Con la riapertura delle frontiere il Mit ha aperto altri due scali (Verona e Parma) ma non lo scalo milanese. Si vola da Malpensa, tornano i voli d i linea a Ciampino
Riaprono i cieli e gli aeroporti, ma rimane chiuso Milano Linate, uno degli scali più comodi e più popolari d’Italia. Il «city airport» milanese è chiuso da metà marzo, da quando il governo ha «chiuso» l’Italia e gli spostamenti interni per il Coronavirus. Con il parziale ritorno alla normalità dei viaggi la ministra dei Trasporti Paola De Micheli ha riaperto molti aeroproti, adesso sono saliti a 25, ma Linate rimane chiuso. Per i milanesi c’è solo Malpensa, oppure Bergamo.
Riaprono Verona e Parma
L’ultimo decreto ministeriale è stato firmato il 14 giugno dai ministri De Micheli e Roberto Speraza (Salute). Alla lista degli scali già aperti si sono aggiunti Verona Villafranca e Parma. Ai primi di giugno erano stati riaperti Alghero e Brindisi.
L’elenco dei 25 scali aperti
Ecco cosa dice il decreto, che è valido dal 15 giugno fino al 14 luglio. «Per il trasporto aereo, tenuto conto delle richiese dei gestori aeroportuali, della collocazione geografica degli aeroporti in grado di servire bacini di utenza in modo uniforme sul territorio e della loro capacità infrastrutturale, nonché della necessità di garantire i collegamenti insulari, l’operatività dei servizi è limitata agli aeroporti di Alghero, Ancona, Bari, Bergamo-Orio al Serio, Bologna, Brindisi, Cagliari, Catania, Firenze-Peretola, Genova, Lamezia Terme, Lampedusa, Milano Malpensa, Napoli Capodichino, Olbia, Palermo, Pantelleria, Parma, Pescara, Pisa, Roma Ciampino, Roma Fiumicino, Torino, Venezia Tessera e Verona Villafranca». Negli aeroporti commerciali non inclusi nell’elenco sono consentite le attività di aviazione generale, cioè i voli privati.
Perché è chiuso Linate
Non sono state date spiegazioni sul prolungamento della chiusura di Linate, lo scalo più comodo da raggiungere da Milano. La Sea, la società di gestione controllata dal Comune, ha preferito concentrare le attività su Malpensa, in provincia di Varese. Lo scalo è più distante dal capoluogo (per raggiungerlo in taxi si spende di più che per comprare un biglietto aereo low cost) ma è più grande di Linate. La Sea risparmia sui costi di gestione tenendo aperto un solo scalo finché il traffico è basso. Ma per i passeggeri questo è più scomodo. A questo punto la Sea dovrebbe spiegare se e quando pensa di riaprire Linate.
La base di easyJet
Va detto inoltre che a Malpensa opera easyJet, la low cost che ha un programma di voli maggiore di Alitalia, che prima della chiusura del lockdown aveva deciso di concentrare le attività su Linate. Adesso, non potendo operare da Linate, anche la compagnia in amministrazione straordinaria fa voli da Malpensa.
Tornano i voli di linea a Ciampino
Intanto tornano i voli di linea a Ciampino, il piccolo scalo romano che è il centro delle operazioni delle low cost. Il primo volo previsto in arrivo è dell’ungherese Wizz Air. Dal 21 giugno è annunciata anche la ripresa dei voli di Ryanair. Ciampino non è mai stato chiuso al traffico commerciale, ma da marzo non c’erano voli di linea, solo privati.
La classifica per traffico
Nel 2019 Linate è stato chiuso tre mesi, da fine luglio a fine ottobre, per rifare la pista. Per questo l’anno scorso i passeggeri a Linate sono diminuiti in maniera sensibile, -28,8% a 6,54 milioni. L’attività aeroportuale nello stesso periodo è stata trasferita a Malpensa, che nell’intero anno ha avuto 28,7 milioni di passeggeri (+16,9%). Il primo scalo italiano è Fiumicino, 43,35 milioni di passeggeri (+1,1%). A Ciampino ci sono stati 5,85 milioni (+0,7%). Il terzo scalo nazionale per traffico passeggeri è stato Bergamo, circa 12,8 milioni (-0,2%), poi Venezia con 11,5 milioni (+3,7%) e Napoli , circa 10,8 milioni (+9%).
(Il Sole24Ore)