavi o corrispettivi di aprile 2020 e aprile 2019
Superiori a 400.000 euro e fino a 1.000.000 euro 15% della differenza tra ricavi o corrispettivi di aprile 2020 e aprile 2019
Superiori a 1.000.000 euro e fino a 5.000.000 euro 10% della differenza tra ricavi o corrispettivi di aprile 2019 e aprile 2020

È comunque previsto un importo minimo ovvero:

  • 1.000 euro per le persone fisiche;
  • 2.000 euro per le persone giuridiche.

L’Agenzia delle Entrate, al fine di semplificare ed evitare errori nel processo di determinazione dei ricavi/compensi relativi al 2019, ha pubblicato la seguente tabella riepilogativa dei campi della dichiarazione dei redditi (2020 per il 2019) ai quali far riferimento per compilare la domanda:

Domanda contributi a fondo perduto: i controlli dell’Agenzia delle Entrate

Dopo l’invio, alla domanda per i contributi a fondo perduto viene assegnato un numero di protocollo da conservare, ed il sistema dell’Agenzia delle Entrate effettua controlli formali su alcuni dei dati inseriti nel modulo, come:

  • esistenza del codice fiscale del soggetto richiedente;
  • partita Iva attiva;
  • presenza di tutti i campi obbligatori.

In caso di errori, viene rilasciata una ricevuta di scarto, che sta a significare che la domanda non ha avuto esito positivo.

Al contrario, se i controlli formali dell’Agenzia delle Entrate hanno esito positivo viene rilasciata la ricevuta che attesta la “presa in carico” dell’istanza per successivi controlli più approfonditi.

Se, dopo aver inviato l’istanza, il contribuente si accorge di aver commesso qualche errore, può trasmettere una istanza sostitutiva fino al momento del rilascio della ricevuta relativa agli ulteriori controlli.

Considerando però i tempi brevi di erogazione del contributo a fondo perduto ed il conseguente rischio di ritardi ed intoppi nella sostituzione dell’istanza, l’Agenzia delle Entrate consiglia di prestare la massima attenzione nella fase di compilazione della domanda.

Domanda contributi a fondo perduto: pagamento dopo i controlli più approfonditi dell’Agenzia delle Entrate

Dopo la prima ricevuta di presa in carico, l’Agenzia delle Entrate effettuerà controlli più approfonditi sui dati indicati nella domanda per i contributi a fondo perduto, verificando ad esempio che il codice fiscale del soggetto richiedente sia effettivamente l’intestatario o cointestatario dell’Iban indicato.

Al termine di tali controlli, il sistema dell’Agenzia emette:

  • in caso di esito negativo, una “ricevuta di scarto”
  • in caso di esito positivo, una seconda ricevuta che attesta l’”accoglimento” dell’istanza e l’esecuzione del mandato di pagamento del contributo sull’Iban indicato nell’istanza.

Dopo che il sistema ha concluso l’elaborazione per l’esecuzione del mandato di pagamento, non è più consentito inviare nuove istanze sostitutive, ma solo una rinuncia, che si può inviare anche dopo il 13 agosto 2020.

Ogni ricevuta (di scarto, di presa in carico e di accoglimento dell’istanza) viene messa a disposizione esclusivamente al soggetto che trasmette l’istanza nella sezione “ricevute” della propria area riservata dei servizi telematici.

Domanda contributi a fondo perduto tramite PEC se importo superiore a 150.000 euro

Se l’importo del contributo a fondo perduto spettante sia superiore a 150.000 euro, il modello di domanda pubblicato dall’Agenzia delle Entrate, comprensivo del quadro A è predisposto in formato pdf, firmato digitalmente dal soggetto richiedente e inviato, esclusivamente tramite Posta Elettronica Certificata (PEC), all’indirizzo:

IstanzaCFP150milaeuro@pec.agenziaentrate.it.

Solo in questo specifico caso si potrà inviare domanda tramite PEC. In tutti gli altri casi la sola procedura ammessa è quella telematica.

Contributi a fondo perduto: modulo di domanda ufficiale pubblicato dall’Agenzia delle Entrate

Ecco il modello ufficiale pubblicato dall’Agenzia delle Entrate per la presentazione della domanda dei contributi a fondo perduto previsti dall’articolo 25 del Decreto Rilancio per contrastare l’emergenza economica causata dal Covid-19

Contributi a fondo perduto: domanda via Pec per importi maggiori di 150.000 euro

 

Contributi a fondo perduto, a partire dal 15 giugno ed entro il 13 agosto si può fare domanda, seguendo le istruzioni del provvedimento del 10 giugno 2020 dell’Agenzia delle Entrate. Per importi superiori a 150.000 euro il modello, compreso il quadro A, deve essere inviato per posta elettronica certificata all’apposito indirizzo PEC.

Contributi a fondo perduto, il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 10 giugno 2020 prevede che la domanda per importi superiori a 150.000 euro deve essere presentata per posta elettronica certificata.

La guida dell’Amministrazione finanziaria spiega che il modello, comprensivo del quadro A, deve essere inviato all’apposito indirizzo PEC dopo essere stato firmato digitalmente.

Chi presenta domanda deve dichiarare di essere iscritto negli elenchi dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa.

Nel quadro A devono inoltre essere indicati tutti i codici fiscali dei soggetti sottoposti alla verifica antimafia.

Contributi a fondo perduto: domanda via Pec per importi maggiori di 150.000 euro

Per l’invio della domanda per i contributi a fondo perduto per importi maggiori di 150.000 euro, i soggetti devono inviare il modello via PEC all’apposito indirizzo di posta elettronica certificata.

Lo stabilisce il provvedimento del 10 giugno 2020 dell’Agenzia delle Entrate.

Come riportato nella guida dell’Amministrazione finanziaria, il modello predisposto in pdf e comprensivo del quadro A deve essere trasmesso all’indirizzo Istanza-CFP150milaeuro@pec.agenziaentrate.it, dopo essere stato firmato digitalmente.

Agenzia delle Entrate – Modello per la domanda del contributo a fondo perduto, approvato con il provvedimento del 10 giugno 2020

Istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto (art. 25 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34).

La guida specifica che:

“Le istanze pervenute alla predetta casella PEC senza i requisiti sopra specificati (importo calcolato del contributo superiore a 150.000 euro e modello, completo del quadro A, in formato pdf e firmato digitalmente) non saranno accettate.”

Il quadro A consiste nella dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà: viene dichiarato che il soggetto richiedente e i soggetti indicati dall’articolo 85 del decreto legislativo n. 159/2011 non si trovano nelle condizioni ostative di cui all’articolo 67 dello stesso decreto legislativo.

In altre parole se l’ammontare del contributo, calcolato sulla base dei criteri previsti dall’articolo 25 del decreto Rilancio, è superiore a 150.000 euro, chi lo richiede deve dichiarare di essere iscritto negli elenchi dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa, in base all’art. 1, comma 52, della legge n. 190/2012 (per le categorie di operatori economici previste).

Contributi a fondo perduto: le dichiarazioni relative al decreto legislativo n. 159/2011

Oltre a quanto previsto dal riferimento normativo appena citato, chi presenta domanda per i contributi a fondo perduto per un ammontare superiore a 150.000 euro deve inoltre dichiarare che i soggetti non si trovano nelle condizioni ostative dell’art. 67 del decreto legislativo n. 159/2011.

Nella documentazione devono quindi essere riportati i codici fiscali delle persone fisiche indicate nell’art. 85 del decreto legislativo n. 159/2011 per le quali deve essere richiesta la documentazione antimafia.

Per ogni soggetto deve essere compilato un rigo distinto.

Secondo quanto previsto dall’articolo 47 del DPR numero 445 del 2020, inoltre, il soggetto rende una dichiarazione sostitutiva di notorietà, in relazione alle informazioni richieste.

Pertanto, nei casi di falsità e dichiarazioni mendaci, oltre alle sanzioni previste dal decreto Rilancio, si applicano quelle penali prevista dalla normativa vigente.

Dal prossimo lunedì 15 giugno sarà possibile presentare la domanda all’Agenzia delle Entrate per ottenere i contributi a fondo perduto: ecco chi sono i soggetti beneficiari ed i soggetti esclusi.

Nella tarda serata di ieri l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il modulo di domanda e le istruzioni per presentare istanza per i contributi a fondo perduto.

La domanda potrà essere presentata a partire dal prossimo lunedì 15 giugno e non oltre il prossimo 13 agosto, salvo il caso in cui il soggetto richiedente sia un erede che continua l’attività per conto del soggetto deceduto: in questa fattispecie le domande potranno essere presentate dal 25 giugno e non oltre il 24 agosto.

Il contributo verrà erogato direttamente tramite bonifico bancario su conto corrente, che deve essere intestato al soggetto richiedente.

In questo breve intervento vorremmo puntualizzare gli aspetti relativi a soggetti beneficiari ed esclusi dalla normativa, visto che continuiamo a ricevere parecchie mail in redazione su questo punto.

Contributi a fondo perduto Decreto Rilancio: chi sono i soggetti beneficiari?

soggetti beneficiari dei contributi a fondo perduto sono individuati dai commi 1, 2 e 3 dell’articolo 25 del DL 34/2020, il cd Decreto Rilancio ovvero i titolari di partita IVA:

  • con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel 2019;
  • che hanno subito una riduzione del 33% di fatturato tra aprile 2020 ed aprile 2019;
  • che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019;
  • che hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nel territorio dei Comuni in cui lo stato di emergenza per eventi calamitosi era in vigore quando è stato dichiarato lo stato di emergenza sanitaria (ovvero il 31 gennaio 2020).

Attenzione: i soggetti di cui al terzo e quarto punto hanno diritto al contributo a fondo perduto anche senza il requisito di riduzione di un terzo del fatturato, ovviamente nella misura del contributo minimo.

Contributi a fondo perduto Decreto Rilancio: chi sono i soggetti esclusi?

soggetti esclusi dalla possibilità di fare domanda per i contributi a fondo perduto sono, invece, i seguenti:

  • soggetti la cui attività risulti cessata alla data del 31 marzo 2020;
  • gli enti pubblici;
  • gli intermediari finanziari;
  • le società di partecipazioni finanziarie e non finanziarie;
  • le partite IVA che hanno diritto al bonus previsto dal decreto Cura Italia;
  • i beneficiari del reddito di ultima istanza;
  • i professionisti iscritti agli Ordini.

Dal prossimo 15 giugno sarà possibile presentare la domanda per i contributi a fondo perduto all’Agenzia delle Entrate: pubblicato il provvedimento attuativo con il modulo dell’istanza, le istruzioni e la guida completa ed aggiornata.

Contributi a fondo perduto: l’Agenzia delle Entrate nella tarda serata di ieri ha finalmente pubblicato l’attesissimo provvedimento attuativo.

Sono quindi disponibili il modulo di domanda ufficiale, le istruzioni ed una guida completa con tutte le indicazioni utili per coloro che presenteranno l’istanza.

Date diverse sono previste nel caso in cui il soggetto richiedente sia un erede che continua l’attività per conto del soggetto deceduto; in questo caso, infatti, l’istanza potrà essere presentata a partire dal 25 giugno e non oltre il 24 agosto. Entro lo stesso termine sarà possibile presentare una nuova istanza, in sostituzione dell’istanza precedentemente trasmessa; l’ultima istanza trasmessa sostituisce tutte quelle precedentemente inviate per le quali non è stato già eseguito il mandato di pagamento del contributo.

Pertanto, è possibile inviare una nuova istanza solo se non è stata emessa la ricevuta di accoglimento dell’istanza precedente.

Il contributo viene erogato dall’Agenzia delle entrate mediante accredito sul conto corrente corrispondente all’Iban indicato nella domanda. Il conto corrente deve essere intestato o cointestato al soggetto richiedente, altrimenti l’istanza verrebbe scartata.

Contributi a fondo perduto: modulo di domanda ufficiale pubblicato dall’Agenzia delle Entrate. Istanza dal 15 giugno ma entro il 13 agosto. Ecco come presentare la domanda

Come riportato dalle istruzioni appena pubblicate dall’Agenzia delle Entrate l’istanza deve essere presentata in via telematica, utilizzando l’apposito modello.

La trasmissione telematica dei dati contenuti nella domanda dei contributi a fondo perduto può essere eseguita mediante:

  • l’applicazione desktop telematico; la trasmissione può essere effettuata, per conto del soggetto richiedente, anche da parte di un intermediario di cui all’art. 3, comma 3, del dpr 322/1998, delegato al servizio del “Cassetto fiscale” dell’Agenzia delle entrate o al servizio di “Consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche o dei loro duplicati informatici” del portale “Fatture e corrispettivi” oppure appositamente delegato con auto dichiarazione nel presente modello. Attraverso questa modalità è possibile inviare fino a 500 istanze con un’unica fornitura;
  • servizio web, disponibile nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito dell’Agenzia delle entrate, direttamente, da parte dei soggetti richiedenti abilitati ai servizi telematici dell’Agenzia o da parte di un intermediario di cui al citato art. 3, comma 3, delegato al servizio “Cassetto fiscale” o al servizio di “Consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche o dei loro duplicati informatici”.

Attenzione: solo nel caso in cui l’ammontare del contributo, calcolato secondo le disposizioni dell’articolo 25 del decreto legge n. 34 del 2020, è superiore a 150.000 euro, il modello dell’istanza, comprensivo dell’autocertificazione che il soggetto richiedente nonché i soggetti di cui all’articolo 85 del decreto legislativo n. 159/2011 non si trovano nelle condizioni ostative di cui all’articolo 67 del medesimo decreto legislativo, è predisposto in formato pdf e firmato digitalmente dal soggetto richiedente e inviato esclusivamente tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) all’indirizzo Istanza-CFP150milaeuro@pec.agenziaentrate.it. Istanze pervenute alla predetta casella PEC senza i requisiti sopra specificati (importo calcolato del contributo superiore a 150.000 euro e modello, completo del quadro A, in formato pdf e firmato digitalmente) non saranno accettate.

Nei box sottostanti i lettori potranno scaricare il modulo ufficiale di domanda, le istruzioni e la guida appena pubblicati dall’Agenzia delle Entrate:

Contributi a fondo perduto: modulo di domanda ufficiale pubblicato dall’Agenzia delle Entrate

Ecco il modello ufficiale pubblicato dall’Agenzia delle Entrate per la presentazione della domanda dei contributi a fondo perduto previsti dall’articolo 25 del Decreto Rilancio per contrastare l’emergenza economica causata dal Covid-19

Istruzioni domanda contributi a fondo perduto

File pdf con le istruzioni per presentare domanda all’Agenzia delle Entrate per i contributi a fondo perduto previsti dal Decreto Rilancio

Guida ufficiale dell’Agenzia delle Entrate ai contributi a fondo perduto

Agenzia delle Entrate: guida in pdf per requisiti, importi e domanda dei contributi a fondo perduto previsti dal Decreto Rilancio

Contributi a fondo perduto: ecco il provvedimento attuativo dell’Agenzia delle Entrate e da quando fare domanda

Provvedimento attuativo dell’Agenzia delle Entrate del 10 giugno 2020 sui contributi a fondo perduto: istruzioni, modulo di istanza, da quando fare domanda e importi

Contributi a fondo perduto: provvedimento attuativo pubblicato dall’Agenzia delle Entrate. Domande presentabili a partire dal prossimo lunedì 15 giugno

Come già anticipato in esclusiva da Informazione Fiscale nei giorni scorsi, il modulo si presenta abbastanza snello e semplificato ed è suddiviso in due pagine da compilare ovvero:

  • l’istanza vera e propria con il frontespizio e l’indicazione dei requisiti soggettivi ed oggettivi richiesti per accedere ai contributi a fondo perduto;
  • il quadro A, contenente la dichiarazione sostitutiva di atto notorio e l’elenco dei soggetti sottoposti alla verifica antimafia.

In particolare, tra i requisiti occorre indicare quanto segue:

  • fascia di ricavi/compensi complessivi di riferimento per il periodo di imposta 2019 e suddivisi nei tre scaglioni previsti dall’articolo 25 ovvero:
    • fino a 400.000 euro;
    • tra 400.000 ed 1.000.000 di euro;
    • tra 1.000.000 e 5.000.000 di euro.
  • la casella di indicazione della situazione soggettiva ovvero se si tratti di:
    • soggetto che ha iniziato l’attività dopo il 31 dicembre 2018;
    • soggetto che aveva il domicilio fiscale o la sede operativa nel territorio di comuni colpiti da eventi calamitosi il cui stato di emergenza fosse ancora presente al 31 gennaio 2020 (data di dichiarazione dello stato di emergenza da Covid-19;
    • appartenere a soggetti diversi da quelli di cui al comma 2 dell’articolo 25 del DL 34/2020.
  • gli importi complessivi del fatturato nei periodi di aprile 2019 ed aprile 2020;
  • il codice IBAN identificativo del soggetto richiedente.

Le domande potranno essere presentate a partire dal prossimo lunedì 15 giugno 2020 ed entro il prossimo 13 agosto.

Contributi a fondo perduto Decreto Rilancio. gli importi previsti in favore dei soggetti la cui domanda verrà accolta dall’Agenzia delle Entrate:

Ricavi o compensi 2019 Importo contributo a fondo perduto
Fino a 400.000 euro 20% da calcolare sulla differenza tra ricavi o corrispettivi di aprile 2020 e aprile 2019
Superiori a 400.000 euro e fino a 1.000.000 euro 15% della differenza tra ricavi o corrispettivi di aprile 2020 e aprile 2019
Superiori a 1.000.000 euro e fino a 5.000.000 euro 10% della differenza tra ricavi o corrispettivi di aprile 2019 e aprile 2020

L’Agenzia delle Entrate, al fine di semplificare ed evitare errori nel processo di determinazione dei ricavi/compensi relativi al 2019, ha pubblicato la seguente tabella riepilogativa dei campi della dichiarazione dei redditi (2020 per il 2019) ai quali far riferimento:

soggetti beneficiari dei contributi a fondo perduto percepiranno importi parametrati in percentuale rispetto al fatturato conseguito dai potenziali soggetti beneficiari nel 2019.

In particolare, tali importi verranno determinati applicando una percentuale sulla differenza tra l’ammontare del fatturato di aprile 2020 e l’ammontare del fatturato di aprile 2019:

  • 20% per soggetti con ricavi o compensi non superiori a 100.000€;
  • 15% per soggetti con ricavi o compensi compresi tra 100.000€ e 400.000€;
  • 10% per soggetti con ricavi o compensi compresi tra 400.000€ e 5.000.000€.

È comunque previsto un importo minimo ovvero:

  • 1.000 euro per le persone fisiche;
  • 2.000 euro per le persone giuridiche.

Attenzione: i contributi a fondo perduto non concorrono alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi.

(Informazione fiscale)

Ultimi articoli