Riaperture? Per il momento non se ne parla. Anche se lunedì i cinema potrebbero riprendere la normale programmazione, a farlo non sarà quasi nessuno.
Della cinquantina di strutture romane a ripartire saranno solo l’UCI Porta di Roma, in 8 dei 14 schermi del multiplex, mentre per Lunghezza e Parco Leonardo bisognerà attendere, e le 8 sale del Madison, a cui da martedì si aggiungeranno lo schermo del Delle Provincie e dal giorno 18 il Farnese, con “I miserabili”, il bellissimo film francese già uscito sulle piattaforme. Non è diversa la situazione nel resto della regione: dei circa 60 cinema sparsi nel Lazio solo quelli di Genzano, Anzio, Terracina e Trevignano annunciano la ripresa.
Secondo gli esercenti non esistono le condizioni per ripartire.
Troppo rigidi i protocolli, che, contrariamente a quanto previsto in altri paesi, obbligano a distanziamenti, posti contingentati, uso di mascherine, sanificazione al termine di ogni spettacolo, divieto di vendita di prodotti alimentari. Queste norme sostiene l’Anec, l’associazione di categoria, non consentono alcuna sostenibilità economica per i cinema.
La scelta di procrastinare la riapertura è condivisa dall’intero settore, senza distinzioni fra circuiti e sale indipendenti.
La catena Cinema di Roma (Lux, Odeon, Tibur) ha deciso di riaprire il 12 luglio; il circuito Ferrero riprenderà l’attività, ma solo all’Adriano e all’Atlantic, il 15 luglio. Circuito Cinema, otto strutture a Roma, attende le norme di un nuovo protocollo che dovrebbe essere reso pubblico entro il fine settimana. “Ci aspettiamo -spiega Fabio Fefè, programmatore del circuito- norme meno gravose, ma, per rispettare la scadenza del 15 giugno, avremmo avuto bisogno di una comunicazione più tempestiva”. “In queste condizioni – fa eco Fulvio Lucisano- riaprire sarebbe una follia e non si capisce perché per i cinema e solo per i cinema valgono restrizioni, come il distanziamento e la sanificazione, che in altri esercizi commerciali non sono richieste”.
Così, in attesa di riaprire i cinema chiusi, Lucisano ha in progetto la realizzazione di un’arena nell’area della pineta Sacchetti, in accordo con il XIV° Municipio.
Una scelta analoga a quella di Nanni Moretti che, per il Nuovo Sacher, dà appuntamento a settembre, ma intanto dal 27 giugno riaprirà l’arena con una programmazione di film recenti in versione originale e sottotitolata ed ospitando, dal 1 al 6 luglio, “Rendez-vous”, il tradizionale festival del cinema francese, cancellato dal lockdown. Quanto a “Bimbi belli” l’appuntamento è rimandato al 2021. In attesa di riaprire il multiplex Cineland di Ostia, data prevista il 31 luglio, Giuseppe Ciotoli punta invece sul drive-in, con un progetto che è in attesa delle necessarie autorizzazioni.
“Il problema fondamentale – ricorda Piera Bernaschi, presidente degli esercenti di Roma e Lazio – è la mancanza di prodotto, determinata da una sorta di circolo vizioso: finché un numero sufficiente di cinema non riprenderà l’attività, inevitabilmente i film più importanti e attesi non saranno distribuiti, ma in mancanza di titoli accattivanti, perché si dovrebbe riaprire?”.
(La Repubblica)