28 Dicembre, 2024
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Settimana in rosso per l’Europa con gelata Fed e timori nuova ondata Covid. Milano -6,4%

Le ipotesi su una seconda ondata di contagi negli Usa (e non solo) favoriscono l’estrema incertezza dei mercati finanziari, torna a salire la volatilità.

A corrente alternata anche il petrolio, sui rinnovati timori su un eccesso di offerta. A Piazza Affari scatta Atlantia

Settimana in deciso calo per le Borse europee, nonostante i tentativi di rimbalzo di venerdì 12 giugno. Pur volendo fortemente credere nel ritorno alla normalità e in una rapida crescita dell’economia, i mercati hanno dovuto fare i conti con dati macro molto negativi, con il timore di una seconda ondata di contagi a partire dagli Stati Uniti e con l’allarme della Federal Reserve, che ha parlato di outlook estremamente incerto e di una strada lunga e tortuosa per la ripresa.

Piazza Affari, che ha chiuso la seduta di venerdì in rialzo dello 0,43%, nell’ottava ha registrato un calo del 6,44% per il Ftse Mib, cosa che porta il ribasso da inizio anno al 19,65%. Male anche il resto del Vecchio Continente: Parigi -6,9% nella settimana e -19,05% da inizio anno, Francoforte -6,99% nei 5 giorni e -9,81% nel 2020, Londra -5,85% nell’ottava e -19,06% da inizio anno e Madrid -7,37% nella settimana e -23,63% da inizio anno. Alta la volatilità: l’indice VStoxx europeo è tornato ai massimi da un mese, ma resta a circa la metà rispetto ai picchi di marzo.

Il rally dei mercati non è sostenibile?

Il violento stop delle Borse europee nella settimana solleva preoccupazioni rispetto al fatto che il rally di oltre il 30% segnato da metà marzo si riveli insostenibile a fronte di uno scenario dell’economia ancora debole – osservano gli analisti di Bank of Americasottolineando che i fattori portanti a favore di un andamento positivo dei listini restano intatti: la diffusione del virus in Europa sta svanendo e i governi stanno togliendo progressivamente le misure di precauzione, le attività stanno ripartendo come dimostrano alcuni indicatori, come il Google Mobility Tracker; inoltre anche il rischio di una seconda ondata negli Usa che porti alla chiusura delle attività sembra essere basso.

Nella settimana cali diffusi, a picco viaggi, auto e banche

In Europa male quasi tutti i settori nell’ottava, con le performance peggiori per i viaggi (-11% lo Stoxx Europe 600), le auto (-9,5%), le banche (-9,4%), gli energetici (-8,8%) e le costruzioni (-7,4%). Per quanto riguarda i titoli, in Italia le small cap (-5,14% il Ftse Italia Small Cap Index), il comparto bancario (-7,78%) e le utility (-3,5%) hanno segnato le performance peggiori. Sul Ftse Mib, su base settimanale i rialzi maggiori sono stati quelli di Finecobank (+2,75%), Campari (+0,87%) e Diasorin (+0,6%), mentre i ribassi più sostenuti sono stati quelli di Ferragamo (-13,77%), Leonardo (-12,29%) ed Exor (-12,07%).

A Wall Street è solo mini-recupero

Wall Street, che viaggiava in rialzo di oltre due punti e mezzo, rimbalzando dal selloff della seduta precedente, ha progressivamente perso quota, dopo che la Federal Reserve ha parlato di «effetti devastanti» della pandemia sull’economia globale e di un outlook «straordinariamente incerto». Giovedì i listini aveano già fatto segnare la loro peggiore seduta da metà marzo (-6,9% il Dow Jones) in scia ai timori per una seconda ondata di contagi dopo l’aumento dei casi di coronavirus in alcuni Stati e oggi ha chiuso positiva al termine di una seduta in altalena. (Dow Jones +1,90% , il Nasdaq +1,01% e S&P 500 +1,33% ). Anche se il segretario al Tesoro, Steven Mnuchin, ha escluso un nuovo lockdown, rimane elevata la volatilità con il Vix, l’indice che misura quella attesa, che è salito sopra quota 40 per la prima volta dallo scorso 4 maggio dopo che mercoledì la Federal Reserve ha sottolineato come l’outlook per l’economia rimanga molto incerto. Sul fronte macroeconomico, a maggio i prezzi all’importazione negli Stati Uniti sono aumentati oltre le attese degli analisti (+1,0% contro attese per un +0,7%). Inoltre, la lettura preliminare dell’indice sulla fiducia redatto mensilmente dall’Università del Michigan è stata pari a 78,9 punti in rialzo dai 72,3 punti della lettura finale di maggio.

(Il Sole24Ore)

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