17 Luglio, 2024
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Conte: nessuna patrimoniale all’orizzonte, subito decreto per estendere la Cig

Il premier al termine della giornata degli Stati generali promette: nessun licenziamento nel 2020 e fiscalità di vantaggio per il Sud.

Il presidente di Confindustria Bonomi all’attacco: “Dal governo mi aspettavo un piano dettagliato”.

Landini: “Conte non ascolti le sirene”. Furlan e Barbagallo: “Serve grande patto sociale” 

“A differenza di altri governi, non abbandoniamo i lavoratori e non consentiamo licenziamenti”. Giuseppe Conte non cita i suoi predecessori, ma tutti hanno pensato al jobs act e a Matteo Renzi.

Come promesso ai sindacati agli Stati generali, il Consiglio dei Ministri di stasera vara un decreto legge per estendere da subito la cig di 4 settimane, per chi ne avrà bisogno. La norma attualmente in vigore indicava la data del primo settembre per poter ottenere ulteriori 4 settimane di cig.

Complessivamente le aziende possono avere fino a 18 settimane di cig per i loro lavoratori.

Cosa succederà in autunno, quando il crollo del pil farà sentire i suoi effetti? Conte assicura che nel 2020 e nel 2021 “non ci sarà patrimoniale”.

Il premier punta molto sul dl semplificazioni e agli enti locali dice: “Il Governo vuole accelerare la normativa sugli appalti e circoscrivere maggiormente il reato di abuso d’ufficio. Il Governo sta lavorando anche sulla responsabilità erariale. Un intervento mirato può aiutare i funzionari pubblici ad agire con semplicità, liberando energie”. Per Conte con la fase 3 l’Italia “dovrà correre” e il dl semplificazione servirà a questo.

Sul Mes Conte ribadisce che “al momento” l’Italia non ne ha necessità.

Il premier “caparbiamente” invita nuovamente l’opposizione al tavolo: “Scelgano loro il luogo. E’ secondario, ci mettiamo d’accordo. Ma rifiutare il confronto significa mettere l’Italia in una situazione singolare agli occhi del mondo. Non vi contaminerete con l’attività di Governo”. Conte evita accuratamente di farsi trascinare nel dibattito interno M5s.

“Non ho parlato con Grillo – dice il premier – e non credo sia opportuno valutare singole vicende all’interno della maggioranza. Io faccio il presidente del Consiglio e quando avro’ finito saro’ contento di tornare alla mia professione”.

Per quanto riguarda le pmi, “da oggi – afferma Conte – c’è la possibilità di chiedere online contributi a fondo perduto per chi fattura fino a 5 mln di euro.

Non c’è un click day, avete 60 giorni per farlo, e avrete fino a 40 mila euro di ristoro”. Sui progetti ArcelorMittal, Conte è tranchant: “Il piano con gli esuberi è inaccettabile”. Si tratta di un asset “strategico” per l’Italia.

Critiche da Confindustria:

“Mi sarei aspettato che nelle convocazioni a villa Pamphili il governo presentasse un piano ben dettagliato, un cronoprogramma con gli effetti attesi, una tempistica, gli effetti sul Pil. Io tutto questo non l’ho visto, sarei curioso di leggerlo, vorrei ascoltare tutto ciò”, ha detto il presidente, Carlo Bonomi, in occasione del suo primo incontro con la stampa dedicato ai corrispondenti esteri, in merito agli Stati generali del governo. “Come Confindustria noi siamo sempre positivi e propositivi e quindi andremo a villa Pamphili dicendo quello che pensiamo e soprattutto presentando il nostro piano ben preciso”, ha aggiunto.

Ma critiche sono arrivate anche dai sindacati:

“Senza un coinvolgimento e un investimento sul lavoro questo Paese non cambia”. E’ la convinzione del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini che in video sulla piattaforma Collettiva spiega quanto il sindacato ha detto oggi al governo, nell’ambito degli Stati generali dell’Economia.

“Un progetto di cambiamento del Paese – afferma Landini – deve essere un progetto che mette al centro la persona, il lavoro con i diritti, la giustizia sociale, un modello fondato sul rispetto dell’ambiente e sulla salute e la sicurezza delle persone. Questo vogliamo fare e su questa base il governo deve sapere che avra’ noi al suo fianco se segue queste strade: se dovesse ascoltare altre sirene avremo altri atteggiamenti”.

Mentre per il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, “bisogna ridisegnare il Paese con un Patto che coinvolga tutti: serve un nuovo modello complessivo”, mentre per la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan “ol giudizio è positivo”, ricordando che la Cisl “ha ribadito il concetto che è necessario un’alleanza, un patto forte tra governo e parti sociali per individuare 4-5 obiettivi prioritari su cui concentrarsi: innanzitutto il sostegno all’economia, con lo sblocco delle infrastrutture materiali e immateriali”.

(Agi)

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