8 Gennaio, 2025
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Joint venture Cina-Emilia Romagna per creare l’innovation hub dell’auto elettrica

Un miliardo di investimenti in arrivo dal più grande produttore di auto controllato da Jinping

A meno di un mese dall’annuncio, l’impegno del colosso cinese dell’auto Faw di creare nella Motor valley emiliana il primo polo dell’auto elettrica al di fuori della terra di Mao diventa una lettera di intenti formale. Il 12 giugno rappresentanti di Silk EV – la start-up specializzata in ingegneria e design automotive partner dei cinesi di Faw – e della Regione Emilia Romagna si sono incontrati virtualmente per definire gli accordi e gli step dell’operazione che porterà la corporation dell’auto controllata da Xi Jinping (il più grande produttore di veicoli in Cina, 90 miliardi di dollari di fatturato) a investire un miliardo di euro in regione per dare vita a un vero e proprio hub dell’e-automotive.

L’incontro non ha portato, come si sperava, a identificare l’area in cui sorgerà il nuovo ecosistema dell’auto del futuro

(in pole position Modena e Bologna, va detto che Volkswagen è partner di Faw in Cina e in Emilia il gruppo di Wolfsburg è presente con gli stabilimenti Lamborghini e Ducati), ma ha gettato le basi per definire i dettagli dello sviluppo della piattaforma operativa sulla base della quale verrà realizzato il progetto, che non si propone solo di rafforzare lo sviluppo economico e industriale, ma intende configurarsi come un vero e proprio smart innovation hub dell’automotive all’interno della Motor valley, che ha come driver i temi dell’elettrico, della connettività e del digital.

«Questo grande progetto non solo si inserisce perfettamente all’interno dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile – sottolinea il presidente della Regione Emila Romagna, Stefano Bonaccini – a cui abbiamo aderito e in cui crediamo fermamente, ma rappresenta anche una importante opportunità occupazionale da cogliere appieno anche alla luce delle difficoltà dovute all’emergenza sanitaria Covid-19, nell’ottica di un rilancio sistemico regionale e nazionale. E non c’è dubbio sul fatto che la nostra Motor valley possa rappresentare il luogo ideale per investimenti così importanti e ad alto valore aggiunto quanto a ricerca e innovazione».

«Si tratta di una grande operazione internazionale

nell’ambito dei rapporti con la Cina, che vede la Motor valley protagonista di un processo di evoluzione e innovazione in particolare nel settore automotive premiando gli investimenti in competenze e specializzazioni internazionali fatti negli ultimi anni», aggiunge Vincenzo Colla, assessore allo Sviluppo economico, Green economy, Lavoro e Formazione della Regione, ricordando che le prime assunzioni sono in programma già in autunno.

E Jonathan Krane, presidente e fondatore di Silk EV conclude: «Sono rimasto favorevolmente colpito dalla proattività della Regione e dalla profondità delle loro proposte. La Motor valley rappresenta agli occhi del mondo un’area simbolo per la produzione e lo sviluppo della tecnologia in ambito automotive, con la quale ci auguriamo di instaurare una collaborazione a lungo termine e costruire una piattaforma solida. Si tratta di un’opportunità di sviluppo per le aziende italiane del settore automotive a livello internazionale e nel mercato cinese: un ponte tra Italia e Cina nell’ambito della cosiddetta Via della Seta».

(Il Sole24Ore)accordo

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