Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, una lettera del COMITATO DI QUARTIERE “Villaggio Montebello”
COMITATO DI QUARTIERE
“Villaggio Montebello”
Dr. Armando Tondinelli, sindaco pro tempore di Bracciano
Dr.ssa Pamela Teresa Costantini, segretario generale Comune di Bracciano
Arch. Lidia Becchetti, capo area urbanistica Comune di Bracciano
Dr. Massimo Giribono, responsabile Archivio Comune di Bracciano
Dr.ssa Sylvia Kranz, Ufficio provvedimenti disciplinari Comune di Bracciano
via PEC: bracciano.protocollo@pec.it
e p. c.: Procura della Corte dei Conti del Lazio via PEC: lazio.procura@corteconticert.it
Dr.ssa Gerarda Pantalone, prefetto di Roma via PEC: protocollo.prefrm@pec.interno.it
Bracciano, 15/6/2020
Oggetto: MONTEBELLO – Omesso accesso ad atti amministrativi in 30 giorni
Il 18-4-2020, con pec delle ore 16,55 (all. 1), lo scrivente Comitato Montebello presentava formale istanza di accesso agli atti, ex artt. 22, 24, 25 della l. 241/90. In particolare, si chiedeva alla Capo-area urbanistica (e, p. c., alla Segretaria generale, al Responsabile dell’Archivio e al Sindaco di Bracciano) la copia degli atti, dei disegni e delle cartografie riguardanti la richiesta di sanatoria ex art. 36, prot. 38376 del 23-9-2008, presentata dalla srl MiDa (con spese a nostro carico).
Tale richiesta, caratterizzata dalla massima urgenza, era fatta a fini processuali. S’intendeva infatti presentare detto dossier nell’udienza del 14 luglio p. v. al Tar-Lazio, II sez. quater, prot. 01056/2009: in discussione alcuni gazebi, una piscina e uno spogliatoio, che il Comune ritiene abusivi, ed ove il nostro Comitato s’è costituito ad adjuvandum del Comune, contro la suddetta srl MiDa. Nella precedente udienza del 17 dicembre scorso, il Collegio giudicante aveva emesso un’ordinanza con cui intimava al Comune la produzione di un’ulteriore documentazione (all. 2), cui il Comune aveva risposto con una brevissima nota, a cura della Capo-area urbanistica (all. 3), ritenuta dai nostri Legali non esaustiva. Da qui la necessità d’un nostro intervento integrativo, anche a favore e nell’interesse del Comune.
Nell’istanza si rammentava che il Dipendente comunale responsabile del procedimento ha l’obbligo di rispondere entro 30 giorni dal ricevimento della stessa istanza, pena la configurazione d’una condotta illecita, sia di carattere disciplinare, che -a talune condizioni- di carattere penale, ex art. 328 C. P.
Il 21-4-2020, con pec delle ore 9,59 (all. 4), il Comitato chiedeva ad integrazione altri documenti, sempre per i medesimi fini processuali.
A tutt’oggi, ossia dopo quasi 2 mesi, non abbiamo tuttavia ricevuto alcuna risposta, nonostante due colloqui telefonici sollecitativi con il responsabile dell’archivio del Comune di Bracciano. Non ci è stato comunicato a livello ufficiale neppure chi sia il responsabile del procedimento.
Il 4 giugno, 46 giorni dopo la nostra richiesta, sono frattanto scaduti i termini per produrre nel processo amministrativo i documenti de quibus, che i nostri Legali ritengono decisivi per la vittoria del Comune, che potrebbe perciò essere compromessa.
Ciò posto, il Comitato chiede alle SS. VV. se detta omissione non configuri una possibile condotta illecita, sia disciplinare che erariale. Si allega (all. 5) copia della sentenza di Cassazione 17536/2018, che mette un punto fermo sul tema.
Infine, ove permanga la condotta omissiva del Comune, ci riserviamo di informare anche la Procura della Repubblica territorialmente competente.
Distinti saluti.
Il Presidente del Comitato Villaggio Montebello
(Dr. Amedeo Lanucara)
“Al momento in cui si pubblica questa diffida, apprendiamo che il Comune, sia pure fuori tempo, soprattutto per la produzione in giudizio, ha inviato una pec al Comitato, ove afferma che i documenti richiesti sono finalmente disponibili all’Ufficio tecnico”.