Nuovo tonfo sui listini per le due case auto destinate ad aggregarsi: la Commissione Ue potrebbe approfondire il tema della concentrazione nel segmento mini-van
Fiat Chrysler e Peugeot reagiscono con cali consistenti davanti alla concreta possibilità che l’operazione di fusione slitti di qualche mese a causa della volontà della Commissione Ue di aprire una istruttoria per verificare alcune criticità Antitrust derivanti dall’operazione.
Commissione Ue pronta a fase 2 sul dossier Fca-Psa
Nel calo generalizzato di i tutti i mercati azionari europei, l’indice Stoxx600 dell’automotive cede il 4%, mentre Fiat Chrysler sono tra i peggiori dei rispettivi panieri Ftse Mib e Cac40. Secondo le indiscrezioni circolate in maniera più consistente dalla sera del 10 giugno, la Commissione europea il prossimo 17 giugno dovrebbe optare per l’apertura per una seconda fase di approfondimento sul dossier dell’aggregazione tra le due case auto poiché, come rilevato da Il Sole 24 Ore, i gruppi non hanno presentato soluzioni alle criticità sollevate dall’Antitrust Ue.
Il segmento mini-van e il rischio concentrazione
I rilievi riguardano in particolare la prospettiva, in caso di aggregazione, di una concentrazione nel segmento dei mini-van. La combinazione delle quote di mercato di Fca e di Peugeot porterebbe infatti il nuovo gruppo a detenere circa un terzo dei volumi. L’esame da parte della Commissione Ue potrebbe richiedere ulteriori 4 mesi e allungare probabilmente i tempi dell’operazione: attualmente la tempistica annunciata è di concludere il deal entro il primo trimestre 2021. Prima della caduta odierna in Borsa, Fca ha perso il 7% circa in due sedute, mentre Peugeot il 7,7%.
“Sapendo che sia Tavares che Manley hanno sempre dichiarato che avrebbero fatto qualunque cosa pur di arrivare a risolvere i problemi sollevati dall`antitrust, riteniamo si tratti solo una questione di
allungamento dei tempi mentre non vediamo rischi per la fusione”. E’ il commento degli analisti di Equita Sim.
(Il Sole24Ore)